Angelo G. Marsili ha scritto:
Per un cool down rapido, però ci vuole un tubo aperto tipo il Cassegrain; ne ho restaurato uno "vintage" ed è strepitoso, non c'è Mak che tenga.
Quelli attuali hanno un campo spianato molto più ampio.
E quello io cercavo. Un Cassegrain puro a f/12-15... ma chissà perché è impossibile trovarlo su una altazimutale GoTo (ma pure monobraccio

)
Non avrei problemi di acclimatamento (o ne avrei molti meno) e se penso che verso sud non ho un balcone ma una "finestra sul cortile" (anche se bella grande: 1,5 x 1,5 mt) io penso pure a quel povero Mak di fronte alla finestra aperta ma dentro una stanza che dà su un cortile...
Il Mak sul balcone (prima o poi) si acclimata, ma in cucina sarà dura.
Si certo, potrei acquistare la sola montatura Mead LX65 e mettergli un bel VMC200L... ma a proposito di questo apro un'altra parentesi (dopo quella del seeing...)
Si parla sempre di risoluzione di un'ottica, pensando quasi sempre che questa sia dovuta unicamente alle dimensioni dell'apertura, come se la macchia di diffrazione fosse solo costituita da un disco di Airy e basta. Attorno al disco di Airy c'è tutta una situazione di disturbo dovuta alla presenza di "raggi" che sostengono il secondario (Newton,Cassegrain puri.... SC e Mak non ne hanno). Pensate un po' se la compagna debole e vicina di una binaria viene a cadere proprio sotto uno "Spike"... nn la vedrete per niente ed è un problema di risoluzione.
La "situazione" attorno al disco di Airy comprende pure una serie di "anelli" il cui numero e luminosità dipende dall'entità dell'ostruzione (e dalla lavorazione delle superfici ottiche (lambda). Ecco come un Mak o un Dobson F8 si fumano uno SC e come un rifrattore si fuma tutti...
E' ovvio che parlo di piccole differenze di apertura...