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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Correttore di dispersione atmosferica
MessaggioInviato: giovedì 25 giugno 2020, 10:21 
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Iscritto il: domenica 9 ottobre 2016, 14:19
Messaggi: 83
Località: Palombara Sabina
Tipo di Astrofilo: Visualista aspirante Fotografo
Buongiorno a tutti!
Stavo cercando informazioni sul'effettiva efficacia dell'ADC nelle riprese planetarie. In giro ho trovato diverse opinioni, alcune delle quali riferiscono che sugli SC sembra siano meno efficienti.
Sapreste dirmi se fanno veramente la differenza e se in base allo schema ottico cambia il risultato?

Grazie a tutti.


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MessaggioInviato: mercoledì 1 luglio 2020, 9:02 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
Messaggi: 11761
Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Non credo che portino alcun beneficio nelle riprese, ma solo in visuale.
Nelle riprese vai a lavorare per canale e shift residuo è minimo.

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Strumentazione
Newton TS 6" - RC 8 GSO - MN 180/1000 Skywatcher - Zen schmidt camera 250 F/3
Simak 240/1310 Zen - Konus Vista arancione (acro 80/400) - SolarAlpha 120
Vixen NEXSXD - iOptron G70
Canon 450D - Magzero 9- QHY8L- Lodestar II - Moravian G3 6300


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MessaggioInviato: mercoledì 1 luglio 2020, 11:36 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 27052
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Pilolli ha scritto:
Non credo che portino alcun beneficio nelle riprese, ma solo in visuale

Per l'eresia che hai detto, se ti becco, ti fraggo come se non ci fosse un domani! :mrgreen:

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MessaggioInviato: mercoledì 1 luglio 2020, 12:41 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16952
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Mi viene in mente l'uso o meno delle fasce anticondensa perché generano calore e creano fenomeni convettivi che sciupano l'immagine.
Se le condizioni obbligano a usare le fasce (alta umidità) l'immagine sarà comunque deteriorata e sarà impossibile ottenere osservazioni o immagini di buona qualità.
Questo è lo stesso.
La dispersione dovuta alla differente diffrazione atmosferica dovuta alle masse d'aria attraversate quando l'oggetto è basso sull'orizzonte è uno dei tanti fattori che deteriorano l'immagine. La turbolenza è elevata a prescindere proprio per la presenza di maggiori masse d'aria vicine al suolo, la distorione dell'immagine è elevata per cui il fatto che debba vedere con una policromia è forse il fenomeno meno importante a mio avviso.
Specie per la luna, molto luminosa, ritengo più appagante l'uso di un filtro selettivo a banda relativamente stretta. Tanto il risultato sarà ugualmente monocromatico. Magari i pianeti a colori sono più "carini" ma i dettagli comunque mancheranno lo stesso.
Vale la pena (per continuare a vedere immagini di qualità "scarsa") spendere quei soldi?
Beh. Ognuno si da la propria risposta e decide.

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MessaggioInviato: mercoledì 1 luglio 2020, 12:44 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 27052
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Renzo ha scritto:
(per continuare a vedere immagini di qualità "scarsa")

Però avrei da obiettare per parte della domanda... :uhm:

Finché i pianeti non salgono oltre i 40° sull'orizzonte, io non tolgo l'ADC dal treno ottico.
Già dal primo utilizzo, i suoi vantaggi sono stati clamorosi. Quasi, appunto, impensabili senza vederli con i propri occhi.

Aggiungo, per chi ha dimestichezza con l'inglese, un articolo molto ben fatto da Martin Lewis: http://www.skyinspector.co.uk/atm-dispe ... ector--adc

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MessaggioInviato: mercoledì 1 luglio 2020, 21:47 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16952
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Perché? vedi meglio con ADC a 20° o senza a 50°?
Non ho dubbi sul fatto che migliori l'immagine l'ADC ma non può fare miracoli.
La fisica (o meglio la parte di fisica dedicata all'ottica) non è un opinione.
Anche ammettendo che la diffrazione atmosferica fosse totalmente eliminata, cosa che è impossibile in quanto sarebbero necessari n prismi con indice di diffrazione differente con n tendente a infinito in quanto l'informazione luminosa è pressoché continua nello spettro ottico, non si può negare che la diffrazione dovuta ai moti convettivi atmosferici aumenta all'aumentare della quantità di atmosfera attraversata dalla luce.
Che poi un segnale al 30% possa passare al 50% con un incremento del 67% si noti bene non significa che questo segnale sarà migliore di uno che nasce più pulito di natura.

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MessaggioInviato: mercoledì 1 luglio 2020, 22:56 
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Iscritto il: venerdì 11 novembre 2011, 16:23
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Io aggiungerei anche questo articolo di Damian Peach: http://www.damianpeach.com/images/artic ... 0Peach.pdf

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MessaggioInviato: giovedì 2 luglio 2020, 2:05 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 27052
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Renzo ha scritto:
Che poi un segnale al 30% possa passare al 50% con un incremento del 67% si noti bene non significa che questo segnale sarà migliore di uno che nasce più pulito di natura.

Certo che non fa miracoli: non ti porta di certo il pianeta allo zenit!
Ma noi abbiamo il pianeta basso a 27°, quando culmina. Quando sarà a 50°, ci penseremo.
Quindi oggi abbiamo due opzioni:

1. riprenderlo e tentare di allineare i canali come suggerito da Pilolli
2. riprenderlo migliorando il segnale in entrata sul sensore

L'altra alternativa è non riprenderlo, se proprio vogliamo un segnale pulito di natura.

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MessaggioInviato: giovedì 2 luglio 2020, 9:16 
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qualcuno deve sempre fare la parte dell'antipatico… e la farò di nuovo io :D

Renzo, se uno chiede se il correttore di dispersione ha diversa efficienza su diversi schemi ottici, non puoi rispondere che è meglio riprendere il pianeta allo zenit, no?

è ovvio che con il pianeta allo zenit il correttore non serve ad un kaiser, ma la domanda non è questa e, soprattutto, la domanda è molto interessante per tutti.
la risposta, da quanto si vede in rete e dai risultati, anche di B&W, è che l'adc funziona molto bene anche sugli SC (sia i classici sia sugli edge).

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MessaggioInviato: giovedì 2 luglio 2020, 10:28 
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Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ahimè é difficile rispondere a quella domanda se non si hanno prove dirette.
Almeno in Italia, non è il periodo fortunato dei pianeti (almeno io non vedo molte immagini riprese con schemi ottici eterogenei) e vien difficile dare una risposta basata sull'evidenza delle proprie o esperienze altrui.
Per quanto mi riguarda, come già detto, ho notato un grosso miglioramento con l'utilizzo dell'ADC su Schmidt Cassegrain.

I canali sono quasi sempre allineati perfettamente e i dettagli son più facili da "raggiungere" da quando il correttore è su.

Chi ha il tempo e la voglia, legga l'esaustiva prova di Lewis. Spiega tutto per filo e per segno (e lui riprende con un newton).

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