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Autore Messaggio
MessaggioInviato: domenica 4 maggio 2014, 11:44 
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Iscritto il: giovedì 27 dicembre 2012, 20:59
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Grazie mille Andrea!:)
Si, sembra un trattato di ottica più che una spiegazione sulla collimazine, ma ho dato una lettura veloce e direi che i principi di base li avevo giá più o meno assimilati.
Comunque quello che c'è scritto sul manualetto del Celestron non è altro che un riassunto molto striminzito di ciò che hai postato e io ho cercato sempre di attenermi a quello.
L'unica cosa di cui ancora non sono convinto è questa: a un certo punto sul manuale c'è scritto che per vedere se la collimazione dello specchio primario è a posto, bisogna provare a mettersi frontalmente al tubo ad almeno 3 metri di distanza da esso e guardarvi all'interno: in poche parle dice che se lo specchio secondario viene occulato dal riflesso sullo specchio primario, allora lo strumento è ben collimato. Io ho provato a verificare quanto sopra ma non riesco a percepire un cerchio perfetto inscritto nello specchio primario. In poche parole lo specchio secondario viene si coperto, ma non è ancora un cerchio perfetto perché risulta leggermente schiacciato. Ho provato in mille modi a regolare la cosa, ma non c'è verso perchè quando faccio l'altra prova, ovvero quella relativa all'osservazione del fuocheggiatore senza oculare inserito, vedo tutto perfettamente allineato: le tre aste di sostegno esattamente a 120°, lunghe uguali e con il mio occhio riflesso al centro dello specchio secondario perfettamente baricentrico rispetto all'immagine, ovviamente con la presenza ai bordi del cerchio dei tre sostegni dello specchio primario. Insomma sembra tutto allineato, probabilmente la seconda prova (quella dell'osservazione a 3m dello specchio primario) non l'ho ben recepita.
Ora attendo una serata serena per provare rifare qualche osservazione, sperando di aver risolto qualcosa.
Tra l'altro Andrea ho capito cosa intendevi in merito all'immagine extrafocata di una stella: non vedo i tre sostegni del tubo perfettamente simmetrici per un principio ottico, corretto? Eppure pensavo che proprio extrafocando si capisse come collimare il telescopio, credevo cioè di vedere i tre sostegni sempre allineati come quando osservo il fuocheggiatore senza oculare...


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MessaggioInviato: domenica 4 maggio 2014, 22:12 
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Iscritto il: giovedì 27 dicembre 2012, 20:59
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...stasera finalmente cieli sereni e ho riprovato l'osservazione sia di Marte che di Saturno dopo una ricollimata generale fatta nel pomeriggio.
Puntando su una stella a caso, c'è forse una leggera ovalizzazione dei dischi luminosi attorno al centro stellare, ma non esagerata. La cosa che è cambiata rispetto a prima è che adesso sembra che la parte a fuoco nel campo visivo sia notevolmente ampliata, nel senso che l'immagine sembra sempre a fuoco in maniera pressochè uniforme sull'intero campo visivo, a differenza di prima che lo era maggiormente solo in un angolo e l'altro giorno in 3/4 del campo.
Merito un po' della (faticosa) ricollimazione seguendo minuziosamente il manuale e le vostre info...a questo punto allora escluderei errori di posizinamento della Barlow...menomale!

Veniamo all'osservazione adesso...

Marte: disco luminosissimo arancione abbastanza definito, osservato molto lontano dall'orizzonte, buon seeing anche con oculare da 5mm. Riesco per brevissimi lassi di tempo a distinguere non solo due colori (blu e arancio), ma anche una punta bianca piccolissima su uno dei due poli del pianeta! Era come una "capocchia",visibile solo nei momenti di buon seeing, ma nulla più. Marte è proprio un pianeta ostico, troppo poco contrastato e al tempo stesso troppo luminoso per distinguerne i dettagli! Mi sembra, ma qui forse ė più immaginazine, di aver visto per un attimo una "macchia" più scura in mezzo al disco arancione, ma no ne sono sicuro (abituare l'occhio è dura, pur avendo 13/10!!)

Saturno: fantastico, più dell'altra sera! Non riesco a distinguere ancora più di un anello, ma quello che vedevo era nitidissimo, pressochè in tutto il campo visivo! Riuscivo a percepire a tratti persino l'ombra degli anelli sul pianeta!!! Stupendo! Considerando poi che il pianeta era ancora molto basso all'orizzonte, direi che è stata un ottima osservazione! Proverò in altre serate favorevoli a distinguere gli anelli, ma la vedo dura...

Che dire, in definitiva una ricollimata più accurata è stata sicuramente una cosa positiva che ha portato dei buoni miglioramenti, ma rimangono ancora dei punti aperti, specialmente su Marte (mannaggia, è tosto sto pianeta!!). Riuscire a collimare meglio penso sia quasi impossibile, lo star test non è proprio perfetto al 100% ma credetemi, di meglio non riesco a fare e comunque l'immagine ora mi sembra buona tutto sommato...


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MessaggioInviato: lunedì 5 maggio 2014, 9:18 
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Iscritto il: giovedì 27 agosto 2009, 22:10
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Ciao Nik, non dubitavo che saresti riuscito a tirar fuori di meglio dal 114! Ottimo! :thumbup: . Calcola che Marte, in questi giorni, mostra la faccia con meno dettagli scuri: comunque già aver visto la calotta polare vuol dire che il telescopio funziona decisamente bene! Per il resto hai ragione, è piccolo e luminoso: io trovo utile l'aiuto di una lente di Barlow (buona e acromatica però, non quella a corredo del telescopio). Per Saturno c'è da dire che in questi anni è sempre molto basso in cielo, per cui è difficile riuscire a vederlo senza il disturbo dell'atmosfera... Riguardo la collimazione: lascia stare la questione del guardare frontalmente da lontano dentro il tubo, è un sistema troppo poco preciso, tu sei già ad un livello di collimazione molto migliore e a questo punto ti converrebbe davvero costruirti una piccola stella artificiale come ti ho detto... In gamba!

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MessaggioInviato: lunedì 5 maggio 2014, 10:16 
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Iscritto il: giovedì 27 dicembre 2012, 20:59
Messaggi: 57
Andrea75 ha scritto:
Ciao Nik, non dubitavo che saresti riuscito a tirar fuori di meglio dal 114! Ottimo! :thumbup: . Calcola che Marte, in questi giorni, mostra la faccia con meno dettagli scuri: comunque già aver visto la calotta polare vuol dire che il telescopio funziona decisamente bene! Per il resto hai ragione, è piccolo e luminoso: io trovo utile l'aiuto di una lente di Barlow (buona e acromatica però, non quella a corredo del telescopio). Per Saturno c'è da dire che in questi anni è sempre molto basso in cielo, per cui è difficile riuscire a vederlo senza il disturbo dell'atmosfera... Riguardo la collimazione: lascia stare la questione del guardare frontalmente da lontano dentro il tubo, è un sistema troppo poco preciso, tu sei già ad un livello di collimazione molto migliore e a questo punto ti converrebbe davvero costruirti una piccola stella artificiale come ti ho detto... In gamba!


Beh, mi rincuora un po' sapere che finalmente qualcosa sto riuscendo ad ottenere! ;)
Chiaro, ci sono margini di miglioramento, ma piano piano...
Si Marte sembra troppo uniforme in effetti, proprio perchè sta mostrando la faccia meno scura e questo fa calare la sensazione di contrasto. Bella la "capocchietta" di uno dei poli, ogni tanto riuscivo a scorgerla, ma proprio nel momento in cui l'aria si fermava un attimo. Il resto del pianeta non era distinguibile dal solito arancione pallido.
Saturno ti dirò mi ha stupito invece: è bellissimo già così, senza pretendere di più! E il pianeta che riesco (finora) a vedere meglio! Nitido anche se basso all'orizzionte.

Tra l'altro, il metodo della collimazione "frontale" del tubo in effetti sembra troppo empirico, non mi fido gran chè. Rimane solo una leggerissima aberrazione nello star test, gli anelli attorno al punto luminoso sono leggermente maggiori verso un punto (di pochissimo), ma alla fine l'immagine di Saturno (e anche di Marte) era buona, percui...

Un altra cosa ragazzi. Ho letto una recensione del mio telescopio qui: https://www.google.it/url?q=http://www. ... EuOKEdBDng
Se vedete dice che per l'osservazione planetaria ci vuole un 7mm, massimo 6, perchè andare oltre vanificherebe la qualità dell'immagine. Forse adesso capisco perchè il 5mm che ho preso è difficile da usare, eppure il limite teorico non dovrebbe essere di 228x (ovvero 114x2)? Anzi, sul manuale in dotazione si parla addirittura della possibilità di un 4mm (250x!!!), Mah...

Andrea, in merito alla Barlow, tu ne hai aggiunta una? ma non è sconsigliabile sovrapporla a quella già presente nel fuocheggiatore?


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MessaggioInviato: lunedì 5 maggio 2014, 10:35 
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Bene Nik, queste tribolazioni con la collimazione ti aiutano (oltre a conoscere e a far funzionare bene lo strumento) a farti esperienza che verrà buona quando deciderai di cambiarlo. :wink:

Riguardo la barlow, penso che Andrea intendesse che se si usa una barlow, questa deve essere di buona qualità, effettivamente quella all'interno del tuo strumento (e di quelli come il tuo) non sono effettivamente un gran ché, ma nel tuo caso questa c'è e di questa ti devi accontentare, naturalmente sul tuo strumento non c'è necessità di aggiungerne un'altra.

La questione dell'ingrandimento pari al doppio del diametro in mm è solo indicativo, ci sono strumenti che reggono tali ingrandimenti (ad anche oltre) ed altri che li reggono meno, come ti scrissi nelle pagine precedenti il 5 mm è il limite massimo per il tuo strumento (lo hai, quindi tienilo, lo userai per la collimazione tramite star-test o quando il seeing lo permetterà) e di orientarti su un oculare tra i 6 ed i 7 mm, riguardo al manuale è semplicemente troppo ottimista è un po come chiedere all'oste se è buono il suo vino. :mrgreen:

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: lunedì 5 maggio 2014, 10:50 
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... no no, intendevo proprio dire la possibilità di aggiungere una normale barlow, anche nei telescopi che ne incorporano una nella messa a fuoco. In realtà quella nel fuocheggiatore non è una "semplice" lente di barlow, o meglio: lo è, ma ha soprattutto il compito di correggere l'aberrazione sferica dello specchio primario (che normalmente non è parabolico in telescopi così economici, ma appunto sferico). In pratica introduce una sferica di segno opposto a quella del primario, annullandola. Il problema è che questo si realizza in modo ottimale solo ad una ben precisa distanza di questa barlow dallo specchio principale, e di un'altrettanto calcolata distanza tra essa e l'oculare (che poi corrisponde alla lunghezza del tubo di messa a fuoco). Se, per esempio, io aggiungo una prolunga al tubo di messa a fuoco avrò ancora la possibilità di fuocheggiare: ma dovrò far lavorare la barlow incorporata in posizione più intrafocale, perchè essa dovrà estrarre il fuoco più lontano. Questo, oltre certi limiti, peggiora in modo consistente l'aberrazione sferica perchè la barlow incorporata non lavora nella posizione di progetto per correggerla.
Il problema nell'uso di una seconda barlow è esattamente questo (supposta, ovviamente la sua acromaticità e la sua buona qualità): spesso, per come è posizionato il doppietto nel barilotto, costringe a far rientrare molto il fuocheggiatore e quindi l'altra barlow (quella incorporata) lavora male e non corregge a dovere l'aberrazione sferica. Io ho fatto diverse prove, e alla fine mi sono autocostruito una barlow "custom", proprio con il doppietto che sarebbe dovuto andare nel fuocheggiatore dello Star Observer; ho regolato la messa a fuoco del 114 in modo "normale", con uno degli oculari di serie, e ho fatto in modo di posizionare il doppietto della mia barlow autocostruita così da poter andare a fuoco più o meno nella stessa posizione; i risultati sono decisamente buoni.
Il progetto ottico a specchio con rapporto focale aperto e duplicatore-correttore di sferica è molto delicato, ed è analogo concettualmente a quello degli Schmidt-Cassegrain - il popolare C8, anche se è raggiunto con mezzi diversi. Nel C8 è il secondario che si fa carico di correggere le aberrazioni del primario ed amplificarne la focale; qui lo stesso compito è affidato ad un doppietto acromatico che di per sè non è per forza di cattiva qualità, però va fatto lavorare nella posizione di progetto. A queste condizioni nessuno vieta di inserire un'altra barlow che, anzi, aumentando il rapporto focale fa lavorare MOLTO meglio gli oculari - provare per credere! :matusa:

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MessaggioInviato: lunedì 5 maggio 2014, 11:01 
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Iscritto il: giovedì 27 agosto 2009, 22:10
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... aggiungo: la "regola" dell'ingrandimento massimo al doppio dei mm di diametro, come tutte le regole empiriche, è soggettiva e FORTEMENTE dipendente dalla qualità e dalla messa a punto dello strumento, ed altrettanto dipendente dall'oggetto celeste che osservi. Con il 114 collimato a dovere, con una figura di diffrazione perfettamente simmetrica e un seeing molto stabile, non è raro che io osservi doppie a 330x o anche più, per raggiungere i quali uso spesso la mia barlow 3x autocostruita e l'oculare Super 10 - ovviamente curando in modo maniacale che il fuocheggiatore non abbia giochi e non ne abbiano nemmeno i barilotti di barlow e oculare, se qualcosa si inclina anche poco ciao Pepp...
Su Giove, per esempio, non vado oltre i 150x, più spesso addirittura 100: i suoi bassi contrasti non tollerano di forzare gli ingrandimenti.
Se poi il telescopio si scollima, o non è in equilibrio termico, non c'è verso di ricavarci nulla oltre i bassi ingrandimenti, ma si può facilmente ovviare mettendolo in condizione di lavorare bene... E' difficile che le ottiche nascano veramente male, e quasi sempre si imputano loro "difetti" che in realtà consistono solo nel fatto che non sono in condizione di lavorare al meglio...


Edit: ho letto la recensione che hai indicato, anche se alcuni dettagli non mi convincono del tutto quanto ad essere indicativi delle prestazioni ottiche. Puoi andare a guardare anche qui http://www.telescopedoctor.com/main.asp ... ron-114SLT oppure qui: http://www.telescopedoctor.com/main.asp ... xstar114gt ; si tratta delle stesse identiche ottiche fabbricate dalla stessa identica azienda e montate nello stesso identico modo (compreso il curioso quanto inutile foro centrale nel tappo... mah...)

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MessaggioInviato: lunedì 5 maggio 2014, 11:42 
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Considerato che per arrivare all'ingrandimento "ottimale" dello strumento basta un oculare tra i 6 ed i 7 mm di focale, penso che sia comunque inutile un'ulteriore barlow (salvo che non si voglia riprendere con webcam), soprattutto considerato che ha già un 5 mm da usare in caso di seeing miracolo (quando c'è). :mrgreen:

Facendo gli esperimenti sul mio 114GT, mi sono fatto l'opinione che la barlow interna non è figurata per la correzione della sferica del primario, ma che sia una semplice e grezzissima barlow che affida la sua "correzione" del primario all'allungamento della focale, di conseguenza la riduzione del campo inquadrato e della sua CPI, questa opinione mi deriva dalla prova fatta in occasione della sostituzione della sua barlow originale con una Antares tre elementi, la qualità d'immagine (come ho descritto un questo post) è migliorata in maniera palese, nel senso che particolari che prima non mi erano visibili, dopo lo sono diventati facilmente, se la sferica fossa stata corretta in toto questo (soprattutto sul microcontrasto) non sarebbe stato possibile.


Ps.: Lo schema SC al suo secondario affida solo la moltiplicazione della focale, è la lastra correttrice che corregge le aberrazioni introdotte dal primario e secondario, grazie alla sua curvatura del 4° ordine.

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Grazie Angelo, si capisce che nel tuo caso allora lo specchio è parabolico: il mio 114 Skywatcher ha lo specchio sferico, me ne sono accorto facendolo lavorare senza barlow: la barlow incorporata funziona effettivamente come correttore di sferica nel modo che ho descritto. Ho fatto un po' di confusione nel paragone con gli SC: è vero, l'aberrazione sferica è corretta dalla lastra Schmidt, il secondario serve solo ad amplificare la focale, tuttavia rimane valido il principio per cui la correzione funziona bene solo se le distanze relative tra gli elementi ottici sono quelle di progetto. Se ricordo bene, la messa a fuoco lavora traslando lo specchio primario: cioè, in modo analogo ai nostri 114, variando pur di poco queste distanze e quindi modificando la bontà della correzione ottica. Se su un SC magari la cosa è trascurabile, sul 114 a specchio sferico no: tra l'altro, che lo specchio sia sferico ha probabilmente "obbligato" i costruttori ad usare non una barlow mediocre ma un buon doppietto, dato che deve fungere anche da correttore. Probabilmente mi sbagliavo nel ritenere che tutti i 114 "barlowati" abbiano specchio sferico, a questo punto spero che quello del nostro amico non abbia davvero una barlow interna di scarsa qualità... Anche se, dal suo ultimo post, non mi sembra! :D

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MessaggioInviato: lunedì 5 maggio 2014, 21:39 
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Il fatto è che mi sembra strana la cosa, parto da un paio di considerazioni, skywatcher e celestron fanno entrambi parte di synta, entrambi i 114 barlowati sono ultra entry-level, ora considerato che sono prodotti cinesi a basso costo, mi sembra strano che abbiano due linee di lavorazione (celestron con i parabolici e SW con gli sferici) per fare degli specchi da 114, quindi sono portato a pensare che tutti i 114 f/5 prodotti da synta fossero o tutti sferici o tutti parabolici, senza contare che (parliamo di cinesi che cercano di risparmiare anche sulle virgole) progettare e produrre un correttore di sferica che sia nel contempo duplicatore dedicato (perché non mi risulta vengano usati su altri strumenti) per delle "caccole" come i 114 "corti", mi sembra un non senso economico, per quello ormai ero persuaso che fossero dei parabolici accoppiati a delle grezzissime barlow nemmeno degne di surplus shed.

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