Carissimi,
Mi sono soffermato a riflettere sui due ultimi messaggi, che fanno riferimento al confronto tra il W.O. 110 ed il Takahashi 102.
Il test del 110 W.O. FLT DDG, con la stella artificiale, è avvenuto sabato scorso intorno alle 21.00 U.T. alla presenza di Adriano e Maurizio.
Il test, non è da considerarsi solo indicativo, in attesa di svolgere delle serie prove sul campo con la testata binoculare. (maxibrigth Baader con oculari 14mm genuine, 6 e 9 mm ortho genuine, ed anche con i 25mm E lux della Celestron).
In particolare, mi servirò del tiraggio da 1,7 e, poichè la testata Baader ha dei prismi da 23mm, effettuerò anche un test con gli oculari da 25mm E lux per vedere se le immagini vignettano o meno.
Per quanto concerne, invece, il test con gli oculari singoli, utilizzerò il 22mm Nagler panoptic, il 13 mm Nagler, il 9mm Nagler, il 12,5 mm Ultima Celestron, il 6 ed il 9 ortho genuine della baader e la barlow 2x corta apo della Celestron.
Cercherò, di prendere in esame diversi oggetti e corpi celesti ed in particolare la Luna, Marte e Saturno, spingendone al massino gli ingrandimenti.
Mi riservo anche di effettuare un test su qualche doppia, per vedere cosa accade ma, come ho già scritto, non penso che il W.O. 110 possa dare dei risultati superiori al takahashi 102, almeno per quanto concerne l'alta definizione.
Il 110 W.O. lavora ad F7 e quindi, come è noto, è particolarmente adatto alla fotografia, e, nel mio specifico caso, all'osservazione, tra l'altro molto pregevole e riposante, dei campi stellati, nebulose, ammassi, galassie luminose e comete a bassi e medio-alti ingrandimenti.
Non penso, salvo prova contraria dei test, che il rifrattore possa dare dei risultati ottimali oltre i 250/300 ingrandimenti.
D'altronde, per l'osservazione planetaria, bastano 180/200 ingrandimenti per poter apprezzare i particolari dei pianeti maggiori.
Discorso diverso per quanto concerne la Luna, che consente di spingere a fondo le possibilità dello strumento, che, sempre a prova contraria, può spingersi fino a 300 ingrandimenti.
Il 110 W.O. non è infatti un rifrattore per planetologia o per le doppie strette. Se avessi voluto acquistare uno strumento per questo tipo di osservazione, avrei acquistato il Televue 102,f8.8, oppure il Takahashi 102, oppureil mitico 102 FL f 900 della Vixen che purtroppo non è più in produzione.
Ho preferito invece orientare la mia spesa e scelta verso un rifrattore luminoso, per utilizzarlo, con la testata binoculare, all'osservazione del profondo cielo, della Luna e dei pianeti maggiori, quale alternativa al CPC 8.
Ovviamente, ho tenuto anche conto delle sue possibilità di astrografo e quindi penso di sfruttarlo anche in tal senso dotandolo del suo spianatore.
In altri termini, consiedro personalmente il W.O. 110 FLT come il C8 dei rifrattori apo: non particolarmente specializzato nel visuale (lo è invece in campo fotografico), ma comunque è in grado di offrire delle prestazioni molto buone nell'osservazione del cielo con la testata binoculare, senza appunto ricorrere ad un telescopio a specchio.
Concludo asserendo, salvo prova contraria, che il W.O. 110 FLT non è superiore al Takahashi 102 nel visuale, perchè stiamo parlando di due rifrattori che hanno caratteristiche e finalità diverse, almeno nel campo del visuale.
Ho posseduto sia il Takahashi 128 che il 102 TS è posso confermare di aver tirato il collo ad ambedue i rifrattori raggiungendo e superando tranquillamente i 400 ingrandimenti, senza che le immagini subissero un decadimento di qualità.
Infatti, come ho anticipato, la mia prossima spesa, sempre tenendomi ben stretto il W.O. 110, è l'acquisto del 120 takahashi.
Prima di questo passo, intendo testare bene il binoculare della Baader, in quanto accarezzo l'idea di sostituirla con la Zeiss, dotata di prismi da 30mm con due oculari nagler da 16mm.
Poi sarà la volta del takahashi 120 e forse di due set di oculari ortoscopici della Zeiss per l'osservazione binoculare.
ad maiora Urania
Ultima modifica di URANIA il martedì 2 marzo 2010, 12:38, modificato 2 volte in totale.
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