Daniela Bigatti ha scritto:
Massimo ma io non posso spiegarti quello che non so, e che addirittura non sanno gli stessi stimati costruttori come puoi ben vedere.... La fisica delle superfici e' complessa (e peraltro non ne so quasi niente), sta di fatto che e' intuitivo che avere dei coatings molto complicati e sofisticati dovra' pur andare a discapito di qualcosa... e le proprieta' fisiche sono le prime che vengono compromesse, tanto un telescopio non deve lavorare in ambiente acido o corrosivo, con umidita sopra 90%, polveroso, con temperature sopra i 50C, ecc ecc ecc......... Che poi alla fine io vedo che anche chi il fisico delle superfici lo fa di lavoro, alla fine come i cuochi vanno qualche settimana dal genio a imparare la "ricetta", poi tornano e lo insegnano ai colleghi. "Ci vuole un po' di oro, se no non aderisce..." "Si ok ma quanto?" "Be' dipende dai parametri ambientali..." "e io come lo calcolo?" "...." Naturalmente dopo alcuni pasticci, imparano; ma anche dopo che hanno imparato, c'e' sempre quella volta in cui interviene l'imprevisto e si deve buttare il lavoro. Su una lastra correttrice magari non diventa evidente finche non si pulisce! Oppure e' questo il progetto che non e' fatto per essere pulito cosi', secondo te tutte queste cose sono documentate? Neanche lo SPACE SHUTTLE e' perfettamente documentato!!! Ti diro' di piu', Celestron purtroppo ha avuto a un certo punto un disastro, una alluvione o inondazione che fra le altre cose ha distrutto l'archivio, quindi, io ho i miei dubbi che anche i dipendenti o ex dipendenti celestron che si occupavano del coating sarebbero in grado di aiutarci. Se non hai mai rovinato niente sei stato fortunato, anche io sono stata fortunata e non ho mai rovinato niente ma ho pulito il meno possibile. I metodi per pulire con una certa tranquillita' sono la neve di CO2 e le soluzioni di polimeri. (Ovviamente salvo controindicazioni). I metodi casalinghi, ho gia' detto come la penso. Tu domandi cosa si faceva prima dei trattamenti AR: facile, non si facevano S-C, che erano telescopi per esclusivo uso professionale, quindi all'universita' presumo che i coatings magari anche non tanto sofisticati ma li avranno gia' saputo fare. La stella orribilmente deformata non dimenticare che e' a bordo campo (altra buona ragione per pensare che sia il coating e non una scollimazione strana). Naturalmente presumo che fosse all'incirca a simmetria radiale e che solo le stelle ai bordi fossero pesantemente deformate man mano che ci si allontana dall'asse ottico, mentre quelle al centro non erano troppo malfatte, Darkstar puoi confermare se e' cosi'? Non e' un terno al lotto pulire le ottiche ma e' il contrario di giocare al lotto, cioe' nella maggior parte dei casi non succede nulla e spendi solo il costo del flacone di liquido avendo in cambio uno strumento piu' bello da vedersi (ma solitamente con le stesse prestazioni.... deve essere proprio lercio perche' si noti la differenza all'oculare), ma in rari casi puoi avere una perdita anche consistente. Di cui purtroppo (e Darkstar e' stato fortunato) si fa carico il povero utente che si ritrova un telescopio inutilizzabile e deve farlo riparare o sostituire a sue spese.
Esatto, la situazione peggiorava notevolmente al bordo e quella "immane" deformazione diventava sempre più evidente.