1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 10 luglio 2009, 21:54 
fede67 ha scritto:
stefanovezzosi ha scritto:
Visto che il file è un qualcosa che ha elaborato il mio cervello e che i concetti ve li ho spiattellati tutti gratuitamente,


Accidenti...
non vorremmo far mancare il sostentamento ad un onorato ingegnere...
ti prego cortesemente di far pervenire la fattura per la tua gentile prestazione, così da sistemare tutti i sospesi...
non sia mai detto che in questa sede si scrocchino consulenze senza saldare il dovuto!
:D :D :D


Sai, di questi tempi con la famiglia che cresce i soldi non bastano mai... Meno male che c'è qualcuno che a fine mese mi paga...
Visto che mi sembra che si stia andando pesantemente OT e che altri post sono stati chiusi per molto meno, forse sarebbe il caso di chiudere anche questo.
E di "ritornar a vedere le stelle" (visto che fuori almeno qua è sereno)


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MessaggioInviato: sabato 11 luglio 2009, 6:53 
No, questa volta no.
Non si può finire col far chiudere un 3D interessante, ogni volta, per qualche battibecco o battutina più o meno OT.
Si rientra nei ranghi e si riprende a discutere.
Torniamo in Topic:
Vale parla di "serate medie", ed anche qui si tirano in ballo quindi troppi altri fattori soggettivi...
una serata media per uno al mare è diversa da una serata media per uno in montagna.
Si è partiti con una trattazione il più oggettiva possibile, sia quella di Xeno, che quella di Stefano, che quelle di altri.
Cerchiamo di restare nell'ambito oggettivo finchè i concetti trattati sarenno ben chiari, poi, dopo si passerà ad analizzare ed aggiungere "variabili",
altrimenti non si va avanti.
Direi, se va bene, che per ora potremmo considerare solo condizioni di seeing ottimali, anche perchè nessuno si mette a fare osservazioni in condizioni di seeing pessime, e se lo fa non c'è bisogno ne di un apo da 4" e 4.000 euro, ne di un Catadiottrico da 11" e 4000 euro, ne di un dobson da 20" e 4000 euro...
per salvare il salvabile basta ed avanza uno Scopos 66ED, da 400 euro, cinese o un acromatico da un metro, diaframmato, sempre cinese... ;)


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MessaggioInviato: sabato 11 luglio 2009, 9:24 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
Ho scritto serate medie perche' nn so ancora valutare bene il seeing con la scala di pickering.
Con quella approssimativa di antoniadi direi che era circa un II fisso, con qualche peggioramento verso il III , con case vicine e tetti sotto ai 2 lati di giove.
Giove nn era certo immobile e il disco di airy delle stelle era tutto spezzettato e tremolante.........(e il dobson sicuramente ancora un po' caldo........per quello che ho optato anche per il C9 post frigorifero).
(ma il vixenino 70corto che ho provato a 168x........o lo scopos 66 tuttofare di altri per paragone ,direi che e' pura fantasia rispetto al resto dei pretendenti) 8)

Perche' si deve chiudere anche questo (o e' quello che si vorrebbe da parte di alcuni) e insabbiare tutto,anziche' riportare le proprie osservazioni in merito?

Giove e' un banco di prova perfetto per risoluzione e contrasti........


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MessaggioInviato: sabato 11 luglio 2009, 10:01 
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Iscritto il: venerdì 6 giugno 2008, 17:46
Messaggi: 520
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Vi ripropongo un mio ragionamento e di conseguenza una domanda (credo sia pertinente, quindi sarebbe interessante avere una risposta).

Prendiamo due telescopi di identica fattura e qualità non ostruti, ad esempio un 100mm (potere risolitivo 2") e un 200mm (potere risolitivo 1"), ipottizzando i valori della risoluzione.
Se la serata offre un seeing da 1,5" , il telescopio più piccolo non si accorge di nulla perchè il suo potere di risolvere dettagli è inferiore a quello che la turbolenza permette di apprezzare. Il telescopio più grande avendo un potere risolutivo di 1" vedrà poco definiti sia i dettagli da 1" (che forse non riuscirà proprio a vedere) che quelli da 1,5". Fin qui, se ciò che ho detto è giusto, dovremmo essere daccordo.
Ma cosa succede ai dettagli da 2", usando sempre il telescopio più grande? Si vedono con la stessa definizione del 100mm o risultano anche questi meno evidenti?
Teoricamente i dettagli da 2" dovrebbero essere uguali in entrambi i telescopi. Ma allora perchè molto spesso leggo che in certe serate, ad esempio, Giove si vede come una palla gialla, mentre con un mak da 90mm si riesce a vedere qualcosa? Certo, ci sono molte più variabili in gioco, ma sono sempre entrambi strumenti ostruti (un pò meno il mak).

Se è illecito riproporre due volte la stessa domanda, i moderatori possono tranquillamente eliminare questo messaggio :D


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MessaggioInviato: sabato 11 luglio 2009, 10:11 
Ci sono state parecchie sere in cui lo Scopos 66 non era fantasia rispetto a pretendenti più blasonati...
ma ci tengo a precisare che la differenza non è mai stata causata da condizioni di seeing pessimo, bensì da condizioni degli strumenti pessime:
acclimatamento sbagliato, collimazione approssimativa, oculari "sbagliati"...
e non sono mie fantasie, ma situazioni comprovate.
Ci sono state serate in cui il mio NP101 non era in condizioni ottimali, ed il risultato è stato disastroso.
Quindi prima di inserire nel "sistema" fattori dipendenti "dall'esterno", è assolutamente necessario che i requisiti di "perfezione" dello strumento siano soddisfatti.
E questi requisiti non sono solo la buona lavorazione e la buona meccanica, ma altrettanto la corretta "preparazione" dello strumento.
Che poi si voglia dire che un rifrattore è "più facile" rispetto ad un newton o ad un catadiottrico, è un discorso...
ma dire che un rifrattore è lo strumento migliore, è un altro paio di maniche... :wink:

PS: queste ultime battute non sono ot, ma servono a puntualizzare che si deve sempre fare riferimento, in un qualsiasi "contesto comparativo", a strumenti di "pari qualità", ed in questa qualità va considerata anche la corretta "messa a punto" dello strumento.
Una Ferrari con le gomme lisce funzionerà peggio di una Panda appena uscita dal tagliando... :wink:


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MessaggioInviato: sabato 11 luglio 2009, 10:52 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
Messaggi: 4096
Tipo di Astrofilo: Visualista
fede67 ha scritto:
PS: queste ultime battute non sono ot, ma servono a puntualizzare che si deve sempre fare riferimento, in un qualsiasi "contesto comparativo", a strumenti di "pari qualità", ed in questa qualità va considerata anche la corretta "messa a punto" dello strumento.
Una Ferrari con le gomme lisce funzionerà peggio di una Panda appena uscita dal tagliando...

...soprattutto se la strada è bagnata. :wink:
Questo ragionamento mi pare molto giusto

_________________
Stefano
Binocoli: Nexus 100; Vortex Vulture 10x50; Pentax Papilio 6,5x21
Telescopi: Dobson GSO 300 deluxe; WO Zenithstar 66SD


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MessaggioInviato: sabato 11 luglio 2009, 11:40 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16961
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Non ultimo deve essere considerato il fatto che in uno strumento grosso ci si aspetta di vedere di più. E' una cosa normale.
Uso un sessantino e so che se lo tiro a 200x ho ottenuto un miracolo. Prendo un 40 cm e a 200x mi sembra di non avere ancora niente in mano
Di regola ci si aspetta di vedere in modo ottimale quando l'oggetto è ancora un po' luminoso ma non troppo il che significa che se un sessantino raggiunge questo dato, che varia da osservatore a osservatore, per esempio a 100x usando un trenta cm la stessa luce ci arriva a circa 400x. Ma se il seeing non è ottimale e il 30cm non acclimatato o scollimato ecc. ecco che l'immagine a 400x, che sarebbe quella che riteniamo ottimale per quello strumento, è brutta e impastata e ci delude mentre se lo portiamo a 100x l'immagine è troppo luminosa e altrettanto deludente.
Nel visuale purtroppo subentrano troppe variabili oggettive e soggettive per cui parlare di prove personali porta poco costrutto al discorso in quanto si tratta sempre di condizioni irripetibili.
E' altrettanto vero che la sola teoria non giustifica la resa sul campo in quanto non tiene conto di tutte le variabili ma solo di quelle riproducibili, però un po' di teoria, a mio avviso, non fa mai male in quanto permette comunque di comprendere meglio almeno alcuni dei parametri con i quali ci scontriamo abitualmente ogni notte osservativa.

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MessaggioInviato: sabato 11 luglio 2009, 11:51 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
prendo spunto dal lavoro prodotto del collega per dare un mio piccolo contributo.
Ho scalato l'intensità dell'immagine prodotta dal newton ostruito al 35% e l'ho sovrapporta a quella del rifrattore di diametro 10cm in modo da fare graficamente quello che fa il nostro occhio, il nostro cervello o semplicemente un oculare più spinto portando le immagini alla stessa luminosità di picco.
Provo a rispiegare l'immagine:
la gialla è quella in ingresso, diciamo due stelline vicine di intensità diversa.
la rossa è il risultato in uscita al rifrattore
la blu è il risultato in uscita allo strumento ostruito, scalata in modo che sia comparabile con la precedente.

A questo punto, è evidente a tutti che tralasciando per ora gli effetti della la turbolenza lo strumento di diametro doppio "vince"?
Assodato questo, si può cominciare a parlare di aggiungere altre variabili, che selezioneremo insieme e che se il collega fa la cortesia di passare il suo foglio di calcolo senza che io debba installarmi matlab (o meglio la controparte free che dovrei quindi prima imparare ad usare) potremo aggiungere una alla volta per vederne oggettivamente gli effetti.

Ammetto di essere fautore dei grossi diametri, ma probabilmente solo perché non ho ancora guardato in un buon rifrattore forse... comunque è innegabile che più luce in arrivo vuol dire più colore (si stimolano più i coni) a parità di ingrandimento e quindi di "possibilità" di vedere dettaglio, ma non vorrei essere il primo a sbagliare deviando dall'approccio che ritengo più corretto alla questione, cioè per "piccoli passi".


Allegati:
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Immagine.jpg [ 79.94 KiB | Osservato 816 volte ]

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MessaggioInviato: sabato 11 luglio 2009, 12:11 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16149
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
fede67 ha scritto:
Una Ferrari con le gomme lisce funzionerà peggio di una Panda appena uscita dal tagliando... :wink:
Una Ferrari funziona SEMPRE meglio!
scherzo :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Comunque come "consigliato" da stefanovezzosi, mi sono affidato ai vari google, wikipedia ed a qualche testo d'ottica che ho in PDF, n'zomma ho fatto i compiti :lol:
Comunque grazie al Signor Bessel ho capito + o - come "disegnare" la PSF (point spread function) di diversi strumenti a varie ostruzioni, per vedere come variano le intensità luminose nella figura di diffrazione, questo è ciò che ne è uscito, per un ipotetico strumento con ostruzione via via crescente.
Allegato:
Prova PSF.jpg
Prova PSF.jpg [ 217.52 KiB | Osservato 825 volte ]

Ho preso in esame un'ipotetico strumento di 20 cm f/10 con ostruzioni zero (un rifrattorone); 20% (assimilabile ad un newton planetario); 35% (il classico S-C) ed il 50% (tipo un R-C, che sono molto ostruiti).
Al momento, il tutto si riferisce a strumenti perfetti e nel vuoto dello spazio :wink: , stò ancora studiando per vedere se riesco ad "infilarci dentro" anche la Strehl Ratio e la riflettività/trasmissibilità totale, per simulare la lavorazione e la resa dell'alluminatura e/o il coating, così da ampliare il foglio di calcolo.
Se ne esco vivo, mi dedicherò a Kolmogrov & Co. per il seeing.

Naturalmente per un equo compenso, posso rendere disponibile il file. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: sabato 11 luglio 2009, 13:12 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 19:35
Messaggi: 530
Località: Carpi (MO)
complimenti.
prova ad inserire anche una rugosità superficiale sempre crescente, per ogni tipo di strumento, non ostruito e via via ostruito.

_________________
tripletto apo 155 f. 7 a contatto
oculari clave': 5,6,8,12,16,20,25,35,45
zoom vixen 8-24; zoom hyperion 8-24
erfle 40mm, wide scan II 30mm, leica 14mm wa
pentax xl: 21-10.5-5.2, radian 3mm
prisma di Herschel 2"
canon 550d
losmandy g 11


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