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Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 22 marzo 2023, 10:28 

Iscritto il: sabato 20 marzo 2021, 15:00
Messaggi: 104
Località: Pavia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Stellarvue, Astro Physics, Borg, Tecnosky, TS Optics, ecc. non fanno pagare nulla per avere un certificato di prova, William Optics chiedeva 100 euro in più.
Ma la normalità è testare quello che produci, anormale è buttare sul mercato gli scarti di produzione.
Ho assistito più volte a dei test con interferometro ZYGO e ti riconfermo che in 30 minuti puoi produrre ampia documentazione.
Poi se alcuni produttori lavorano male è giusto che buttino o deprezzino.
N.B. se guardi i prezzi di chi fornisce certificazioni non sono diversi da chi non li fornisce, a pari prodotto.
Nei tripletti con Fpl53 e Lantanio in spaziatura calibrata non ci sono grandi differenze qualitative tra i pezzi prodotti, fare la stessa cosa con vetri cinesi economici hai differenze qualitative notevoli e i prezzi non sonno tanto più bassi.


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MessaggioInviato: mercoledì 22 marzo 2023, 12:14 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 15882
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Il test interferometrico se te lo fai fare da rhor o gente simile magari costa 30 €, se te lo fai fare da un istituto certificato, con strumentazione posta in area "bianca" climatizzata, con banco antivibrazioni, sistema di posizionamento micrometrico e tutto il resto, oltre misure reiterate (molto reiterate) e pesate secondo la Teoria degli errori, NON costa 30 € e NON ci metti 30 minuti.
Questo almeno secondo quello che descrive Guillaoume Blanchard della società Amos relativmente ad un test correttamente operato, visto che dice che errori anche di un solo grado nella temperatura di riferimento e/o errori dalla perfetta assialità di micron o frazioni di arcosecondi, portano ad errori sulla misura che lui definisce "significativi" (anche per questo si reiterano tantissime misure per ogni singola ottica e questo dopo aver ogni volta fatto il reset di tutti i parametri).
Rimane la questione, quanti spenderebbero uno o più centoni per un test? Inoltre il test lo fai solo sulla cella "volante" o in condizioni "operative" (tubo assemblato in toto), perché puoi avere un'ottica lambda millemila, ma se poi il tubo è storto o flette sotto il proprio peso o il focheggiatore ha tolleranze da fabbro, il tutto performa meno di un Seben.

E' come con le automobili, ti scrivono che fanno X km con un litro, ma solo se la tieni sempre in 5ª, in piano, non superi i 1700 giri e se il carico non supera quello del guidatore più una borsetta, altrimenti i consumi aumentano del 30%. :mrgreen:
Onestamente se non devi usarli per applicazioni scientifiche, che richiedono certe specifiche, trovo che i test interferometrici siano pressocché inutili.

_________________
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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: mercoledì 22 marzo 2023, 14:45 

Iscritto il: sabato 20 marzo 2021, 15:00
Messaggi: 104
Località: Pavia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Gentile Angelo, I test estremi sono per dispositivi e applicazioni importanti non certo per i telescopi. Io mi occupo di micro- ottica per applicazioni mediche e industriali, sono stato alla Zygo in California per il mio lavoro, ma ho chiesto delucidazioni sui test per telescopi e ti garantisco che per eseguire un test, solo cella ottica o intero strumento non ci vuole un laboratorio tipo NASA. In quella occasione ho fatto testare uno Stellarvue SVX 140T, i dati erano uguali ai dati forniti dal produttore. Se così non fosse vorrebbe dire che il telescopio testato in condizioni superlative quando lo porto a casa mia diventa una cozza amara da buttare nel cassonetto dei rifiuti. Un tripletto con Strehl 0,99, una volta acclimatato e impiegato nel range di temperatura indicato dal produttore potrà peggiorare a 0,97 non di più. I telescopi non sono costruiti per le camere bianche ma per situazioni ambientali diverse e a volte anche critiche.
Poi quanto tempo ci vuole poco interessa, il produttore deve fornire dati certi prima e dopo l'acquisto, è una normativa internazionale. Assurdo invece è dire che devo pagare per sapere se sto comprando un prodotto valido o immondizia.
La superficialità degli acquirenti, di questo mercato, permette la vendita della scarsa qualità.


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MessaggioInviato: mercoledì 22 marzo 2023, 15:22 

Iscritto il: martedì 26 dicembre 2017, 11:48
Messaggi: 840
Non voglio mettere in discussione le tue competenze, ma dovresti sapere che nelle produzioni di grande serie, (sarebbe lungo sviscerare tutto l'argomento) e quindi anche per i telescopi, le caratteristiche tecniche dichiarate non corrispondono a quelle del singolo esemplare, ma a un esemplare tipo che presenta le caratteristiche medie minime dei dati di progetto con tutte le tolleranze del caso. Se il singolo esemplare non risponde a queste caratteristiche, in fase di collaudo a fine catena di produzione viene scartato. Nonostante ciò per vari motivi anche indipendenti dal produttore, un esemplare con caratteristiche inferiori ai dati di targa o che presenti difettosità può capitare che raggiunga il consumatore. Per questo esiste la garanzia legale :wink:
Salvo che non si parli di un telescopio ordinato e costruito su caratteristiche specifiche dal cliente, ...che per questo vantaggio pagherà il dovuto.


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MessaggioInviato: mercoledì 22 marzo 2023, 15:47 

Iscritto il: sabato 20 marzo 2021, 15:00
Messaggi: 104
Località: Pavia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Si certo Renato, concordo sulla produzione di serie e i suoi dati teorici, riferiti alla media della produzione (che è come tentare un terno al lotto). Ma anche in questo caso se non hai in mano delle specifiche e ti ritrovi una ciofeca ottica, a meno che non ti arrivi rotto, non puoi restituirlo. Senza documentazione tecnica non puoi contestare nulla. Potrei farti nomi ed eventi ma ce ne sono già centinaia sulla rete.


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MessaggioInviato: mercoledì 22 marzo 2023, 16:16 

Iscritto il: martedì 26 dicembre 2017, 11:48
Messaggi: 840
I dati delle specifiche tecniche quando si parla di oggetti nuovi, li trovi allegati nella confezione / pacco. In alternativa, per futura documentazione, sul sito del produttore alla scheda "Support" e anche direttamente dal negoziante.

Edit:
I dati di un telescopio sono presto detti: tipo di telescopio, dimensioni e peso, lunghezza focale, ingrandimento min/max, limite di diffrazione (generalmente 1/4 d'onda). A meno che non si parli di giocattoli tutti i telescopi sono dichiarati "diffraction limited".


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MessaggioInviato: mercoledì 22 marzo 2023, 17:17 
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Iscritto il: mercoledì 9 maggio 2012, 13:59
Messaggi: 2266
Località: Provincia di Sondrio
Il discorso è molto interessante, ma.... come detto da altri, sarebbe utile tutto ciò all'utente medio che si vedrebbe aumentare il costo degli strumenti per un servizio che non sarebbe in grado di decifrare (mi ci metto in primis)?
Se non erro alcuni commercianti sono disponibili a testare a banco gli strumenti prima della vendita, chi è interessato a tale certificazione può liberamente fornirsi da uno di loro. Se non ricordo male a Felizzano avevano il banco ottico, od anche il noto rivenditore tedesco faceva un servizio a pagamento di test delle ottiche prima dell'invio.
La discussione in se è interessante ma i produttori sarebbero interessati ad un discorso del genere? Se lo fossero credo lo starebbero già facendo.

Ma una curiosità, dove si vuole arrivare a parare? Ci dobbiamo ribellare e non comprare più gli strumenti senza certificato?

P.S.
Ma tu Marcolone sei il signor Marco della OZOGENESIS / OZOTRONIC dello shop RIFRATTOREAPO.IT?
In tal caso, da regolamento, dovresti registrarti come VENDOR.

Ciao

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ES ULD 16' Gen II
Bresser Messier 6'
Vixen A70Lf su Porta Mini
APM XWA 100° 20, 13, 9, 7, 5, 3.5
ES 82° 30, 18, 11
PLOSSL Vixen 20 6,3 Tecnosky 9
Kellner Bresser 25 9
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Radiant SQML GSO Coma Corr.


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MessaggioInviato: mercoledì 22 marzo 2023, 19:20 

Iscritto il: sabato 20 marzo 2021, 15:00
Messaggi: 104
Località: Pavia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Di fatto come dice Renato diametro, lunghezza, peso, come quando vai a comprare un tubo di ferro. Sicuramente che si dovrebbero acquistare solo prodotti che hanno un certificato, anche se sono pochi. Di recente ho chiesto un certificato standard-test ad un produttore che me lo ha inviato e si è reso disponibile a inviarmi quello dedicato al telescopio acquistato. Secondo me basta chiedere, se non te li danno si cambia fornitore.

Si sono Marco Tassi mi occupo della gestione del sito rifrattoreapo.it ma non delle vendite.
Comunque se è obbligatorio mi posso iscrivere alla sezione che mi hai indicato.


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MessaggioInviato: mercoledì 22 marzo 2023, 19:27 

Iscritto il: sabato 20 marzo 2021, 15:00
Messaggi: 104
Località: Pavia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Scusate dimenticavo, un test è certificabile solo se la strumentazione utilizzata ha determinate caratteristiche e precisione ed il personale che la utilizza ha le qualità certificate da un ente preposto. Per dirla in breve se non hai almeno un interfraometro, ad esempio ZYGO da 200 k euro, non certifichi nulla.


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MessaggioInviato: mercoledì 22 marzo 2023, 19:35 
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Iscritto il: venerdì 11 novembre 2011, 16:23
Messaggi: 4362
Località: Agropoli (SA)
Tipo di Astrofilo: Fotografo aspirante Visualista
Marcolone ha scritto:
Di recente ho chiesto un certificato standard-test ad un produttore che me lo ha inviato e si è reso disponibile a inviarmi quello dedicato al telescopio acquistato. Secondo me basta chiedere, se non te li danno si cambia fornitore.


È possibile sapere di quale telescopio stiamo parlando e se il certificato è specifico di quel telescopio (matricola), se il certificato è del produttore o del distributore? Ed infine se chiaramente hai verificato che sia coerente al micron?

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Daniele

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