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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Ritorno al planetario
MessaggioInviato: domenica 3 novembre 2019, 10:59 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10297
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ieri sera ho rimesso piede al Planetario di Milano dopo decenni. Non ricordo da quanto non vi andassi, sicuramente da quando ho un telescopio (2006) non era più successo, devo averci messo piede all'inizio degli anni 2000, ma per un concerto, senza uso del proiettore.
Anche ieri sono andato per un concerto, però si trattava di un concerto con conferenza inserito nella programmazione del festival di musica contemporanea Milano Musica (ce ne sono stati altri e altri ce ne saranno).

Ammetto che sono andato con un forte pregiudizio negativo: di solito queste iniziative lasciano un po' il tempo che trovano, l'oratore è noioso, la relazione con la musica è labile, ma sbandierata etc...
Be' ricredersi è bello...

Impressioni varie su più livelli, partiamo dall'insieme:

1) oratore (Fabio Peri) bravissimo: brillante, ma non superficiale, pur avendo detto in maniera semplice e divulgativa cose che già so (a livello divulgativo) non mi ha annoiato un secondo, è riuscito a mostrare una trasformazione di Lorentz per spiegare la relazione fra spazio e tempo rendendola immediatamente chiarissima, non ha cercato relazioni speciose fra la musica e l'argomento della conferenza (la relatività del tempo), anzi, ha collegato molto naturalmente i due mondi attraverso il tempo e la sua percezione.
Notoriamente la musica si svolge nel tempo e il tempo e la sua percezione sono uno dei problemi fondamentali che da sempre i musicisti devono affrontare.
Chapeau e contro chapeu.

2) la musica non era "facile": due composizioni di compositori "contemporanei" (Francesconi e Stockhausen) "sperimentali" a cui di solito non si è avvezzi e il pubblico era misto: molti affezionati del festival, ma anche spettatori richiamati dalla conferenza.
Devo dire che anche questo incontro ha funzionato: la conferenza ha attirato anche un pubblico non avvezzo e la situazione ha creato comunque curiosità... non dico che la musica sia piaciuta, ma almeno è arrivata e le persone erano ben disposte verso qualcosa di diverso.

3) il planetario...
be' impressioni contrastanti: ne avevo un ricordo magico di quando ero bambino, oggi la prima impressione è stata straniante: non riconoscevo le costellazioni e poi ho capito il perchè: le stelle avevano il colore sbagliato! tutte...
se vedo una stella di prima magnitudine di un bel colore rosso la mia mente incomincia a pensare, a seconda della posizione Arturo? Antares? Aldebarna? non Deneb o Vega o Capella... invece era proprio così: Deneb sembrava Arturo... difficile riconoscere subito il Cigno... mi sono dovuto resettare.
Poi, come sempre, c'è stato il momento dell'annullamento delle luci per mostrare il cielo come sarebbe senza inquinamento luminoso e... be' settimana scorsa sono stato al Passo del Sempione, ecco rispetto al cielo fasullo con i colori sbagliati, il passo del Sempione sembrava Ca' del Monte: con i colori giusti...ma molto, molto meno ricco.
Certo al Sempione il buio arriva progressivamente e gli occhi si adattano, mentre al planetario il calo è immediato...però, però... in effetti si vedevano le montagne innevate biancastre, il che vuol dire che qualcosa riflettevano e non credo fosse la luce delle stelle...

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 Oggetto del messaggio: Re: Ritorno al planetario
MessaggioInviato: domenica 3 novembre 2019, 19:23 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 14776
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Ottima cosa! :clap: :clap: :clap:

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).


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 Oggetto del messaggio: Re: Ritorno al planetario
MessaggioInviato: lunedì 4 novembre 2019, 12:53 
Moderatore
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Iscritto il: giovedì 10 agosto 2006, 10:11
Messaggi: 11387
Località: Monza
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao Emiliano, ripensando alla trasferta fatta al Sempione e rileggendo il report fatto anni fa, quando ci andai la prima volta, effettivamente il cambiamento in peggio l'ho avvertito. Ricordo di aver osservato M33 a occhio nudo a luglio, quindi molto bassa. Nella nostra ultima trasferta era invisibile, pertanto il cielo è sicuramente peggiorato molto.

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De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte

Telescopi: Telescopi: Dobson obsession 18uc, Gso Dobson 12", Takahashi Mewlon 180, Celestron Acro 150 hd f8, Nikon 100 f12, Nikon 80mm f15
Montature: Vixen SXD, Spdx, Gp, Pentax Ms3
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 Oggetto del messaggio: Re: Ritorno al planetario
MessaggioInviato: lunedì 4 novembre 2019, 17:34 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10297
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
si, ricordo che avevate visto m33 a occhio nudo. a me ha colpito il che si vedesse piuttosto bene (ma potrebbe essere un effetto dell'adattamento al buio) e che si vedessero le montagne non come profilo scuro, ma biancastre...quindi riflettenti. e gli orizzonti mi sembravano chiari... sempre un cielo bello e molto più bello di quelli a cui siamo abituati, però...

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 Oggetto del messaggio: Re: Ritorno al planetario
MessaggioInviato: lunedì 4 novembre 2019, 17:44 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
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Località: 41°N 16°E
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Avete un Planetario in città.
Per di più molto attivo e ricco di interessantissimi eventi.
Vi assicuro che è una fortuna che manca a moltissimi cittadini italiani.
Sfruttate questa fortuna più che potete. Son cose che muovono la mente.

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Da dove osservo? - Dobson 60cm f/4 - Dobson 30cm f/5 - Vixen VMC260L - Skywatcher 120ED - Borg 76ED - Lunt LS50THa PT600


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 Oggetto del messaggio: Re: Ritorno al planetario
MessaggioInviato: martedì 12 novembre 2019, 11:50 
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Iscritto il: mercoledì 13 febbraio 2013, 17:28
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Ci siamo stati pochi mesi fa' e ci è molto piaciuto :shock:

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 Oggetto del messaggio: Re: Ritorno al planetario
MessaggioInviato: martedì 12 novembre 2019, 12:45 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10297
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
davidem27 ha scritto:
Avete un Planetario in città.
Per di più molto attivo e ricco di interessantissimi eventi.
Vi assicuro che è una fortuna che manca a moltissimi cittadini italiani.
Sfruttate questa fortuna più che potete. Son cose che muovono la mente.


hai ragione Davide. quando ero bambino penso che fosse l'unico, o pressochè l'unico, in Italia, una fortuna enorme, abbiamo anche un bellissimo museo di Storia Naturale che vale la pena visitare più e più volte (fino a qualche anno fa ci andavo regolarmente a "meditare" sul tempo profondo davanti ai resti fossili...)

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 Oggetto del messaggio: Re: Ritorno al planetario
MessaggioInviato: martedì 12 novembre 2019, 14:40 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
Messaggi: 5153
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
yourockets ha scritto:
davidem27 ha scritto:
Avete un Planetario in città.
Per di più molto attivo e ricco di interessantissimi eventi.
Vi assicuro che è una fortuna che manca a moltissimi cittadini italiani.
Sfruttate questa fortuna più che potete. Son cose che muovono la mente.


hai ragione Davide. quando ero bambino penso che fosse l'unico, o pressochè l'unico, in Italia, una fortuna enorme, abbiamo anche un bellissimo museo di Storia Naturale che vale la pena visitare più e più volte (fino a qualche anno fa ci andavo regolarmente a "meditare" sul tempo profondo davanti ai resti fossili...)


A Roma il planetario e museo astronomico ha subito diverse vicissitudini da parecchi anni. Quando andavo a scuola era un posto mitologico chiuso da anni, poi ha aperto nello stesso edificio del museo della civiltà romana all'EUR, da anni è chiuso per problemi all'edificio ed è stato spostato in varie sedi. Ho incontrato Gianluca Masi qualche mese fa per un evento di lavoro (molto bravo e simpatico), non sa prevedere quando potranno riaprire in una sede adeguata. In compenso ci sono alcuni planetari dignitosi negli osservatori delle associazioni di astrofili nei dintorni di Roma.

Ma nel complesso ha ragione chi invidia voi milanesi: una grande città si merita un planetario e musei scientifici adeguati.

Peccato perché negli ultimi anni ho notato un incremento di interesse non tanto nel nostro hobby quanto negli eventi astronomici e nelle iniziative divulgative (a memoria, mai vista prima gente in strada per vedere le eclissi di Luna, come è accaduto negli ultimi anni).

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Claudio

"Los que van con prisa, nunca ven el cielo"
Gruppo Astrofili Hipparcos, Roma - http://www.hipparcos.it/
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Principalmente con Celestron C5, binocoli vari, occhio nudo e tutto ciò che si può puntare verso il cielo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Ritorno al planetario
MessaggioInviato: martedì 12 novembre 2019, 19:04 
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Iscritto il: giovedì 27 agosto 2009, 22:10
Messaggi: 1227
... Vero, Ford. Confesso di non essere mai stato frequentatore del nostro Planetario; ma ricordo benissimo una delle rare volte in cui ci ho messo piede, da bambino, in gita scolastica (eh sì, c'erano tempi in cui i bambini delle elementari li portavano in gita al Planetario! :shock: ). In tempi lontanissimi da Stellarium et simila la sola vista della volta stellata (con lo skyline milanese di allora! :D ) era una vera e propria magia... :obs:

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... lunga vita al sessantino!

"CHI BRUCIA LIBRI FINISCE COL BRUCIARE UOMINI"
Heinrich Heine


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 Oggetto del messaggio: Re: Ritorno al planetario
MessaggioInviato: mercoledì 13 novembre 2019, 0:12 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 15905
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Il planetario milanese è un vero pezzo di storia (letteralmente), hanno un calendario eventi di tutto rispetto, ci vado relativamente spesso, se non per un evento in particolare (a proprosito yourockets, il 22/9 alle ore 21 c'è Stelle e Musica - quartetto d'archi - sarà per via della volta a cupola ma la sala ha un'ottima acustica), ci vado anche solo per le classicissime osservazioni guidate del cielo (quelle col proiettore), per sentire il profumo di storia.

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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