A parte i ringraziamenti per le delucidazioni sui sensori che mi hanno fatto comprendere che sostanzialmente i miei pensieri erano corretti ma male espressi (devo migliorare in tal senso

) perché sostanzialmente riconosco che per mia colpa usavo termini non precisi e saltando qualche aspetto considerandolo assodato mentre ciò non era, per quanto riguarda lo strumento verso cui dovresti interessarti ti dico che, prima di pensare allo strumento devi pensare alla montatura. Una HEQ5 è il "minimo" sindacale in quanto permette di supportare un eventuale C8 ridotto, è comunque ancora trasportabile senza particolari inconvenienti ed è abbastanza precisa, pur non raggiungendo costi eccezionali.
Sul mercato dell'usato non è difficile trovare oggetti di qualità discreta (diffida dei prezzi molto bassi e, se puoi, valuta anche la distanza perché è sempre bene verificare di persona l'oggetto. Se ciò non fosse possibile controlla se la persona è conosciuta nel settore lasciando perdere i feedback ma pensando invece a quanto questa persona è stimata nei forum e Mailing list. Di regola se una persona gode di molta stima è molto difficile che piazzi il bidone. Per esempio, scusandomi con gli altri astrofili intervenuti nel topic ma ne cito solo uno, Fulvio Mete è una persona stimatissima e se mi propone un suo oggetto lo prendo a occhi chiusi)
Passando poi allo strumento in effetti i vari schemi ottici sono più o meno orientati a classi di oggetti diversificati.
Le corte focali sono più orientate sui campi stellari, ammassi aperti e sulle nebulose diffuse. Queste ultime sono un target molto difficile da raggiungere da zone inquinate se non usando filtri a banda stretta.
Passando a focali medie (800/1200) le nebulose che puoi riprendere sono più piccole ma cominci a poter riprendere ammassi globulari, quanto meno quelli più estesi, un po' di galassie di dimensioni medie, qualche planetaria più estesa.
Salendo di focale (e aumentando di conseguenza i problemi di inseguimento) si apre il mondo dei globulari, delle planetarie e delle galassie.
Ovviamente quanto ho detto varia in funzione delle dimensioni del sensore e dei pixel ma con sensori APS-C e pixel intorno a 4/6 micron è più che valido.
A questo punto sta a te decidere cosa ti interessa, in primo luogo.
Per quanto riguarda gli schemi ottici gli SC hanno un campo sostanzialmente ridotto anche con il riduttore di focale in quanto il canotto su cui scorre il primario e che funziona anche da paraluce, riduce molti il fascio ottico e, anche in presenza di un riduttore di focale non sempre si riesce ad avere un campo completamente illuminato.
Ovviamente più il sensore è piccolo minore è il campo inquadrato e minore è la vignettatura.
Inoltre il campo deve essere spianato, specie se lavori a focale nativa e lo SC non è un Celestron o un Meade di ultima generazione.
Un newton di regola offre un campo più ampio in quanto ha una focale nativa minore e non ha problemi di paraluce. Al limite il problema può essere dovuto a un secondario troppo piccolo o a un focheggiatore con forti riduzioni del percorso ottico libero. Il problema dei newton sono le aberrazioni dovute alla forma dello specchio. Di regola quella principale è il coma che si può ridurre con un apposito adattatore ottico (appunto il riduttore di coma)
I rifrattori per ultimo (almeno quelli di basso costo) presentano più aberrazioni ma le principali sono un eccessivo cromatismo, campo curvo e aberrazione sferica.
Dovendo perciò affrontare una certa spesa iniziale ti consiglierei di valutare quali soggetti possono per te essere più interessanti e orientarti su una focale che possa soddifare le tue necessità. Da qui scegliere lo schema ottico in base a quanto accennato in precedenza.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro, questa volta.