URANIA ha scritto:
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Come saprete l'ingrandimento ottimale suggerito è dato dalla seguente formula: 2 ingrandimenti per ogni millimetro di apertura dell'obiettivo.
I testi sacri riportano 3, ma è applicabile solo quando il seeening è ottimo e per particolari osservazioni.
Dipende dal contrasto dell'oggetto che osservi. Un conto è guardare giove, un conto la luna, un altro conto separare doppie.
Cita:
Pertanto mi tengo sull'ingrandimento ottimale, ovvero 2x che, nel caso del W.O. 110 FLT, si equivale a 220 ingrandimenti.
Penso sia una scelta saggia, che condivido.
Cita:
Tenete presente che la lunghezza focale dello strumento è 7,7 e lavora ad f7.
Non è quindi un rifrattore che può essere "strizzato" ad elevati ingrandimenti, che poi, come è noto, in astronomia non conta traguardare il guinness degli ingrandimenti, ma conta invece la definizione dell'immagine.
Chi ne sa più di me mi correggerà, ma da quanto so in visuale il rapporto f/ non conta praticamente nulla, quel parametro è solamente fotografico. La lunghezza focale invece conta in relazione alla focale degli oculari che puoi usare per avere certi ingrandimenti (una focale più lunga consente di alzare gli ingrandimenti con oculari a focale più lunga, che "mascherano" di più le aberrazioni), ma il potere risolutivo dipende solo dall'apertura.
Per questo non mi aspetterei prestazioni così diverse da un rifrattore simile, in cui cambiano magari solo pochi millimetri di apertura e di lunghezza focale...
Cita:
Discorso a parte per le doppie strette e le variabili, ma in questo caso il W.O. 110 FLT non è indicato per svolgere questo genere di osservazione, a causa della sua limitata focale.
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A riguardo mi attendo grandi cose dal Takahashi 120 perchè lo ritengo, almeno sulla carta, il degno successore del 128!
Sinceramente continuo a pensare che, a prescindere dalla qualità intrinseca dello strumento (ovvero equiparandoli tutti, bene o male, a strumenti "perfetti"), le differenze tra l'uno e l'altro non possano essere così marcate... quello che fa uno, più o meno lo deve fare anche l'altro. E il fatto di lavorare a 240 piuttosto che a 220 ingrandimenti non stravolge l'uso dello strumento, imho.
Continuo a vederli strumenti dall'impiego estremamente simile...