Ciao a tutti, ho inserito le impressioni di uso del rifrattore in mio possesso, sperando che possano interessare a qualche novizio in fase di ricerca del suo primo tele. Ho il rifrattore (cinese, marcato Antares modello Marte 2 - 80/400) da circa 1 anno e 1/2. Premetto che non sono un esperto, quindi correggetemi voi per le inesattezze che riportero'.
Perche' un rifrattore corto? Per il limitato ingombro, la leggerezza e la grande trasportabilita', e non deve essere collimato come i classici newton. Puo' essere fissato anche su una piccola montatura equatoriale (tipo EQ1). Tutto questo, per il mio utilizzo, si traduce in un incremento delle serate osservative: e' infatti montato in un angolo del soggiorno, pronto per essere sistemato sul vicino balcone non appena si presenta l'occasione (mia moglie sopporta l'ospite non proprio gradito e mio figlio partecipa alle osservazioni). Inoltre il tempo necessario per stabilizzare la temperatura del tubo e' moooolto limitato. In ultimo buona sopportazione del cattivo seeing.
Perche' no? Perche' sarebbe meglio un classico newton 114 (credo ad un costo inferiore del rifrattore). Perche' se il rifrattore e' scollimato, o non e' rispettata l'ortogonalita' tra tutti i componenti del tubo, non puo' essere utilizzato con profitto. Perche' il 114 offre una maggiore apertura (3 cm in piu', meno l'ostruzione). Inoltre il rifrattore corto soffre di aberrazione cromatica (ma puo' essere limitata con opportuni filtri), ed inevitabilmente presenta aberrazione sferica. Infine credo che tutti i piccoli tele 80/400, venduti sotto marchi differenti (Antares, Skymaster, Celestron, Ziel, Orion, Konus, ecc...) siano prodotti dalla cinese Synta. Questo vuol dire che non tutti i tele prodotti "escono" allo stesso modo, possono infatti essere scollimati, non ortogonali, presentare aberrazioni piu' o meno accentuate. Dovrebbe essere provato prima dell'acquisto, tenuto conto che la cella non e' collimabile.
IL tele mi e' stato venduto con 2 oculari (K 12,5 e K 6 - buoni per iniziare) con una diagonale, cercatore 6x30 (sembra buono), filtro lunare (usato poco), paraluce in metallo, montatura EQ1 ed un set minimo di chiavi e giravite per il montaggio della montatura. Le lenti hanno un trattamento antiriflesso su tutte le facce, nel tubo (internamente verniciato nero opaco) e' presente un diaframma per limitare la luce diffusa. Il fuocheggiatore ha la filettatura per il montaggio dei vari opzional per la fotografia. Il tutto a 300 euri tondi tondi. Credo che ora si possa trovare ad un prezzo inferiore, vista l'uscita dei nuovi 80ED. Successivamente mi sono dotato di una barlow della Coma 2-4x apocromatica, un oculare ortoscopico Celestron da 7(nipponico), un ploss X-Cel da 10 (Celestron ma costruito in Cina), filtro Fringe Killer e un filtro solare (Astrosolar)
Difetti riscontrati: cella in plastica e non collimabile, eccessivo giuoco del fuocheggiatore (comunque risolvibile) ed inizialmente poco scorrevole, montatura (EQ1) appena sufficiente per il tubo, ma puo' essere migliorata con opportuni accorgimenti. La diagonale non era perfettamente ortogonale, cosi' come non erano perfettamente parallele le 2 lenti: il risultato era un vistoso coma con ingrandimenti superiori a 70x su tutto il campo inquadrato, ed un astigmatismo visibile (comunque risolti entrambi). Presenti sia l'aberrazione sferica che cromatica (e come poteva mancare?).
La cella in plastica, a causa della differente dilatazione che ha rispetto sia al vetro che al metallo, provoca (soprattutto in inverno) tensionamenti dell'ottica. Il problema puo' comunque essere risolto agevolmente interponendo alla ghiera un materiale morbido (Es. feltrini sagomati) e riavvitandola con dolcezza. Senza l'utilizzo della diagonale, non e' possibile mettere a fuoco (almeno con i miei oculari).
Pregi: oltre all'ingombro, leggerezza e la veloce messa in opera, sia il tubo che il fuocheggiatore sono interamente in metallo e danno solidita' alla struttura. Il fuocheggiatore e' regolabile sia nella pressione tra ruota e cremagliera (tramite una molla), sia nell'ortogonalita' (tramite 2 piccole brucole). Infine il fuocheggiatore dispone di una comoda vite di blocco. Data la semplicita' costruttiva del tubo, alcuni difetti possono essere agevolmente eliminati o comunque limitati, ed alla fine si dispone di un onorevole rifrattore acromatico.
L'utilizzo del rifrattore corto dovrebbe essere prevalentemente a bassi ingrandimenti per sfruttare l'ampio campo offerto, pero' con l'utilizzo di una barlow (apo) si puo' sfruttare anche per luna, pianeti e stelle doppie.
Test effettuati ed utilizzo
Le osservazioni sono state effettuate dal balcone della mia abitazione (Roma), in prossimita' di un grande centro commerciale (e quindi con tutte quelle c..o di lampade ai vapori di non so che cosa che illuminano a giorno). Riportero' le impressioni di utilizzo successivamente ai miglioramenti apportati al tele, in quanto prima era evidente il coma, presente l'astigmatismo oltre cromatismo e sferica. Le ultime 2 aberrazioni sono rimaste, e credo sia impossibile eliminarle.
Senza l'utilizzo della barlow, gli ingrandimenti sono limitati a 66 (Kelner da 6), il cromatismo si vede sugli oggetti piu' luminosi, ed appare oltre il bordo dell'oggetto una fascia blu (Luna, Sole, Giove, Sirio...). Non ne sono affetti gli oggetti meno luminosi e quelli che hanno una bassa presenza di luce blu (Es Saturno, Marte). Inoltre con l'utilizzo del ploss da 10 (X-Cel) a partire da circa 2/3 dal centro del campo inquadrato, appare il coma (40 ingrandimenti), mentre non avviene con gli oculari Kelner e
l'ortoscopico. (Probabilmente per il loro minore campo apparente). Ovvero credo che la curvatura sia in parte introdotta dall'oculare ed in parte dal tele. Con la barlow inserita la curvatura (coma ai bordi), scompare anche con il ploss (credo sempre per lo stesso motivo: diminuzione del campo inquadrato). L'utilizzo del filtro Fringe Killer diminuisce il cromatismo, ma l'immagine si colora di giallino; migliora anche il contrasto (non aspettatevi miracoli). Gli ingrandimenti utili possono arrivare a 120/170 sui pianeti, ed oltre 200 per le stelle doppie (su esse si osserva la figura di diffrazione, ed in assenza di particolari osservativi l'effetto negativo che si ha e' solo la diminuzione della luminosita')
Star test
Con ingrandimenti fino a 160x, a fuoco, la figura appare buona: un cerchietto centrale e 3 anelli concentrici. Aumentando gli ingrandimenti (200, 260) gli anelli appaiono leggermente colorati da un lato di rosso e dal lato opposto di blu. Sintomo questo di non perfetta centratura tra le 2 lenti (siamo pero' molto oltre i classici 2xdiametro obbiettivo). Inoltre con l'oggetto a fuoco, e' presente una leggerissima luce diffusa intorno ad esso (non di colore blu, quindi non imputabile al cromatismo, ma credo duvuta all'aberrazione sferica). Le figure in intrafocale ed extrafocale non sono uguali, infatti mentre in extrafocale appare il cerchio centrale con anelli concentrici (e l'ultimo piu' grosso), in intrafocale la figura appare impastata di luce diffusa e gli anelli anche se concentrici, appaiono poco definiti. Conferma questa di aberrazione sferica (ma non so quantificarla). Inoltre le ottiche presentano anche una certa rugosita' (gli anelli sono interrotti da segni che sembrano raggi). Insomma il test e' da classico prodotto cinese: poco rifinito e con difetti.
In compenso il fuoco si trova facilmente, se si sposta il fuocheggiatore poco prima o poco dopo, si ritrova subito il fuoco senza troppe incertezze. Quindi credo che i difetti riscontrati non incidano molto.
Stelle doppie
Si, anche con questo tele si puo' ! Deve pero' essere utilizzata una buona barlow apocromatica (minimo 2x, meglio se 3x o 4x)
Costellazione della Lira, stella Epsilon: sdoppiata in tutte le sue 4 componenti, a partire da 130 ingrandimenti. Salendo oltre, fino a 260 sono sempre evidenti le 4 stelline separate da una strisciolina nera senza distorsioni dell'immagine.Mizar della costellazione dell'Orsa Maggiore, viene sdoppiata senza problemi nelle sue 3 componenti. Anche nei Gemeli, la stella Castore viene sdoppiata facilmente.
Sono pero tutte doppie facili, ed alla portata del telescopio.
Giove
Quest'anno sono riuscito ad osservarlo pochissime volte con seeing non buono (circa 3), comunque il massimo ingrandimento utile e' circa 120x, e con l'utilizzo del filtro Fringe Killer (senza appare evidente il cromatismo, che diminuisce il contrasto). Si vedono tranquillamente 2 bande colorate (scure rispetto al resto del pianeta) e credo di aver visto anche la famosa macchia rossa. Quest'ultima appariva come un rigonfiamento su una delle 2 fasce. Era presente sia con l'utilizzo del filtro che senza (anche
se poco meno evidente) e l'ho individuata a piu' riprese (era sempre li', poco sopra la fascia ed attaccata ad essa). Visibili sempre 4 satelliti. Non posso aggiungere altro, anche perche' credo che con la modesta apertura del tele non si possa ottenere di piu'.
Marte
Osservato piu' volte nel corso dell'inverno, appariva sempre come un dischetto giallo con delle macchie piu' scure in alcune parti. L'utilizzo di una mappa avrebbe aiutato ad idenfificare le zone intraviste. Il filtro Fringe Killer migliora il contrasto, ed e' megio tenerlo montato, ingrandimenti utili fino a 160. Nulla di piu'.
Saturno
E' forse il pianeta migliore per questo tele, si notano 2 satelliti, ovviamente gli anelli. La divisione di Cassini e' visibile come un solco piu' scuro, non proprio nero, ma comunque e' visibile. Si riesce a notare la differente luminosita' degli anelli esterni alla divisione di Cassini, da quelli piu' interni. Sul pineta e' visibile una fascia leggermente piu' scura. Il pianeta appare giallino. Ingrandimento utile fino a 160x
Luna
Sulla Luna possono essere sfruttati ingrandimenti maggiori, fino a 200 circa. Se si tenta di superare la soglia dei 200 l'immagine degrada. Ovvero i dettagli diventano piu' arrotondati, i bordi dei crateri sono meno spigolosi. Comunque l'immagine fino a 200 rimane discretamente luminosa, con il filtro Fringe Killer il cromatismo non disturba, ma il satellite si colora di giallo. Aumenta anche se di poco, il contrasto.
Venere
E' visibile solo la fase, e con l'utilizzo in cascato del filtro F.K. e del filtro lunare in dotazione al tele. Con questa configurazione si limita molto il cromatismo dovuto al tele ed all'atmosfera.
Sole (con Astrosolar)
Senza il filtro F.K. appare bianco, ma anche con un vistoso cromatismo che impedisce una visione corretta e rende difficoltosa la messa a fuoco. Con il filtro F.K. il Sole appare giallo, aumenta il contrasto e diminuisce il cromatismo. Le macchie solari sono visibili (quando presenti), ed il massimo ingrandimento e' 130. Oltre non mi e' stato possibile spingere, perche' iniziava a ribollire tutto (Colpa dell'aria calda riscaldata dal Sole stesso). Comunque anche a 130 le macchie erano "ferme" solo per poco, la visione era sopportabile e nei momenti di calma erano vermante belle da vedere. Era visibile l'interno nero, ed il bordo poco piu' chiaro.
Nebulose
Dal mio balcone e' facile puntare M42 in Orione. Sono visibili (anche a 32x) le 4 stelline a forma di trapezio, e naturalmente la nebulosa che appare bianca. Al massimo si puo' arrivare a 90x, ma la nebulosa iniza a perdere di luminosita'.
Ammassi
Puntati le Pleiadi e Iadi. A bassi ingrandimenti, fino a 32X, il filtro F.K. non e' necessario, e le Pleiadi si inquadrano quasi completamente. Il cromatismo in visuale non e' troppo evidente e la visione e piacevole
Per concludere, credo che il modello in questione possa essere utile per iniziare, a patto di provarlo prima dell'acquisto e comprare una buona barlow che aiuta anche nella diminuzione di alcuni difetti (pero' al prezzo di un campo minore). Il filtro F.K. e' utile sia per il cromatismo che per il contrasto. Pero' colora di giallo gli oggetti e non fa miracoli. E' invece indispensabile per l'osservazione del Sole. Se poi siete appassionati del "fai da te" sia il tele che la montatura possono essere migliorati sotto
diversi aspetti e si arriva ad una resa piu' che decorosa.
Senza il paraluce il tele e' davvero piccolo, ed entra in una borsa per computer portatili. Quindi per chi ha poco spazio sia in casa che sul balcone e' molto indicato. Spero di essere stato utile.
Ciao a tutti
Fabrizio
25-05-06 --> nella sezione autocostruzione, ho descritto le modifiche effettuate
http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?t=2354