Da un paio di settimane ho acquistato il telescopio in questione, da dedicare alle sessioni veloci in particolare di Venere dove il C8 mostra la corda a causa della lastra correttrice (
qui un po' di immagini dello strumento).
Ne avevo provato già un esemplare che mi era molto piaciuto, e anche quello in mio possesso non ha deluso le aspettative.
Parto dalla cosa più importante, lo star test (allegato). La figura appare molto buona, con un residuo di astigmatismo e un'ottima correzione della sferica. La differenza tra le dimensioni del secondario non deve a mio avviso trarre in inganno per più motivi: il test è effettuato ad appena 1 centimetro dal fuoco ed è quindi molto sensibile (15 onde di interferenza, più o meno), e il profilo di luminosità è regolare senza anelli brillanti. A ulteriore riprova, il reticolo di Ronchi ha mostrato 3 o 4 linee ben dritte e regolari. Non allego immagini perché il seeing non è stato benevolo nel paio di notti in cui sono stati effettuati i test.
Lo strumento pesa circa 6 kg, come un C8, se si ha l'accortezza di rimuovere una delle 2 barre, ed è poco più lungo (65 cm con il focheggiatore GSO di serie) il che peraltro aiuta nel bilanciamento in declinazione, che non richiede contrappesi sulla barra.
L'ostruzione reale dello strumento è intorno al 35%, come dichiarato dal produttore.
La collimazione del Cassegrain, uno spauracchio se vista come un'arida serie di step da seguire, diventa invece interessante e facile se ci comprende cosa si sta facendo, addirittura forse anche più semplice di quella di un Newton. Lo strumento è arrivato ben collimato dagli USA, tuttavia ho dato qualche ritocco con il semplice ausilio di un collimation cap.
Ho osservato, seeing permettendo, la Luna quasi piena dove lo strumento ha mostrato un ottimo contrasto, insieme ad alcune stelle doppie in Leone e Bootes dove (pur non arrivando alla purezza dei rifrattori) gli spikes di diffrazione si notano assai poco agli ingrandimenti usati (>300x).
Se consideriamo l'assenza della lastra correttrice e di varie lenti sul percorso ottico, nonché il prezzo assai invitante sotto i 1000 euro, questo strumento risulta molto interessante, direi in tutto superiore al classico C8 tranne che nell'ingombro. Può dire la sua anche contro i blasonati modelli HD in virtù dell'elevata correzione intrinseca del Cassegrain classico, superato in questo solo dall'RC che peraltro è derivato da lui grazie al genio e all'intraprendenza di quel grande ottico che fu G. Ritchey.
Ho scritto qui rapidamente i punti salienti, che spero siano utili anche perché finora, in italiano, su questi strumenti c'era abbastanza poco.
Sto approntando la recensione completa con ulteriori immagini dello/con lo strumento, la pubblicherò sul mio sito appena sarà ultimata.