Stargate64 ha scritto:
benzomobile ha scritto:
1000 euro per una camera di guida? No, grazie!
Me ne sono progettata e costruita una da solo (WIFI compreso) con poche decine di €
Beppe
Bravissimo!
E non condividesti il progetto? Io ho una vecchia DTA Seti245 da cannibalizzare, e una webcam modificata.
Ci conto?
Cieli sereni,
Fabio M.
Fabio, ovviamente sono stato equivocato. Volevo semplicemente dire che progettare e realizzare una camera di guida non è cosa infattibile.
Si tratta di un'operazione alla portata di chiunque sappia modificare ed assemblare piccoli circuiti elettronici con buona precisione e con un sufficiente know how.
Escludiamo però la possibiltà di utilizzare una delle vecchia webcam CCD, anche se adeguatamente modificate, perché queste non offrono una sensibilità adeguata.
Il cuore della camera-guida diy è costituida da un piccolo (al massimo 40x40mm) modulo che ospita uno dei sensori che tutti conosciamo ed utilizziamo in veste commerciale.
I moduli adatti allo scopo indicato sono quelli che integrano sensori analogici CCD ICX811 (soprattutto, ma attualmente quasi introvabili), ma anche i CMOS IMX225 (o IMX224).
Come ho detto, si tratta di dispositivi video di tipo analogico e pertanto funzionano con segnale I/O composito (in sostanza si collegano con un plug di tipo RCA).
Ciò comporta obbligatoriamente l'uso 'in cascata' di appositi convertitori A/D, i cosiddetti
grabber e la necessità di una fonte di alimentazione su normale cavetto bipolare (12 Volt).
Quelli che ho indicato sono sensori a colori e comunque funzionano egregiamente. Tuttavia, per la guida, è preferibile lavorare con il segnale b/n.
Per i motivi suesposti per la camera di guida ho infine optato per un altro tipo di modulo - un po' meno sensibile, ma reperibile anche nella versione con sensore monocromatico (Aptina AR0130).
Tali dispositivi hanno tra l'altro il vantaggio di essere controllati tramite porte USB (dunque il segnale in uscità è digitale) che implementano in maniera diretta l'alimentazione (il cavo di collegamente è unico).
Entrambi i tipi di moduli ospitano specifici microchip che fanno da driver al sensore ed il cui firmware permette - tramite un ricco menu OSD (On Screen Display) - di modificare un grande numero di parametri relativi all'esposizione (e non solo).
Non mi dilungherei oltre, vista la complessità degli aspetti teorici e tecnici, ma vorrei solo aggiungere che queste camerine possono essere controllate dalla maggior parte dei softwares dedicati, anche open source (come PHD-2, Metaguide etc), sia via filo che in WiFi (con l'aggiunta di appositi moduli Tx-Rx).
La sensibilità di questi sistemi è molto elevata. Pensa che sono tranquillamente in grado di registrare stelle di almeno 12 Mag e permettere la guida senza errore su stelle di decima, attraverso un piccolissimo obbiettivo (10 mm dia) e con un'esposizione (integrata o continua) di soli 500 msec.
Se vuoi ti mando tutto il materiale informativo ed iconografico necessario.
Beppe