Tempo di vacanze... tempo di riesumare questo thread con un altro schema ottico. La scelta è: rifrattore!
Comincio con un doppietto acromatico tipo Frauhofer (non spaziato). Il file si chiama "doublet1" (fra quelli a corredo di ATMOS).
Per il momento vediamo solo in luce verde (poi ci sarebbero delle interessanti considerazioni sulla aberrazione cromatica e sferocromatica da fare nel confronto con gli APO, ma questa è un'altra cosa che porta eventualmente un contributo alla famosa questione dei tubi lungji poco sensibili al seeing - vedremo se cogliere l'occasione per trattare anche questo).
Il doppietto è un 10 cm F/15. Ecco gli spot diagram nel caso nominale perfettamente collimato. Il campo di 1.2° (0.6° per parte) corrisponde a 30 mm di diametro. Come si vede la correzione della aberrazione sferica al centro del campo è ottima (a progetto, a prescindere dagli sulle realizzati superfici lavorate). A bordo campo l'ottica è ancora nei limiti di diffrazione (in luce verde). Il cerchio bianco, rappresenta infatti il disco di Airy.
http://i50.tinypic.com/25zp7cg.jpgOra facciamo una cosa molto cattiva: incliniamo il doppietto di 0.6°. Questo errore di montaggio è enorme: corrisponde ad avere il bordo superiore del doppietto 1 mm più avanti di quello inferiore.
Rifacciamo i calcoli e, sorpresa sorpresa (ma non troppo), ecco cosa ne esce:
http://i46.tinypic.com/15zjn88.jpgNotiamo che il punto in cui l'immagine sarebbe perfetta (lo sweet spot) si è spostato al bordo del campo, cioè 0.6° in alto. In altre parole il punto di perfetta collimazione si sposta nel campo tanto quanto è la inclinazione del doppietto!
Questo significa che se il doppietto fosse inclinato di 0.1 mm, lo sweet spot si sposterebbe di 0.06°, abbastanza per essere prossimo al centro del campo di qualsiasi oculare. In ogni caso, essendo il campo corretto molto ampio, tutto il campo oculare sarebbe diffraction limited.
E' interessante osservare che si poteva giungere a questa conclusione anche con un ragionamento più semplice che inoltre spiega il perché di quello che succede con i calcoli di ATMOS.
Partiamo dallo schema "a" in figura e facciamo le seguenti considerazioni:
- un doppietto incollato è un corpo unico, che si può quindi spsotare e ruotare come un tutt'uno.
- l'oculare o il CCD (nella figura il CCD) sono un secondo corpo che anche esso si può spostare e ruotare.
- la collimazione consiste nel far coincidere gli assi del CCD e del doppietto. A questo scopo l'unica cosa che conta è
la posizione relativa , cioè lo spsotamento laterale del CCD rispetto all'asse del doppietto e l'eventuale inclinazione del piano del CCD rispetto al piano focale.
Negli schemi b e c si vede come lo stesso effetto possa essere prodotti sia inclinando il doppietto, sia spostando e inclinando il CCD. La differenza bra b e c è che il telescopio sta puntando in una direzione diversa, ma le posizioni relative doppietto-ccd sono le stesse (*).
Dunque per collimare il telescopio ci sono solo due cose da regolare: l'inclinazione del doppietto (più facile di spostare lateralmente il CCD) e il parallelismo fra CCD e piano focale. Vedremo questo secondo aspetto più tardi. Vediamo intanto il primo.
Dallo schema, è abbastanza evidente che l'inclinazione del doppietto comporta un'equivalente spostamento laterale dello sweet spot, che è il punto in cui l'asse del doppietto incontra il ccd. Ecco spiegato l'arcano.
http://i47.tinypic.com/j5841c.jpgDunque, tutto sommato, un rifrattore tipo Frauhofer è molto tollerante rispetto a errori di posizione del doppietto, e la collimazione si ottiene agendo sulle viti (se ci sono) che consentono di inclinare la cella.
(*) Colgo l'occasione per rigettare una obiezione che mi è stata fatta a proposito degli SC. E' stato detto che i calcoli proposti non sono corretti perchè presumono di poter inclinare la lastra, che non è collimabile. Non è così: la lastra è solidale agli altri elementi e tutto il telescopio viene rotato come negli esempi a e b di questa figura qua sopra.