Quoto Miyro, e direi che il discorso su questo argomento, a mio avviso, si ferma a pagina uno di questa discussione, con il post n° 5 e le considerazioni scritte
Fabio, che condivido, aggiungendo qulche punto....Ma rimanendo sul 30Cm come si vedrà leggendo fino in fondo
Credo si possa patire dal fatto che possa essere constatato da tutti, un miglioramento delle prestazioni e quantità di oggetti visibili deep sky, in un telescopio
di diametro pari almeno a circa il 120% più grande di un altro.
Il che tradotto in
superficie captante vuol dire un aumento minimo per ogni step di circa il 30%.
Se quanto sopra fosse condiviso, significherebbe che la sequenza dei diametri con apprezzabili differenze visive, sarebbe più o meno:
300mm (iniziale ma già ottimale) – (360 mio personale iniziale dal 2004 e definitivo) - 400 - 500 - 600 - 750 - 900mm Questi ultimi necessariamente di focali troppo corta e con la ostruzione di un terzo specchio per estrarre un fuoco Nasmyth (come è il tele JImi da 70 o 80 cm citato nei post precedenti).
Il salto dall'80F5 al 360F5 lo feci dopo ampio studio del noto libro "The dobsonian telescope", giudicando come mio limite i pesi, le misure e la trasportabilità risultanti dal mio progetto del 360, "carriolato", e previsto per fare con la carriola due rampe di scale (come si vede in un filmato nel sito in firma a proposito della "carriolatura"), e per poterlo caricare da solo in auto o in camper, con due facili rampe autocostruite.
Credo che comunque un 300F5 possa essere considerato un buon telescopio per molti anni. In quanto nella costruzione di diametri maggiori, aumentano immediatamente le complicazioni di gestione, (uso di scalette o scale, e trasporto non più con utilitarie). Tanto più che negli “states” pare prendere piede un'alternativa di “ampliamento dei confini” che triplicherebbe “elettronicamente” il diametro di un qualunque telescopio, con l'utilizzo di una CCD, non già per fare fotografia astronomica, ma appositamente studiata per fornire in visuale il refresh digitale in tempo reale continuo, delle immagini integrate un un certo numero di secondi.
Nella descrizione delle camera che viene inserita nel focheggiatore, come un normale oculare, si scrive che le immagini (a colori) che derivano da quei tempi di integrazione, sono in grado di mostrare galassie di quindicesima magnitudine con un telescopio diametro 300mm...
Una di quelle videocamere è la seguente:
http://www.mallincam.net/xtreme.html#ed anche:
http://www.mallincam.net/ E in questo sito ci sono molti link per vedere le possibilità espresse su molti oggetti deep-sky.
Già su un vecchio interessante articolo apparso su Sky Abd Telescopes nel Febbraio 2013, L'autore Rod Mollise, sosteneva di aver osservato la testa di cavallo con grandi telescopi, ma neanche un 42” forniva all'oculare il livello di dettagli visibili con la videocamera al suo Smith Cassegrain da 11".
E comunque agli interessati vale la pena di approfondire e verificare un risultato, che sembrerebbe molto più appagabile del più antico e costoso sistema, dell'oculare intensificatore della Collins, contenente un fotomoltiplicatore , me che forniva una bruttissima visione monocroma verde.
http://www.ceoptics.com/Sistema che fra l'altro implicava di andare a vedere all'oculare, salendo ugualmente delle possibili scale o scalette, che con la video camera non sarebbero più necessarie.
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