Ciao Fulvio.
Le tue obiezioni mi sono un po' generiche. Puoi portarmi degli esempio un po' più consistenti? Perché temo di non seguirti per bene.
Cerco comunque di darti delle risposte, ma porta pazienza se prendo fischi per fiaschi.
fulvio mete ha scritto:
Ciao, Pilolli:
Ho seguito la interessante discussione e ho visto la tua formula.
La prima eccezione che porrei è che la suddetta determina un "rapporto di luminosità" che non è ancorato al classico dato di rapporto S/R (anche se tu dici di si, non vedo come)
Beh, non mi sembra poi così strano. La definizione del rapporto S/N la prendo dal lavoro di Moore per semplicità:
"The Signal-to-Noise (S/N) of any object in the virtual image consists of the number of photons from that object divided by the object's and sky's Poisson noises"
Con pixel più grandi, a parità del resto del setup, la quantità di fotoni che colpisce il singolo pixel è maggiore e quindi il rapporto migliora. Sto dando per scontato che la differenza di rumore di lettura non sia apocalittica tra il ccd con pixel più piccoli e quello con pixel più grandi anche se in realtà sappiamo che nella stragrande maggioranza dei casi è addirittura vero il contrario, cioè che i sensori con pixel grandi generano un rumore di lettura minore. Quindi non vedo come il rapporto SN non possa che migliorare, in generale.
Cita:
La seconda è che collega in pratica tale indice di luminosità ad un rapporto F/D che, valido in fotografia tradizionale, ha molto meno senso in imaging CCD, al punto che è stato ampiamente contestato (Vedi il lavoro di Stan Moore :
http://www.stanmooreastro.com/SamplingFratioMyth.htm )
Ecco, quel simpatico lavoro di moore è secondo me proprio concettualmente errato e non si sposa granché con quello a cui serve invece la mia "formula".
Inizio ribadendo un concetto: la mia formula serve solo a estrapolare un dato che ci fa capire quanto è "luminoso" un setup completo rispetto a un altro. Questo non vuol dire che un setup sia più adatto di un altro a uno scopo solo perché è più luminoso! In particolare, faccio l'esempio estremo: un setup per riprese deep avrà un ILSF molto più alto di un setup per fare riprese planetarie in hi-res. Questo perché le priorità nel secondo tipo di ripresa sono ben diverse da quelle che si hanno nelle riprese deep. Sempre per fare degli esempio, la mia formula ignora completamente le necessità di campionatura dell'utente. Quello è un calcolo che si deve fare l'utente per fatti suoi in base ai suoi bisogni. E così via. La mia formula ti fa capire in maniera semplice quale setup sia più luminoso una volta che le considerazioni di base sono state effettuate. A chi fa planetarie "spinte" come Diego B, per esempio, è stata comunque consigliata una Sigma 3200 perché il campionamento gli era molto più congeniale anche se andava a perdere qualcosa in raccolta luminosa.
Detto questo, torno su Moore che ha fatto un discorso secondo me senza né capo né coda. Nell'esempio che vediamo in fondo alla pagina, che è quello in cui contesta che il rapporto focale serva a qualcosa (anzi, secondo la sua prova dichiara che è proprio meglio il rapporto focale più elevato), lui ha fatto una prova a f/12,4 e un'altra a F/3,8 dello stesso soggetto e poi... ha ridimensionato la versione a F/3,8 per portarla alla stessa scala di quella da 12,4.
Ma che idea è? I pixel non vanno normalizzati, vanno tenuti come sono in ripresa, nella condizione reale! Riprendere a F/12,4 e a F/4 scarso (con lo stesso strumento) ha due utilizzi completamente diversi. Se tu prendi una ripresa e le fai un upscale per portarla in confronto a una nativa a quella risoluzione, come puoi sperare di avere un risultato superiore? L'informazione non la si inventa. Se viene "distrutta" in fase di ripresa, poi non puoi sperare di ricrearla.
Ed è per questo che:
Cita:
Ti posso assicurare già da ora che non è così: il rapporto S/R che ottengo col C14 in applicazioni critiche è nettamente superiore a quello del C8 (ed ovviamente degli altri strumenti di minor diametro, anche se con un rapporto F/D più basso).
Dipende da qual è la criticità. Per il perché, ti rimando alla intro che ho fatto all'inizio.
Cita:
Tutto ciò ovviamente volendo trascurare il delicatissimo e importante fattore del campionamento.
Ribadisco: e no, non lo devi trascurare perché quello è un aspetto che non ha nulla a che vedere con la formula. Le criticità vanno considerate a parte.
Spero di esser stato chiaro e, soprattutto, di aver capito cosa intendevi. Però se mi fai un esempio è sicuramente meglio.
