Ciao,
avevo conosciuto questi oculari anni fa frequentando forum americani, [s]prima che venissero acquisiti e distribuiti da Denkmeier[/s].
EDIT: ricordavo male, mi sembrava che non fossero Denkmeier perché mi ricordavo che erano venduto col nome Lederman. Il loro inventore vendeva all'epoca anche un binocolo per osservazioni astronomiche "3D" basato sullo stesso principio, e che costava uno sproposito, come gli oculari.
EDIT: mi avete messo la curiosità, lo stanno rilanciando adesso, costa sui 500 Euro.
Mi ero studiato anche il principio ottico, per curiosità. I "vetrini" in realtà sono dei piccoli prismi, il principio di funzionamento non è quello degli occhialini da cinema 3D a colori, ma un po' più complesso.
Se ricordo bene, grazie a quei prismi riesce a "deformare" leggermente la posizione di alcune stelle nell'oculare con i prismi. In questo modo genera una "finta parallasse" che viene interpretata dal cervello come se alcune stelle stessero più vicine di quello dello sfondo, e quindi quando si muove il campo inquadrato ti sembra di vedere le stelle cambiare posizione reciproca, come se si guardano i tronchi degli alberi in un bosco.
Non ho mai avuto modo di provarli, in Italia non conosco chi ce li abbia e sicuramente non ci spenderei i soldi per togliermi la curiosità, ma chi li ha provati dice che è un effetto molto immersivo e suggestivo. Se però trovassi il modo di provarli gratis, non mi dispiacerebbe.
La cosa che non mi piace per nulla è che però è un effetto totalmente fittizio: le stelle che sembrano stare in primo o in secondo piano in questo modo non sono effettivamente più vicine o più lontane delle altre stelle: può darsi che una che capiti nei prismi sembri più vicina muovendo il telescopio quando invece è molto più lontana. Per come sono fatto io, non mi piace per niente, non è "scientifica" come tipo di osservazione. Però è una mia opinabile opinione.
Per lo stesso motivo, l'effetto funziona solo con sorgenti puntiformi come le stelle, se si osserva la Luna i prismi generano delle deformazioni nell'immagine di un oculare che non possono essere "fuse" dal cervello: pensa di avere un cratere deformato in un oculare e non nell'altro. Anzi, ho trovato chi descrive l'effetto: sembrerebbe che crei degli artefatti quadrati "a mosaico".
Tutto ciò esula dai vantaggi veri o presunti delle torrette binoculari vere e proprie. Io stesso ho una torretta presa anni fa, per pigrizia e poco tempo la uso pochissimo, e stavo anche per venderla la scorsa estate, poi ho pensato di riprovarla sulla Luna e su Giove con un telescopio di piccolo diametro e ci ho ripensato. Il fatto di poter osservare con entrambi gli occhi (anche se li tengo entrambi aperti anche con l'oculare singolo) ti crea un finto effetto di immersione nella scena, anche in assenza di vera parallasse, che ti fa percepire la Luna, e perfino il sistema di Giove, come tridimensionali. Ma lì almeno le ombre sono vere, non stai creando artefatti. Anche se c'è chi sostiene, a mio avviso a piena ragione, che anche l'oculare singolo contiene tutta l'informazione dell'immagine della torretta, e anzi nei dettagli fini una torretta potrebbe far perdere qualcosa (ma contando craterini al limite del visibile o festoni su Giove).
Per cui è probabilmente un accessorio visuale che si utilizza per puro piacere, uno sfizio, ma non necessario né utile ad ottenere il 100% dei dettagli.
EDITTrovato un articolo pubblicitario che ne descrive ideazione e funzionamento
https://astronomyconnect.com/forums/art ... rofile.26/