Sottotitolo; cosa dovevamo fare (quando ero più povero di adesso) per osservare il sole in diverse lunghezze d'onda.
Alcuni mesi fa mi contatta mio figlio, tra una chiacchiera e l'altra mi chiede se può gettar via alcuni rottami che ha trovato in soffitta...mi si sono drizzati i peli sulla schiena, non ci sono rottami in soffitta ! Di cosa stava parlando !? mi ha inviato una foto...
Era lo
scheletro di un vecchio, vecchissimo Spettroelioscopio costruito a metà degli anni 70, quando non esistevano i Lunt e le altre marche concorrenti, ma solo apparati mastodontici, costosissimi, che usavano cristalli, ormai introvabili, di quarzo alternati con filtri polarizzatori...ve la faccio breve; ispirato da alcuni articoli su S&T, in particolare su uno spettroeliografo realizzato da Porter a Stellafane, e dal libro il Sole dell'Abetti, realizzai uno Spettroelioscopio/spettrografo che utilizzava un
Sintetizzatore a specchi oscillanti e uno spettrografo tipo "Arcetri"...
Non avendo un becco di un quattrino, avevo iniziato a lavorare da poco ed avevo già un figlio, utilizzai ciò che trovavo nei mercatini, sul luogo di lavoro e modificando un po' di strumentazione fotografica che mi aveva lasciato mio padre...in particolare una lente addizionale per una macchina fotografica Zeiss del 1936 ! Pezzi di apparati industriali, lamiere trovate dal lattoniere sotto casa e addirittura pezzi di caffettiere automatiche.
Il risultato lo potete vedere dalle foto che posterò.
La prima foto è quella inviata da mio figlio, la seconda è quella dopo la verniciatura del "fondo" nero ed alcuni elementi ottici...