Buongiorno a tutti,
di questi tempi stavo leggendo (o meglio, rileggendo) il libro di Paolo Andrenelli dal titolo "L'astronomo dilettante" nella prima ristampa (1979) della seconda edizione (1977).
Premettendo che la prima edizione originale è del 1968, vi ho riscontrato alcuni errori (5 in particolare) che vorrei capire, con l'aiuto del forum, se sono dovuti allo stesso Andrenelli, al disegnatore (magari non proprio ferrato in tecniche astronomiche) oppure alle conoscenze scientifiche all'epoca della stesura del libro.
Vediamo il primo.
A pagina 6, viene citato il valore della velocità della luce:
Allegato:
p6luce.gif [ 15.94 KiB | Osservato 3492 volte ]
Oggi sappiamo che la velocità della luce è data, oltre che da misure effettuate, da una precisa formula (
https://it.wikipedia.org/wiki/Velocità_della_luce) che, nel vuoto corrisponde a 299.792.458 m/s.
Considerando la rifrazione armosferica media (quella esatta la trovate a
https://it.wikipedia.org/wiki/Rifrazione_atmosferica) pari a 1,000292 sappiamo che la velocità della luce nell'aria è pari a 299.704.944, quindi la velocità citata non corrisponde a nessuno dei due dati.
Secondo voi si tratta di un errore dell'autore o, all'epoca, era considerata questa la corretta velocità della luce ?
Secondo punto.
A pagina 26:
Allegato:
p26oculari.gif [ 14.17 KiB | Osservato 3492 volte ]
l'oculare, la cui descrizione corrisponde a quello di Plössl (o meglio, si tratta del "symmetrical", il Plössl originale avrebbe, secondo taluni autori (
http://www.brayebrookobservatory.org/Br ... PIECES.pdf), il doppietto all'occhio più piccolo di quello di campo) sia nel testo che nella figura il nome di Goertz al quale, invece che un 2-2 dovrebbe essere un 1-3-1 oppure un 2-3-2 (stesso link di cui sopra).
A prescindere dalla differenza tra Groez e Groetz, si tratta di un errore dell'autore ?
Terzo punto.
Pagina 76:
Allegato:
p76coude.gif [ 3.09 KiB | Osservato 3492 volte ]
In pratica questa è la semplice configurazione di un rifrattore con lo specchio (o il prisma) zenitale.
Questo potrebbe rientrare nella mia ignoranza, la qualcuno ha mai sentito chiamare Coudé questa configurazione (vedera anche il punto quinto) ?
Quarto punto.
Pagina 96:
Allegato:
p96feq.gif [ 5 KiB | Osservato 3492 volte ]
Qui l'errore è palese e, presumo, attribuibile al disegnatore, basta consultare la rete, per esempio a
https://www.handprint.com/ASTRO/ae2.html#cassdesign.
Quinto ed ultimo.
Pagina 139:
Allegato:
p139coude.GIF [ 15.06 KiB | Osservato 3492 volte ]
Coudé corto = Nasmyth e Coudé lungo = Coudé ?
Personalmente non ho mai sentito parlare di Coudé lungo e corto, la mia "immagine mentale" dei fuochi possibili è pari a quella visibile a
https://digilander.libero.it/astropolar ... lescop.htm.
La mia domanda è se, all'epoca della scrittura del libro, esisteva il concetto ma non ancora il nome di Nasmyth ed entrambi i tipi di fuoco venivano chiamati Coudé o l'autore non conosceva il nome di Nasmyth ?
So che ho postato una mezza enciclopedia con cinque domande non proprio banali, ma se qualcuno potesse aiutarmi a risolvere questo arcano ...
Grazie comunque a tutti coloro che sono arrivati a leggere sino a questo punto
