Il visuale planetario è un rito: occorre uno strumento a lenti non ostruito, col fuoco posteriore, si deve stare seduti comodi, non si può e non si deve muovere il telescopio a mano altrimenti distogli la tua attenzione dall'oggetto che osservi, e soprattutto si devono utilizzare oculari monocentrici a basso numero di lenti per massimizzare il contrasto e minimizzare la luce diffusa come gli OR.
In un certo senso capisco il Diglit, pur non condividendo alcuni sui toni, alle volte troppo drastici.
Anche io nel mio piccolo ho apprezzato la nitidezza del piccolo apo-cinese-da-sfigato in confronto al dobson dei poveracci che non si possono permettere nemmeno una montatura, vero?

Perchè alla fine è questo ciò che si pensa di noi
Ma IMVHO il bilancio finale di un'osservazione planetaria è dato dal mix di
quanto vedo e da
come vedo. Il quanto dipende molto dal diametro, il come dipende dallo schema ottico, dalla lavorazione, e dall'ostruzione (se parliamo di riflettori).
Col 100ED vedo sicuramente
meglio del Dobson, ma anche nella peggiore delle serata, la quantità di dettagli visibili nel 20cm è sempre e inesorabilmente maggiore nel Dob, con rese cromatiche superiori (colori più saturi, come giustamente si puntualizzava).
Si, è da 1 anno che sto apprezzando la "finezza" di osservare attraverso un buon rifrattore, ma essendo una persona molto pragmatica, devo anche ammettere che la nitidezza della visione lascia un po' il tempo che trova a favore della quantità dei dettagli visibili.
Nell'8" emergono più dettagli che nel 100ED. PUNTO

Avrei potuto vederli meglio? Pazienza, purtroppo non è nelle mie possibilità permettermi un APO da 20cm!
Come mi ricordava un noto Forumista via MSN

, nelle osservazioni deep (ma qua andiamo OT) il confine tra un APO da 10cm e un newton da 20 è drastico: significa vedere delle deboli galassie nel newton e non vederle nel rifrattore!
C'è poco da fare: IMVHO non c'è sostituto all'apertura che regga in visuale.
Non dimentichiamoci dei costi perchè qua mi sembra che si parli di apo di 20-30cm come se nulla fosse. Un AP-155 con una montatura degna del suo calibro costa almeno 30.000 euro. E la trasportabilità dove la mettiamo? Una bestia del genere deve essere montata in postazione fissa, in un sito ovviamente favorevole.
L'astrofilo itinerante -come penso un po' tutti noi- non può andare in trasferta col Ducato 2.8 JTD e arrivare nel primo pomeriggio sul sito per montare tutto.
E' inevitabile che il "comune mortale" debba scendere a compromessi con schemi ottici e soluzioni alternative, da qui l'enorme diffusione di telescopi a schema Cassegrain , vantaggiosi come costi, prestazioni, trasportabilità, sensibilità alla collimazione e tutto il resto...
E sta certo che quell'astrofili si divertirà sia sul deep che sul planetario. Avrebbe potuto vedere meglio quel WOS su Giove? Pazienza, avrebbe dovuto spendere N volte di più per uno strumento decisamente più specialistico.
Basta.
