fabio_bocci ha scritto:
Quella fusione è una delle peggiori che si possano ottenere. E' piena di inclusioni, molte delle quali bianche, molto probabilmente sono cristalli di ossido di alluminio (allumina). Un pezzo di quel genere ha una resistenza minima. Poi ha una porosità che fa sì che il metallo assorba ossigeno dall'aria col passare del tempo e si indebolisca progressivamente con l'invecchiare del pezzo. Arriverà ad un punto che si potrà rompere con le mani come un biscotto. Una eventuale perizia non potrà che mostrare queste cose. E' prematuro pensarlo, ma c'è sempre la possibilità di sentire l'ordine degli ingegneri per farsi indicare un perito.
Non credo che il problema siano le inclusioni o la porosità (che tra l'altro dalle foto mi sembra non esserci), quello è alluminio colato e ha una resistenza meccanica troppo bassa per la sollecitazione a cui viene sottoposto quel pezzo che si è rotto. E' semplicemente un errore di progettazione o più plausibilmente un eccesso di risparmio da parte dei cinesi.
Tant'è che anche altre colonne di quella marca hanno lo stesso problema nello stesso punto.
Quella è una superficie di rottura "plastica", cioè molto sofferta, segno che il materiale prima ha raggiunto lo snervamento e poi ha ceduto. E un materiale che si può snervare con una sollecitazione così bassa non dovrebbe proprio essere usato, o al limite bisognerebbe adottare sezioni resistenti adeguate.
Per quanto riguarda l'aria che entra dalla "porosità" facendo diventare il pezzo come un "biscotto" mi sembra improbabile vista la presenza della verniciatura. In ogni caso se fosse quello il problema si vedrebbe una superficie di rottura molto più liscia, caratteristica di un materiale infragilito.
Insomma, l'alluminio è bello ma non andrebbe usato in quel modo, cioè su elementi sollecitati a flessione e con spigoli vivi. Quindi la prossima prendila di acciaio oppure, meglio ancora, un treppiedi di legno!
Emanuele.