fabio_bocci ha scritto:
Proprio ieri guardavo alcuni Plossl della Meade per vedere se fosse possibile mettere un crocifilo. I Plossl hanno un piano, prossimo alla prima lente anteriore, in cui mettono a fuoco.
I Plossl, come in genere tutti gli ortoscopici (Abbe e Kellner, forse anche i reversed Kellner), hanno un "piano focale" veramente piano (per esempio gli Hyperion ce l'hanno curvo, ma di questo ne avevamo parlato in qualche altro post che non ricordo) e quindi tutto il crocifilo (o un vetro inciso) viene ad essere interamente a fuoco (diversamente bisognerebbe farlo della stessa curvatura della caustica).
fabio_bocci ha scritto:
In quella zona ho notato che c'è sempre un piccolo restringimento per delimitare il campo apparente, in maniera che il bordo del campo sia delimitato da un bordo netto.
Quel restringimento si chiama tecnicamente "diaframma di campo" che, oltre a permettere un campo dal bordo netto, permette da escludere dalla visuale dell'occhio le tipiche aberrazioni che TUTTI gli oculari hanno ai limiti del loro campo visivo.
Le varie geometrie degli oculari hanno un campo apparente (AFoV) abbastanza predefinito (circa 45 per gli Abbe, 50 i Plossl, 70 gli Erfle, ecc.) ma per il costruttore è possibile "giocare" un po' con i tipi di vetro (BK4, BK7, ecc. ... vedi un "diagramma di Abbe"), un po' con piccole variazioni della geometria dell'oculare (curvature, spessori e distanze) e delle dimensioni del diaframma di campo per cercare di forzare un po' al rialzo il campo apparente offrendo quindi un prodotto migliore, almeno sulla carta.
fabio_bocci ha scritto:
Ho fatto molte prove comparative per il campo apparente degli oculari, semplicemente accostandoli all'occhio e puntandoli verso un muro bianco. Con un oculare su un occhio ed un altro oculare sull'altro è facile capire quale abbia il campo più grande o se i campi siano effettivamente eguali. Si capisce che non è una misura assoluta ma comparativa. C'è chi confronta il campo illuminato con la distanza che si deve porre un CD dalla parte dell'altro occhio per avere lo stesso campo, ma non si riesce a valutare i campi ampi, solo quelli molto stretti. Debbo dire che sinora le cose tornavano sempre abbastanza bene, a parte il caso del Meade QX. Nel senso che ad es. il Meade SWA 40mm che dichiara un campo di 70° ha effettivamente un cerchio illuminato appena, ma di molto poco, più grande di quello degli Hyperion che dichiarano 68°.
Tutti questi semplici test comparativi sono facili da eseguire, però, per poter fare ricerca sulla tecnologia degli oculari bisognerebbe fare dei test assoluti, e ce ne sono diversi, anche semplici da realizzare, come visualizzare una cordella metrica a distanza nota (in questo caso il fuoco non può essere all'infinito) ma quello che preferisco è misurare il tempo di transito (all'interno dell'oculare) di una stella che si trovi sull'equatore galattico (o correggere con il coseno della sua latitudine galattica) e passante per il centro dell'oculare ... e farlo su tutti gli oculari ... un lavorone ...
Ormai, dopo gli studi di Abbe (da cui il noto diagramma) sull'ottica, quelli di Schott sulla chimica del vetro e dopo l'avvento dei computer, gli oculari non si progettano più in laboratorio ma direttamente sul PC ...
... però non capisco perché io descriva (

) tutto questo a te ... penso che queste cose tu le conosca benissimo ...
