dedo ha scritto:
Ti ho già spiegato che sono visualista, se mi fosse piaciuto fare riprese planetarie ed attrezzarmi per quelle avrei preso un c11 ed ottenuto risultati migliori. C'è poco da fare spirito, tirami fuori soltanto uno al mondo che si sia preso un rifrattore da 6" per fare riprese di Giove e Saturno.
Il motivo è che nel piano focale di quel rifrattore c'è meno dettaglio. Poi siccome quello che si vede nessuno lo può controllare allora si dice di tutto e di più.
Abbiamo un unico disegno di Dawes, alquanto discutibile non fosse altro perchè fatto dopo che la divisione era stat vista in una apertura maggiore, che dimostrerebbe che la divisione è visibile in 160 mm. Dawes l'ha vista una sola volta nella vita? M ovviamente qua ci sono be tre esempi di rifrattori di apertura ancora minore con cui è stat vista diverse volte (ma non c'è nel piano focale alla prova deo CCD). La teoria della diffrazione mostra che il profilo di intensità combinato della divisione con il bordo dell'anello è decrescente monotono (non ha minimi locali). Ci sono abbastanza teoria relative alla visione che mostrano che questo potrebbe essere un effetto del sistema visivo che produce le bande di Mach (curiosamente l'unico che non lo vede ha il rifrattore che vede la Encke).
Io dire che ci sono abbstanza elementi per ascrivere il fenomeno a processi cognitivo-visivi.
cristiano c. ha scritto:
c'è chi non vede la Encke ma non vede neanche gli artefatti
Mi sembra che alla fine si sia appurato anche la causa di quell'artefatto. Un artefatto in una immagine planetaria non prova che la Encke si veda.
dedo ha scritto:
Ecco, se l'effetto si verifica credo sia dovuto più al fatto che tra il minimo ed il piccolo picco esterno ci sia appunto la divisione
La divisione contribuisce in minima parte al minimo di Encke(*), ma c'è anche il fatto che il bordo dell'anello A confina con ilk cielo e quindi l'effetto di inibizione lateral esiste anche da quella parte e fa apparire il bordo più intenso.
Ora possiamo discutere quanto vogliamo se l'esempio portato è sufficientemente realistico. Resta però ilk fatto che le affermazioni del tipo "l'ho vista non si discute perchè quello che è visto è visto" sono ben poco affidabili in contesti nei quali il sistema visivo viene utilizzato in condizioni limite. Se io vedo un autotreno sulla strada davanti a me c'è poco da discutere ma se vedo i canali di Marte....
(*) e comunque non è che si possa dire che se il minimo di Encke ha un contributo dalla divisione allora questa viene vista perchè viene visto il minimo o un suo artefatto.