Ciao Fulvio
Temo ci sia stato un equivoco. L’oggetto del mio intervento in questo thread, non è il confronto tra la realizzazione di Groski e il PST, ma la segnalazione, a chi mi pareva non potesse permettersi un PST, che esisteva una soluzione molto economica per osservare il sole in H-alpha, basata non su costosi e pregiati filtri etalon, ma di ben più economici filtrini da 25 mm. L’oggetto del thread è dunque un sistema per h-alpha del costo di meno di 200 euro, in confronto al più economico PST commerciale che costa, in Italia, circa 750 euro.
La mia banale osservazione sulla qualità di questo sistema economico (l’ipotesi che visivamente non fosse inferiore al PST) era un osservazione di contorno, motivata dal fatto che nell’applicazione di Groski si utilizza un obiettivo acromatico da 60 mm, in confronto all’obiettivamente piccola lente da 40 mm del PST. Inoltre, ho visto in rete (solarchat) delle immagini ottenute con questi filtrini in applicazione ad un obiettivo da 100 mm, che erano veramente eccellenti , non certo di qualità pari a quelle permesse da un etalon, ma certamente superiori a tutte quelle viste in rete realizzate con PST, al punto che non era fantascientifico pensare che se “tanto mi da tanto” con un 100 mm, si potevano comunque avere eccellenti immagini anche con un 60 mm. Ovviamente mi ero promesso anch’io di testare il mio telescopio in fotografia, ma qui è sempre nuvoloso.
Purtroppo non ho al momento il link di Solarchat (poiché sta in un altro computer), ma appena lo recupero lo segnalerò.
Queste sono le motivazione per la mia ipotesi. In ogni caso, anche se questa fosse sbagliata (è una “ipotesi” e quindi ci sta che un’ipotesi possa essere sbagliata), resta l’oggetto dell’intervento: è possibile vedere il sole in h-alpha con 200 euro.
fulvio mete ha scritto:
Cita:
se non ti spaventa l'autocostruzione, guarda qua
http://www.considine.net/dgroski/halpha/ te la cavi con meno di 200 euro, compresi i 20 necessari per un binocolo da 50 mm di cui dovrai cannibalizzare le lenti.
La qualità non sarà inferiore al PST
Sinceramente dubito molto che il sistema di Grosky abbia una resa pari al PST, fino a che non me lo si dimostri visualmente o con immagini, sono quindi perfettamente d'accordo con Fabio.
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Fulvio, una piccola precisazione (probabilmente un tuo piccolo errore di scrittura): inclinando i due filtri non si ottiene alcuna riduzione della banda. La banda resta praticamente costante al variare dell'angolo, e comunque non è per il restringimento della larghezza di banda che si inclinano i filtri. I filtri (così come gli etalon) si inclinano per traslare la cuva di trasmissione intorno all'h-alpha e sintonizzazre così il filtro.
fulvio mete ha scritto:
Cita:
Beh a quanto ho capito sarebbe una specie di sistema double stack con due filtri da 1,2A, il che potrebbe far venire un equivalente di 0,8A.
La mia domanda è se questi due filtri sono etalon (immagino di si visto la banda passante così stretta) e se attualmente c'è qualcuno che li produce.
L'altra cosa che non mi è chiara è come ha ottenuto l'ERF.
Il restringimento della banda passante avviene attraverso l'inclinazione dei due filtri, come nel Cromixsun di Lugli.Questi non hanno nulla a che vedere con l'etalon, che è una costruzione ottica infinitamente più complessa e difficile da realizzare, che funziona per il principio di interferenza.
L'ERF non è altro che un filtro di prima selezione, che esclude IR ed UV ;per l'Ha potrebbe anche essere usato un filtro rosso scuro in combinazione con un IR-UV cut.
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Ciao Robb, scusami per il ritardo della risposta, ma ero via.
Sì, hai capito benissimo. I due filtri funzionano proprio in Double-Stack, sulla base del principio che mettendo in serie due filtri ottici con banda leggermente sfalsata si riduce la banda passante. Il principio è lo stesso che si applica mettendo due etalon in serie.
Riguardo alla tua seconda domanda, questi filtri non sono etalon. Come ti ha giustamente scritto Fulvio, gli etalon funzionano grazie all'interferenza generatasi tra due lamine di vetro di planeità elevatissima. I filtrini da me segnalati sono invece lamine singole e funzionano sulla base dello stesso identico principio, solo che, in questo caso, l’interferenza non avviene tra due lamine, ma tra gli strati di ossidi metallici depositati sotto vuoto sulle facce della singola lamina. E’ certamente complesso fare gli etalon, ma non deve essere molto semplice fare questi filtri, infatti la Omega Optical è una delle poche ditte ad essere riuscita a ridurre la banda passante dei filtri h-alpha notoriamente disponibili (per es. 7 nm nel caso del Baader più stretto) portandola ad un valore di circa 0.1 nm.
Riepilogando, il sistema di filtri è costituito da un filtro rosso davanti all’obiettivo e da due gruppi di filtri. Il primo è doppio ed è costituito da un filtro anti IR-UV montato insieme ad un filtro h-alpha da 0.1 nm e il secondo da un filtro singolo da 0.1 nm.
Il sistema funziona poiché si è in grado di spostare le bande dei due filtrini da 0.1 nm attraverso la loro inclinazione (esattamente come avviene per gli etalon). Così facendo si sintonizza la banda risultante sull’h-alpha.
Da quanto ti ho scritto hai anche avuto risposta anche in merito all’erf, che è dunque disposto in due unità, una davanti all’obiettivo e l’altra davanti al primo dei due filtrini che si incontrano allontanandosi dall’obiettivo (questi due filtri sono montati insieme, purtroppo parallelamente e questo è l’unico appunto che mi sento fare al sistema, dal momento che ci sono riflessi che sarebbe stato meglio non avere, ma per quello che costa il tutto, già è un miracolo vedere le protuberanze).
Allego le curve dei due filtrini, con annotato l’angolo a cui sono state ottenute.
Finisco sconsigliando l’acquisto di questi filtri a chi non ha manualità e/o può permettersi uno strumento di maggiori dimensioni e ha veramente interesse per l’osservazione solare. Questi filtri sono adattissimi per chi non ha molto denaro e vuole comunque vedere il sole in h-alpha, e per applicazioni didattiche dove il docente può unire l’utile al dilettevole, visto che per la costruzione del modello di Goski è necessaria anche molta manualità, utile nella didattica. Non è un caso che questa è una delle applicazioni per cui Groski si adopera.
Molte grazie per il tuo interesse.
Robb ha scritto:
Beh a quanto ho capito sarebbe una specie di sistema double stack con due filtri da 1,2A, il che potrebbe far venire un equivalente di 0,8A.
La mia domanda è se questi due filtri sono etalon (immagino di si visto la banda passante così stretta) e se attualmente c'è qualcuno che li produce.
L'altra cosa che non mi è chiara è come ha ottenuto l'ERF.