Cita:
Mi sta rodendo un tarlo.
E' vero che non avranno i mezzi per mandare in orbita i loro, ma non è detto che non abbiano i mezzi per fare il tiro al piccione contro gli starlink, in casi estremi. Sai ... di questi tempi.
Un po' nascosto nella slide di bardix un riquadro parlava della prova di forza della Cina: a quanto pare sono in grado benissimo di distruggere un satellite.
(e scatenare una guerra? i Starlink sono considerati come? proprietà militare Usa? boh, non saprei)
Tuttavia seguendo le orme di Musk si stanno costruendo un loro razzo riutilizzabile, anche se pare siano molto indietro nello sviluppo.
C'è da chiedersi se tutti questi lanci in successione possano danneggiare il territorio, effettivamente alcuni ambientalisti della zona stanno lamentando una mancanza di rispetto delle regole pattuite. Ovviamente nessuno si pronuncia in merito, ci sono troppi interessi per pensare a una cosa superficiale come la flora e la fauna locale che possono benissimo venir rase al suolo.
Come anche il cielo d'altronde, riporto le frasi illuminanti della scorsa petizione di Cielo Buio, che ho firmato ma ovviamente non è servita a nulla.
Cita:
Complessivamente, a compimento, il totale dei mini-satelliti che si vorrebbero mettere tutti in orbita terrestre bassa, secondo i progetti di business annunciati, alla data odierna già assomma ad oltre 72.000. Una cifra impressionante, che creerà un iperaffollamento parossistico ed incontrollabile dello spazio cosmico prossimale al nostro Pianeta. Alcuni di questi progetti sono già in fase d’avanzata esecutività, ed ogni giorno si ha notizia di nuovi lanci di vettori aerospaziali che andranno, per molto tempo ancora, a posizionare in LEO (Low Earth Orbit) centinaia di nuovi “ponti radio” spaziali.
Questi progetti rischiano di rovinare per sempre l’osservazione astronomica del cielo stellato, inondando il cielo con “false stelline” altamente luminose ed in continuo movimento. In assenza d’interventi regolatori, in pochi anni ridurremo la notte ad un lucore bigio massicciamente solcato da strie e/o puntini luminosi in costante movimento in ogni direzione.
Aumenterà altrettanto esponenzialmente il rischio di collisioni fra loro e con veicoli spaziali con presenza umana a bordo. Aumenterà il rischio di rientri incontrollati in troposfera, e quello di caduta al suolo di rottami aerospaziali. Aumenterà inverosimilmente il “chiasso radio” in quota e sul Pianeta, quindi il disturbo elettromagnetico alle ricerche radioastronomiche, nonché a quelle puramente ottiche, con il continuo passaggio di oggetti in movimento nel campo inquadrato dai telescopi, siano essi professionali e scientifici, che amatoriali. Le videofotoriprese del cielo profondo (a scopo di ricerca, studio e controllo antimpatto/antiasteroidale, od anche per fini meramente amatoriali), si ridurranno presto ad un’unica immagine formata da linee, strisce e strie bianche, che copriranno ed oscureranno qualsiasi altra informazione sul e dal cielo profondo. Aumenterà il rischio d’interferenze con impianti e strumenti di radiocomunicazione, radiocontrollo, radionavigazione e radiorilevazione. L’intera comunità scientifica mondiale è seriamente preoccupata per l’impatto che questo tipo di “infrastrutture” avrà sulla ricerca astronomica, sia mediante telescopi ottici che con radiotelescopi.