kappotto ha scritto:
Io ho usato per qualche mese il seestar s30 e, dopo attenta analisi degli sforzi e dei risultati prodotti, son giunto ad una conclusione.
Il seestar s30 non è un telescopio, ma è un piccolo osservatorio portatile che si usa con la semplicità di una lavatrice, di quelle vecchie, che avevano solo una manopola.
Detto questo, a mio parere non ero io a far le foto ma lui, il coso, il seestar. Anzi, erano i tipi della zwo, che si sono inventati un modo per far foto in giro per il mondo ed esser pure pagati.
In sostanza, è come se avessero affittato un mio spazio a casa mia per fare delle foto, in cui io decido gli oggetti da fotografare. O meglio, ci siamo messi d'accordo che io gli dico cosa fotografare e loro lo fanno, come se fossero foto remote fatte dal balcone di casa.
Questa consapevolezza della mia inutilità nel processo fotografico mi ha portato a pensare che forse, non essendo io utile a far niente nell'azione del seestar e non essendo appassionato di foto astronomiche, avrei potuto rivendere l'oggetto a qualcuno più appassionato di me, come ho fatto.
mah.. io ti vedo molto più visualista KAP.
Non mi stupisce il fatto che tu lo abbia rivenduto onestamente.
Tu pensa questi cinesi che riprendono da casa tua... che scelta  

 - Con tutto il rispetto, ma il cielo di Monza è quello che è 

(bhe ma effettivamente li paghi per farlo..)
Io continuo a pensare che se avessi avuto da ragazzino un "gioco" del genere sarei impazzito dalla gioia.
(ma anche da vecchio devo dire che mi ha emozionato)