Il problema è giustamente che con internet ormai notize e articoli si trovano più facilmente e in tempo reale, poi c'è di mezzo la crisi e la gente che non può sborsare denari ed ecco il problema delle riviste che languono.
Ricordo che anni fa ero uno sfegatato della mitica rivista l'Astronomia, ogni mese l'uscita del numero era un evento che aspettavo con grande trepidazione, solo solo per vedere le spettacolari copertine, era la migliore che sia mai uscita in Italia e secondo me insuperabile per qualità di pubblicazioni, c'era anche un perfetto equilibrio tra articoli di astronomi professionisti e quelli astrofili. Sappiamo purtroppo che fine ha fatto.
Secondo me una rivista per vincere o per lo meno sopravvivere deve offrire qualcosa che internet non da. Una rivista che comprerei volentieri dovrebbe avere quell'antico connubio che si trovava in l'Astronomia di un tempo, in cui erano pubblicati articoli robusti e con gli attributi accanto a lavori di astrofili altrettanto approfonditi e completi, senza troppi fronzoli. Cioè una rivista che l'acquisti sapendo che hai in mano non solo un giornale informativo ma anche una valida risorsa di informazioni approfondite da studiare e magari riutilizzare. Caspita...in Italia abbiamo tantissimi astrofili con gli attributi e grandi compentenze come dall'altra parte abbiamo tanti ricercatori a cui farebbe comodo pubblicare qualcosa di importante anche per raggranellare qualche soldo (perchè un compenso è fondamentale), per cui verrebbe fuori una rivista vecchia maniera e di grande portata.
Naturalmente ci sarebbe lo spazio per la pubblicazione delle immagini degli astrofotografi, la cui modalità non dovrebbe essere passiva nel senso che pubblichi la foto tanto per, ma ogni foto scelta deve obbligatoriamente comportare una descrizione delle tecniche di ripresa ed elaborazione altrimenti è solo fine a se stessa (credo che una rivista, forse Coelum o Nuovo Orione faceva una cosa del genere).
Insomma il senso di una rivista o di un giornale astronomico è quello di fornire cultura dal grande livello, fino a livelli più amatoriali, in questo modo ti conquisti sia il pubblico esigente che quello che si avvicina da poco a questa passione.
La traduzione degli articoli di altre riviste è una cosa che ho sempre odiato, per quanto ho scritto sopra, come anche orientare una rivista amatoriale ospitando solo pubblicazioni di astronomi o astrofisici, ci vuole una scelta di equilibrio ed una pianificazione intelligente dei contenuti...certo parlo io che sono inesperto in campo editoriale e sicuramente le cose sono più complicate ma il mio è un punto di vista di un potenziale lettore che quando spende dei soldi, li vuole spendere bene per un prodotto di qualità e che sia soprattutto utile anche a distanza di anni.
Diciamo anche che ho un pò il dente avvelenato per il fatto che diversi anni fa proposi un mio lavoro per una pubblicazione e mi fu rifiutato in quanto la rivista non pubblicava tesi di laurea...ma poichè io mi sono laureato con una tesi in paleontologia dei vertebrati e il mio articolo che presentavo riguardava una nebulosa planetaria bipolare potete immaginarvi l'irona, perchè non so se era una scusa o altro!
Cmq da allora con le riviste ho chiuso e mi pubblico tutto sul mio sito e leggo solo pubblicazioni on-line che seleziono con cura, con buona pace mia e degli editori!
