ForMa55 ha scritto:
Come ti dicevo già in precedenza un f. 20 è molto meno sensibile degli altri alla turbolenza (tolleranza di messa a fuoco enorme), per cui solo il 108 f. 15 può competere con il 127.
Per quanto riguarda la purezza dei colori sono meglio gli altri.
Non voglio fare l’uccello del malaugurio come si dice dalle nostre parti, ma tu hai già osservato dentro al 200mm f. 20?
Ti chiedo questo perché un 200mm f. 20 non è come un 127 f. 20 e te lo posso dimostrare con le simulazioni.
http://forum.astrofili.org/userpix/151_simulazione_visuale_200f20_bk7_f2_2.jpghttp://forum.astrofili.org/userpix/151_simulazione_visuale_127f20_bk7_f2_1.jpgPerò già il fatto che mi parli di superlucidatura, mi tranquillizza, però non aspettarti lo stesso contrasto del 127 f. 20 .
Per esperienza diretta qualche anno fa a uno star party in Valle D’Aosta c’erano degli astrofili con un 200 f.15 montato su una bellincioni mastodontica, ed osservando il sole, i loro commenti erano di ammirazione per l’immagine.
Per curiosità io e il mio amico Mauro Facchini dell’osservatorio di Cavezzo ci abbiamo buttato l’occhio.
Un dito di viola intorno alle macchie solare e immagine non all’altezza di un f. 15, ci siamo guardati negli occhi poi ci siamo allontanati senza fare commenti per non contrariare qualcuno dei presenti.
Ebbene il mio acro 155 f. 8,7 al confronto sembrava un apo.
Abbiamo pensato che sicuramente quell’obiettivo era nato male e che quei ragazzi molto probabilmente non avevano mai osservato dentro un rifrattore come si deve.
Di sicuro quell’obiettivo non aveva subito l’ultimo passaggio con prodotto superlucidante come il mio acro e come il tuo.
Maurizio F.
finisco ora un po' di osservazioni cialtronesche dal terrazzo col mio rifra da 102 mm. cosi tanto per rilassarmi visto che il cielo è tersissimo.
Come dice il saggio Maurizio credo che il 127 f20 esca vincente in molte situazioni, ovviamente carente sotto alcuni aspetti ed esuberante sotto altri.
Al mio progettino di tubo, nel frattempo, ho aggiunto nella sezione circolare centrale (per intenderci quella dentro le due flange di ergal), nr. 6 ventole di aspirazione radiali. In quel punto i fili sono prossimi alla piastra di declinazione e non vanno a spasso per il tubo. il fatto che poi siano poste tra le piastre e a quel punto del telescopio minimizza (od elimina) del tutto le micro vibrazioni delle ventole. Sarà opportuno prevedere opportune prese d'aria esterne (fori con relativi tappi) da aprire in fase di aspirazione e chiudere una volta raggiunto l'equilibrio termico. Ricordiamo che il carbonio - a parte le dicerie riportate - se non è del tipo Honeycomb non è vero che fatica ad acclimatarsi (perlomeno il vero carbonio costruito secondo i canoni della precisione richiesta), pero' è anche vero che un tubone di 4 mt in osservatorio durante ilgiorno accumula un delta in temperatura, tra est e int tubo, notevole, è quindi necessario provvedere ad un riequilibrio veloce.
Infine credo che la superlucidatura sia fondamentale, ma qui non ho molta esperienza, per l'alta risoluzione o la purezza dell'immagine, cosi' come diversi autori anche francesi riportano (superpoli la chiamano loro), o i fruitori degli specchi Zambuto possono tranquillamente dimostrare.
Attualmente per un riflet newton da 250 mm uso un'ottica orion, che devo dire non è un gran che (anzi non mi piace proprio), ha parecchie cose storte, presto passero' ad una Zambuto cosi' è finita la storia. Ho preso questa Orion con trattamento >Hylux (semplice trattamento al plasma dopo l'alluminatura) che fa il suo lavoro, ma non è all'altezza di quello che vado cercando.
Una domanda se posso: la cella di questo 20 cm. è realizzata in acciaio? e se si che acciaio? Se è un segreto non ditemi nulla eh.
ciao
max