1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Il primo forum di astrofili per astrofili, nato nel 2000!
Oggi è sabato 2 agosto 2025, 15:56

Menu

* Home
* Iscriviti
* La Bacheca
* F.A.Q.
* Cerca
* Login/Logout 

Login

Nome utente:
Password:

 Ho dimenticato la password

In Linea

Visitano il forum: Google [Bot] e 5 ospiti

Regolamento

regolamento

Links

*
Astrocafè

Segnala bolide
* Meteoblue.com
* Previsioni seeing
* Il Meteo.it
Help Forum
 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 778 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75 ... 78  Prossimo
Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 4 luglio 2016, 21:41 
tuvok ha scritto:
resta una domanda non risposta, quindi:
- la enke non si vede nemmeno col c11
- la enke si vede anche con il 140 APO

delle due l'una.

Buona la prima.


Top
     
 
MessaggioInviato: lunedì 4 luglio 2016, 22:39 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: martedì 21 febbraio 2006, 18:47
Messaggi: 3943
Località: Villa C. (MI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Angelo Cutolo ha scritto:
L'ho fatto apposta per esprimere il concetto e comunque non ci sono andato tanto lontano, almeno con i "vecchi" SC, assumendo 86% di riflettività del primario, 91% di riflettività del secondario e 99% di trasmissibilità della lastra, luce totale nominale 77,5% che messo a sistema con la differenza di superficie tra 11" (al netto dell'ostruzione) e 6" (assumendolo "perfetto", ovvero 100% di trasmissibilità), viene fuori che comunque l'11" ha (almeno) 2,2 volte la luce del 6"; così come avevo specificato nel mio post precedente che hai quotato (evidenziato in rosso).

Ok, partiamo con la raccolta luce, direttamente proporzionale alla superficie ottica:
- un rifrattore da 14cm ha una superficie di 153cm2
- un C11 da 28cm ha una superficie di 551cm2 (il secondario ostruisce 63cm2 che ho già sottratto)
Mi uscirebbe 3,6 volte, se ho fatto bene i conti
Per il resto mi sta bene un po' tutto, sia il rifrattore perfetto che nel caso del Tec 140 ci può anche stare avendo solo 2 superfici aria/vetro (il tripletto è spaziato in olio) che le reflettività old style, rammentando però che ottiche più moderne anche se consumer hanno trattamenti riflettenti che vanno oltre il 90%, UHTC, XLT, Hilux e dielettrici del caso (GSO RC)

_________________
*******************************
Roberto Porta - photallica v. 2.0

"Le stelle non sbagliano e non si guastano" (G. Gualini)


Top
  Profilo   WWW  
 
MessaggioInviato: martedì 5 luglio 2016, 0:02 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 14 gennaio 2016, 0:08
Messaggi: 81
Fin qui i conti di Xenoformo sono stati fatti senza l'oste.... e cioè senza considerare la vista umana. È infatti con quella che vediamo attraverso il telescopio che ne è un semplice potenziatore.

Innanzitutto il potere risolutivo dell'occhio varia tra 40" e 80" (media 60") a seconda delle condizioni osservative e delle capacità dell'osservatore. Quindi prendendo per buona l'approssimazione della formula del potere risolutivo di 12/D (calcolata alla lunghezza d'onda a cui l'occhio è più sensibile) un telescopio di 150mm (p.r. 0,8") migliorerebbe il potere risolutivo dell'occhio mediamente 80 volte. In realtà la riconoscibilità di una doppia può avvenire anche per separazioni angolari inferiori (0,5"). In tal caso, accontentandosi di intuire dall'allungamento la separazione, il potenziamento operato dal telescopio avrebbe valori ancora più alti.

Il minimo visibile dell'occhio per linee sottili su sfondo contrastato può variare invece (citazione da Ferreri) da 3" a 1" e anche meno (le prove con la mia vista hanno dato fino a circa 3,5") con un valore del minimo visibile mediamente da 20 a 60 volte più basso del potere risolutivo.

Possiamo supporre che il telescopio migliori di altrettante volte (mediamente 80) il minimo visibile di quanto migliori il potere risolutivo quindi da 0,037" a 0,016"... quindi Encke visibile... Però...

Però c'è il problema di un bordo ravvicinato al dettaglio filiforme, correttamente introdotto da Xenoformo. Dalle prove ulteriormente effettuate con un nastro nero ed un filo nero parallelo ad una distanza dal nastro pari a 10 volte lo spessore del filo (come la Encke dal bordo dell'anello A) ho trovato che il valore del mio minimo visibile raddoppia (da 3,5" a 7") ed effettivamente questo mi impedirebbe con un 152 anche perfetto di poter vedere la Encke..... Ma se io avessi avuto un minimo visibile di 1" come possibile (e anche meno) con il bordo sarebbe divenuto di 2" o meno e la visibilità della Encke tornava in gioco...

Visibilità o meno resta poi il problema di dare una spiegazione alle osservazioni fatte di bande e linee sottili nell'anello A da numerosi osservatori e che finora si è cercato di liquidare semplicisticamente come illusioni ottiche....

_________________
Rifrattore 152/760, mak 102/1400, acro 80/600, bino 10x50 usm, Spotting Scope 20-60x60
ortoscopici GO 5 mm, Fujihama 4 mm, TS 10,5 mm; Hyperion Baader 3,5 mm


Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: martedì 5 luglio 2016, 7:46 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: martedì 3 gennaio 2012, 5:56
Messaggi: 721
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Beh, io a questo punto cosa ho visto non saprei, certo illusione ottica non era.

Angelo, devi aver trovato a mio avviso degli esemplari di SC10" veramente fuori del comune per dare la paga a dei 178mm perfetti.
Come ho detto non ho mai trovato uno SC da 10" che potesse stare dietro al 140 in visuale sui pianeti, Luna compresa.
Con i newton ho esperienza solamente nel deep ma non nel planetario.
Tra i vari fattori che hai dimenticato di citare e che invece ha portato Xeno vi è il seeing che di fatto sottrae alla correzione ottica. Questo è un punto veramente importante perché può portare ottiche al limite di diffrazione o poco sopra a lavorare ben al di sotto del limite di diffrazione stesso mentre il rifrattore top rimane al di sopra. Allora se da uno strehl, supponiamo, da 0.8 ad uno da 0.9 occorre essere abbastanza esperti per notare una differenza, tra uno da 0.7 indotto dal seeing che ha abbassato la correzione di uno strumento già al limite ed uno da 0.8 che senza seeing era abbondantemente sopra il limite di diffrazione, la differenza è invece notevole.
Mauro, sei in grado per caso di quantificare di quanto il seeing può abbassare la correzione di uno strumento?

_________________
Strehl number for my Tec is engraved on the internal rim of the first diffraction ring

Osservo con:

Rifrattore TEC140 APO su T-REX e treppiede Zeiss / EQ6-R
Zeiss Silvarem 6x30, Konus Japan 10x42, Fujinon 16x70
Lunt sl35hsa
ES 18mm 82°, Baader GO 5mm, Ortho UO 4mm, Ethos SX 4,7mm 110°, Swarovski zoom 7.7-23.1mm, Vixen LVW 3,5, Meade #140 barlow lens


Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: martedì 5 luglio 2016, 9:04 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 9:11
Messaggi: 1405
Località: Veneto
franciskhan ha scritto:
Fin qui i conti di Xenoformo sono stati fatti senza l'oste.... e cioè senza considerare la vista umana. È infatti con quella che vediamo attraverso il telescopio che ne è un semplice potenziatore.


si, ma non è un problema di acutezza dell'occhio: il problema è che si sta parlando di un dettaglio non presente nel piano focale di un 150mm! Tu puoi avere anche la vista migliore di questo mondo ma non puoi vedere quello che non c'è!

franciskhan ha scritto:
Visibilità o meno resta poi il problema di dare una spiegazione alle osservazioni fatte di bande e linee sottili nell'anello A da numerosi osservatori e che finora si è cercato di liquidare semplicisticamente come illusioni ottiche....

semplicisticamente? ti consiglio la lettura del libro di Paola Bressan "Il colore della luna" oppure dai una sbirciata qui:

https://ilcoloredellaluna.wordpress.com/

http://www.univirtual.it/europeanPhD/jo ... a_luna.pdf

_________________
Osservo con:
Dobson 450/1900, Travel-Dobson 250/1000, mini-dobson 150/600 autocostruiti



Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: martedì 5 luglio 2016, 9:26 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: giovedì 10 novembre 2011, 9:25
Messaggi: 1138
Località: viterbo
Tipo di Astrofilo: Visualista
@Dob
Non ne sarei cosi sicuro,a meno che non si dica :quel dettaglio sull' anello A e' il minimo.
Se non sbaglio il minimo e' largo come la Cassini piu' o meno....io ci vedo dentro alla Cassini a 500x e non credo di confondere una linea sfuocata larga un decimo della Cassini con un dettaglio largo dieci volte di piu'.
Tutto e' possibile,anche l' ipotesi dell' illusione ottica ma allora come mai questa illusione la notiamo soltanto io,dedo e pochi altri?
Possibile che non intervenga nessun altro a dare il suo contributo di osservatore che l' abbia vista?
Forse Angelo la vede e se lo tiene per se :D

_________________
Osservo con:
Officina Stellare apo152f8,Northek DK 250 f20,Celestron c9,1/4
Astro professional 152 f6


Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: martedì 5 luglio 2016, 10:22 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: lunedì 6 luglio 2009, 19:38
Messaggi: 3766
Località: via stella Anzio
Beh Kapp nel suo ultimo disegno qualcosa ha visto.

_________________
e ho visto i raggi b balenare nel buio


Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: martedì 5 luglio 2016, 10:37 
Non connesso
Moderatore
Avatar utente

Iscritto il: giovedì 10 agosto 2006, 10:11
Messaggi: 11624
Località: Monza
Tipo di Astrofilo: Visualista
Quel che ho visto è il cosìdetto minimo di encke. Non ho mai visto niente oltre a quello.

_________________
De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 105 e 75.
Oculari: pentax xw, Nagler, Delos, takahashi tpl, zoom Svbony 3-8 e 8-20
Torretta binoculare maxbright 2 e televue binovue.


Top
  Profilo   WWW  
 
MessaggioInviato: martedì 5 luglio 2016, 10:46 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: lunedì 6 luglio 2009, 19:38
Messaggi: 3766
Località: via stella Anzio
Ma da come lo hai disegnato non è al centro della A, ma più spostato verso il bordo. Da quello che ho capito il minimo apparirebbe al centro

_________________
e ho visto i raggi b balenare nel buio


Ultima modifica di cristiano c. il martedì 5 luglio 2016, 11:25, modificato 1 volta in totale.

Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: martedì 5 luglio 2016, 11:12 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16149
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
@dedo:
No nessun SC "miracolato", nell'ordine ho osservaro (non buttato l'occhio ma osservato tramite confronto diretto fianco a fianco con detti rifrattori) un LX90 10", due LX200, un C11, tre C9,25, un newton LB 10", un coevo SW, un geoptik 10" f/5, il mio Obice e probabilmente mi son dimenticato qualcos'altro, tutti nella media chi piu chi meno, l'unica cosa veramente fuori dal comune (come ho detto piu volte) era il seeing che quando non era buono stava su antoniadi II stabile, periodo primavera-estate e quindi con delta termico ridotto e strumenti acclimatati e collimati (anche i rifrattori, accuratamente controllati con la "cesira", visto che alcuni erano "fuori").
Quindi in pratica il diametro da (quasi) tutto quello che può dare non essendoci le tipiche condizioni che "appiattiscono" le prestazioni di strumenti effettivamente "tignosi" da far performare se confrontati da un rifrattore (e ad un newton il quale è parimenti semplice, dopo che si è imparato a collimarlo), ergo i diametri inferiori (in hi-res) le hanno prese dai diametri maggiori.

Come ho detto piu volte, il bello dei rifrattori (quando in ordine e quando non di diametri veramente comparabili con la maggioranza dei riflettori*) è che danno piu facilmente tutto quello che possono senza smanettarci troppo sopra (quindi anche in condizioni non ottimali) lo sò perché ne ho anche io uno che il test-report mi da praticamente "perfetto" con strehl del 99% (anche se io questi "certificati" li giudico ben poco "autorevoli", ma questa è un'altra storia), subito dietro come semplicità di "performance" ci metto i newton, poi gli altri schemi con distanziati gli SC mass-market; però quando le condizioni sono ottimali e gli strumenti "tignosi" ben sistemati semplicemente si ristabiliscono le distanze che ci si aspetta dalla differenza di diametro.

Sempre per fare un esempio motoristico, se fai gareggiare un grezzissimo dragster con 1800 CV, contro una tecnologica Mercedes AMG da DTM con un terzo dei CV su un circuito con le curve, la vittoria della seconda è scontata (non fosse altro perché il dragster non gira :mrgreen: ), ma se metti il primo nelle migliori condizioni, ovvero li fai gareggiare in una partenza sul quarto di miglio, la AMG da DTM il dragster nemmeno lo vede; questo è quello che è successo nella mia esperienza, avendo avuto la fortuna di confrontare varia strumentazione sempre con seeing da ottimo ad eccellente ho potuto verificare le loro vere performance.




*: Questo perché ovviamente quando i rifrattori raggiungono e superano i 7 od 8 pollici, le masse in gioco creano gli stessi problemi dei rifrettori, diventando anche loro degli strumenti "tignosi".

_________________
Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


Top
  Profilo   WWW  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 778 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75 ... 78  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google [Bot] e 5 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010