1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: domenica 31 gennaio 2010, 14:58 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
Messaggi: 4103
Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Tizianobkk ha scritto:
Nondimeno mi piacerebbe un giorno avere la possibilita' di attaccarci la mia Lumenera, ve lo immaginate Giove a 17m di focale con un tele F/17?
Io mi accontenterò di provare con l'80 cm del Celado, :lol: in arrivo finalmente tra pochi giorni. Su Giove dovrò accontentarmi di 10 metri altrimenti non sta nel sensore, mentre per Marte, se faccio in tempo, forse si può tirare fino a 20.
Vorrei tanto sapere perché quelli del pic du midi non hanno fatto anche i colori! :evil:


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MessaggioInviato: domenica 31 gennaio 2010, 18:16 
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Iscritto il: giovedì 16 ottobre 2008, 12:43
Messaggi: 73
Località: cuneo
Tipo di Astrofilo: Visualista
king ha scritto:
E poi...

Allegato:
SaintBarth30Pollici.jpg


Allegato:
SaintBarthmembro30Pollici.jpg


:lol: :lol: :lol:

Cieli sereni !

Alessandro Re


Hei!quella è la foto di un mio amico!!il tele è un 75.5 cm e 3200 di focale!!quando ho visto m13 li dentro volevo buttare via il mio c11!!!non vi dico m51...
http://www.astrofilibisalta.it

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l'astronomia è come la musica,è infinita
RP astro Phoenix 400.
nagler 25mm
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MessaggioInviato: domenica 31 gennaio 2010, 19:25 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9631
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
fulvio mete ha scritto:

...ho un dubbio:
Come fa a spostarlo, a puntare, ed a guardarci a 5 metri da terra , dato che mi sembra sia un Newton?



Ciao Fulvio,
come faccia a spostarlo non saprei dirti; mi ha scritto che è ancora in fase di testing.
In questo lo aiuta Luigi Ferioli, l'autore di "Appunti di ottica astronomica", il
libro pubblicato nel 1987 con l'autorevole prefazione di Vasco Ronchi!
Per quanto riguarda invece l'accesso al fuoco Newton mi ha riferito che al momento utilizza
una scala (si fa per dire!) di 13 quintali (!) di peso, la stessa che usava per il 600 F= 4000.
Mi ha confessato però che questa scala al momento per il Big Telescope non risulta
sufficiente, soprattutto quando punta verso le aree del cielo prossime allo zenith! :shock:
Certo che manovrarlo quel gigante non deve essere per nulla semplice.
Cari saluti,

Danilo Pivato

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MessaggioInviato: domenica 31 gennaio 2010, 19:35 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9631
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
dob ha scritto:
Domanda. Ma non è che questo dipenda dalla (insufficiente) correzione ottica di questi giganti (nati per fare foto o spettri e non per l'osservazione visuale) ?
Infatti secondo questo articolo di Zen:

http://lnx.costruzioniottichezen.com/jo ... metria.pdf

(pag 16-17) la correzione del 4 m di Kitt Peak è solo di 4-6 lambda e quindi insufficiente a dare un immagine nitida all'osservazione visuale.
Qualcuno ne sa qualcosa di più ? Chi conosce la correzione ottica in strumenti professionali oltre il metro ?



Non ho visto l'articolo di Zen, ma non penso che negli specchi professionali si giunga ad una simile approssimazione di lavorazione; non avrebbe senso.
Una cosa però posso farla. Se trovo l'articolo a cui accennavo il mio riferimento, potrei sempre farne un riassunto. Fra l'altro veniva spiegato il comportamento del fascio luminoso proveniente dalla riflessione di un grande specchio e come il seeing influiva sulla resa dell'mmagine.
Il problema ora sarà trovarlo... quest'articolo! :D
Cari saluti,

Danilo Pivato

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MessaggioInviato: lunedì 1 febbraio 2010, 11:00 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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roberto_coleschi ha scritto:
Quello che ho letto riguardo al telescopio VISTA (Visible and Infrared Telescope for Astronomy) è che il suo specchio primario da 4,1 mt ha una levigatezza supeficiale che si discosta al massimo di pochi millesimi di millimetro dalla forma teorica.

Se vero, sarebbe uno strumento ben poco corretto, considerando che il λ tipicamente utilizzato per le misurazioni sul fronte d'onda è di 0,546 μm, ipotizzando che i "pochi millesimi di millimetro dalla forma teorica" siano 2 μm, vorrebbe dire che ha una correzione superficiale di circa 4λ (non λ/4 :wink: ), se misurato sul fronte d'onda sarebbe 8λ, il doppio.

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: lunedì 1 febbraio 2010, 13:55 
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Iscritto il: lunedì 23 aprile 2007, 23:13
Messaggi: 3274
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Angelo Cutolo ha scritto:
roberto_coleschi ha scritto:
Quello che ho letto riguardo al telescopio VISTA (Visible and Infrared Telescope for Astronomy) è che il suo specchio primario da 4,1 mt ha una levigatezza supeficiale che si discosta al massimo di pochi millesimi di millimetro dalla forma teorica.

Se vero, sarebbe uno strumento ben poco corretto, considerando che il λ tipicamente utilizzato per le misurazioni sul fronte d'onda è di 0,546 μm, ipotizzando che i "pochi millesimi di millimetro dalla forma teorica" siano 2 μm, vorrebbe dire che ha una correzione superficiale di circa 4λ (non λ/4 :wink: ), se misurato sul fronte d'onda sarebbe 8λ, il doppio.


I tuoi calcoli sono corretti, ma dovrebbero tenere conto della differenza che esiste tra la difficoltà di lavorare una singola massa vetrosa del diametro di 410 cm a quelle tolleranze ottiche (ad una focale di...410cm.. :shock: ), e la possibilità di lavorare in maniera più accurata specchi più piccoli (mi sembra che lo specchio del telescopio Vista sia un singolo blocco). http://www.eso.org/public/astronomy/tel ... irror.html

Nonostante il divario tecnologico sicuramente favorevole ai progettisti e ai costruttori dei moderni specchi professionali, è evidente che se non si raggiungono tolleranze ottiche superiori a quelle dichiarate, probabilmente è perchè ai fini scientifici ciò non è necessario. Infatti, l'acquisizione delle immagini di quel tipo di telescopio, è soltanto una parte del successivo processo di elaborazione ed utilizzazione dei dati, che poi consentono di ottenere il risultato finale, che quasi mai è esteticamente importante, ma ha una valenza scientifica enorme. Ma nel caso del telescopio Vista, le prime immagini sono anche straordinariamente belle.... :D ..

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MessaggioInviato: lunedì 1 febbraio 2010, 15:31 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
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Cita:
I tuoi calcoli sono corretti, ma dovrebbero tenere conto della differenza che esiste tra la difficoltà di lavorare una singola massa vetrosa del diametro di 410 cm a quelle tolleranze ottiche (ad una focale di...410cm.. ), e la possibilità di lavorare in maniera più accurata specchi più piccoli (mi sembra che lo specchio del telescopio Vista sia un singolo blocco). http://www.eso.org/public/astronomy/tel ... irror.html


Io aggiungerei anche che:
1- si tratta di uno strumento ad ottica adattiva, con attuatori nella cella che deformano la massa vetrosa e quindi la figura dello specchio in funzione del fronte d'onda registrato in ingresso.
2-E' un'ottica progettata essenzialmente per l'infrarosso, dove le tolleranza sono meno strette.

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Fulvio Mete
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MessaggioInviato: lunedì 1 febbraio 2010, 16:03 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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Spiegazione chiara grazie a tutti e due, ora penso anche di capire perché questi strumenti "professionali" (questi almeno lo sono veramente, a differenza dei seben :mrgreen: ) se utilizzati in visuale (ammesso sia possibile) non hanno una gran resa, sono tutti ottimizzati per gli strumenti (sensori) per cui sono progettati.

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MessaggioInviato: lunedì 1 febbraio 2010, 17:26 
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Quindi sarebbe confermata la correzione ottica di questi giganti : qualche lambda !
Insufficiente quindi a fornire immagini nitide in visuale , d'altronde, come detto, sono progettati per altri scopi e per altre lunghezze d'onda.
A questo punto mi chiederei qual è (o quali sono) il maggior diametro del mondo corretto entro i famosi lambda/4 .......
per es. mi sentirei di dire che i maggiori rifrattori del secolo scorso, essendo nati per il visuale, ( es. l'83 cm di Meudon ) sono in tolleranza ottica...
E per quanto riguarda i riflettori ? Qualcuno ha dati certi ?

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MessaggioInviato: lunedì 1 febbraio 2010, 17:39 
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Voglio solo ricordare che la levigatezza superficiale e l'accuratezza di lavorazione di una superficie rilettente se si misurano in lambda si deve usare quella della radiazione che si impiegherà per il funzionamento. Quindi bisogna vedere la lunghezza d'onda nell'infrarosso per cui saranno impiegati. Non per nulla le parabole che riflettono le onde radar di alcune decine di centimetri non sono neppure lisce ma sono forate, tanto per la lunghezza l'onda che si impiega sono lavorate appunto a -faccio per dire- 1/10 lambda.

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