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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Domanda sugli SC e cono ottico
MessaggioInviato: venerdì 15 febbraio 2019, 15:11 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 14:51
Messaggi: 3422
Località: 45,7°N-11,9°E (Vallà di Riese - Treviso)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Veniamo subito al dunque.
Com'è dimensionato lo specchio secondario, in virtù del fatto che il cono di luce che lo colpisce varia in ampiezza a seconda della posizione del primario?

Mi spiego meglio: se allontano il primario dal secondario il cono luminoso che colpirà quest'ultimo sarà stretto, e fin qui nessun problema.
Ma se ho bisogno di estrarre il fuoco davvero di molto sarò costretto a spingere il primario incontro al secondario. In questo caso non c'è il rischio che il fascio di luce sia talmente largo da cadere (in parte) esternamente alla superficie del secondario?

_________________
Manuele

C9.25 Edge HD, TS 130 OWL
Oberwerk 20x80, Bresser 10x50
ASI2600MM Pro, QHY5III-178M, Player1 Mars-C II
Ioptron CEM120, SW EQ6pro

___________________________
Quando sarò vecchio, dai boschi mi verranno incontro i ricordi dell'infanzia, e il cerchio si chiuderà.


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 Oggetto del messaggio: Re: Domanda sugli SC e cono ottico
MessaggioInviato: venerdì 15 febbraio 2019, 16:30 
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Iscritto il: lunedì 22 maggio 2017, 20:41
Messaggi: 101
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
AstroManu ha scritto:
Veniamo subito al dunque.
Com'è dimensionato lo specchio secondario, in virtù del fatto che il cono di luce che lo colpisce varia in ampiezza a seconda della posizione del primario?

Mi spiego meglio: se allontano il primario dal secondario il cono luminoso che colpirà quest'ultimo sarà stretto, e fin qui nessun problema.
Ma se ho bisogno di estrarre il fuoco davvero di molto sarò costretto a spingere il primario incontro al secondario. In questo caso non c'è il rischio che il fascio di luce sia talmente largo da cadere (in parte) esternamente alla superficie del secondario?
Ma stai parlando di un sc o di un cassegrain puro? Come fai ad allontanare il secondario se è fissato sulla lastra?

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 Oggetto del messaggio: Re: Domanda sugli SC e cono ottico
MessaggioInviato: venerdì 15 febbraio 2019, 16:44 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 27050
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Negli Schmidt Cassegrain il fuoco si regola muovendo lo specchio avanti e indietro.
Quindi il cono ottico, giustamente, si sposta.
E' una bella domanda.
Probabilmente il cono paraluce è dimensionato a modo per contenere tutto il fascio da un estremo all'altro del fuoco.
Ma di più, nin zò!

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volpetta.com
Astrofilo sul campo dal 1997


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 Oggetto del messaggio: Re: Domanda sugli SC e cono ottico
MessaggioInviato: venerdì 15 febbraio 2019, 19:36 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14845
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Io direi senz'altro tutto (altrimenti lo stiamo diaframmando) e anche di piu', per non rischiare di vignettare

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{andreaconsole.altervista.org}¦ Ballscope 300/1500 DIY "John Holmes"


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 Oggetto del messaggio: Re: Domanda sugli SC e cono ottico
MessaggioInviato: venerdì 15 febbraio 2019, 19:36 
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Iscritto il: lunedì 22 maggio 2017, 20:41
Messaggi: 101
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
La cosa più bella da fare negli sc è di mettere il focheggiatore esterno dietro alla culatta. In questo modo eviti il back-lash del primario che è motivo di "scollimazione" inoltre, con lo specchio primario tutto in dietro, raccogli tutto il cono di luce ed eviti la luce diffusa a causa del troppo avvicinamento primario-secondario...

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 Oggetto del messaggio: Re: Domanda sugli SC e cono ottico
MessaggioInviato: venerdì 15 febbraio 2019, 20:03 
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Iscritto il: mercoledì 25 marzo 2009, 18:21
Messaggi: 579
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Quoto l’ultimo intervento perché anche io sapevo che esiste una zona ottimale di distanza tra secondario e principale negli SC . Questa ricade proprio in quella classica degli oculari attaccati direttamente al porta oculari oppure al massimo con un diagonale, meglio ancora se tutta esterna usando un focheggiatore esterno, ma se ci si allontana da questa distanza allora l’immagine perde in contrasto proprio per la diffusione di luce che non convoglia tutta nel secondario


Alessandro Curci


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 Oggetto del messaggio: Re: Domanda sugli SC e cono ottico
MessaggioInviato: domenica 17 febbraio 2019, 21:51 
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Iscritto il: martedì 21 febbraio 2006, 18:47
Messaggi: 3943
Località: Villa C. (MI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
AstroManu ha scritto:
Veniamo subito al dunque.
Com'è dimensionato lo specchio secondario, in virtù del fatto che il cono di luce che lo colpisce varia in ampiezza a seconda della posizione del primario?
Mi spiego meglio: se allontano il primario dal secondario il cono luminoso che colpirà quest'ultimo sarà stretto, e fin qui nessun problema.
Ma se ho bisogno di estrarre il fuoco davvero di molto sarò costretto a spingere il primario incontro al secondario. In questo caso non c'è il rischio che il fascio di luce sia talmente largo da cadere (in parte) esternamente alla superficie del secondario?

Gli SC commerciali sono criticati da sempre per via dell'ostruzione troppo abbondante (ca. 0.36), più di quanto farebbe presagire il rapporto f/10 e probabilmente l'evitare di incappare in rovinosi fenomeni di baffling potrebbe essere uno dei motivi di questo dimensionamento.
Inoltre - se si escludono i recenti aplanatici - gli SC Meade/Celestron sono frutto di progetti che risalgono agli anni 70/80 durante i quali per l'uso fotografico era sottinteso un campo in piena luce in grado di coprire il formato 135 e questo sottintende un secondario generoso; l'unico SC commerciale che mostra un po' di fiato corto in questa circostanza è il Celestron 9.25 che nel full frame vignetta in modo sensibile, gli altri ne escono piuttosto bene...

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Roberto Porta - photallica v. 2.0

"Le stelle non sbagliano e non si guastano" (G. Gualini)


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 Oggetto del messaggio: Re: Domanda sugli SC e cono ottico
MessaggioInviato: domenica 17 febbraio 2019, 23:16 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Dunque, se ben ricordo, il cono ottico e quindi le dimensioni del secondario sono progettate (per un 8") per il cono ottico a f 10 ad una distanza di ca 120-130 mm dalla culatta.Per tale distanza il cono generato dal primario dovrebbe coprire la superficie del secondario senza vignettatura, perlomeno così credo.

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Fulvio Mete
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http://www.lightfrominfinity.org

http://www.pno-astronomy.com


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 Oggetto del messaggio: Re: Domanda sugli SC e cono ottico
MessaggioInviato: lunedì 18 febbraio 2019, 18:25 
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Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 9:11
Messaggi: 1399
Località: Veneto
Il secondario degli SC ha un certo fattore di ingrandimento che non solo allunga la focale del primario ma che determina anche la sensibilità della posizione del piano focale alle variazioni della distanza dei due specchi: ad es. potrebbe essere che a un avvicinamento di 1 mm dei due specchi determini un allontanamento del piano focale di 10mm.

Prova a studiarti le equazioni di progetto di un Cassegrain (le trovi sul web es il sito di Lockwood)

oppure prova a smanettare con questo script:

http://www.filipporiccio.com/astronomia/cassegrain.html

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 Oggetto del messaggio: Re: Domanda sugli SC e cono ottico
MessaggioInviato: lunedì 18 febbraio 2019, 20:10 
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Che io mi ricordi (misure di tanto tempo fa) uno SCT Celestron C8 classico, ha un primario di focale 396 mm e un secondario di focale 116 mm, con questi dati potete calcolare la focale risultante per tutte le distanze primario-secondario. ;)

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