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Non mi sono ancora svegliato dal sogno, a parte il giorno in cui io, Antonella ed il venditore siamo andati dal notaio per il rogito. E' vero, quel giorno mi sono svegliato davvero, non sognavo proprio mentre gli consegnavo svariati assegni circolari, staccandomi per sempre dalla gran parte dei risparmi di una vita di lavoro, forse provando un senso di colpa verso la mia Famiglia. Ma grandi sono stati Antonella, Enrico, Riccardo e Giacomo che hanno tutti gioito pensando all'allegria che avrebbe dato la casa in montagna, ai fine settimana con gli amici e le fidanzate, alle braciolate, alle passeggiate nei boschi all'aria pura. In fondo il mio lavoro non mi ha mai permesso di portarli in vacanza, non per motivi economici, ma per le scadenze strette e stressanti da rispettare che mi concedono soltanto una settimana di calma tra un mese ed il successivo; ma in agosto, con una settimana soltanto a disposizione, preferisco rimanere a casa. Per la verità Enrico, dall'età di 14 anni, ha fatto ciclismo agonistico ed ogni domenica, da marzo ad ottobre, l'ho scarrozzato con tutta la Famiglia in tutto il Norditalia ed oltre (qualche volta anche all'estero) sui luoghi di gara, per ben 7 anni, ed abbiamo così sostituito le ferie con grandi gite. E quindi l'idea di disporre di una casa di villeggiatura e svago ha entusiasmato tutti. Così mi sono riassopito nel grande sogno. Preso possesso della mia proprietà, con l'aiuto del geometra ho iniziato a progettare la ristrutturazione, centralizzando il tutto nell'osservatorio. Le costruzioni risalgono ad una sessantina di anni fa e sono state edificate con pietra scavata nella roccia, le pareti di spessore tra i 50 ed i 60 centimetri per consentire una certa stabilità ed una buona protezione dall'aggressione del freddo. Non avendo vinvoli di alcun genere, la parte abitativa è stata disposta con la facciata d'ingresso perfettamente a sud, quasi immaginando che un giorno sarebbe stata mia. Dovendo demolire le vecchie solette interne, ho quindi pensato a crearmi quelle stanze che possono servire per la mia grande Famiglia, allargata alle fidanzate dei miei Figli, e qualcosa di più. Inoltre ho sempre desiderato condividere con altri astrofili la passione per il cielo e, nel limite di quanto gli spazi mi possono concedere, ho cercato di immaginare come avrei potuto ospitare un nutrito gruppo di appassionati del cielo. Così ho pensato di collegare le due costruzioni e di sfruttare la grande stalla come grande taverna, all'occorrenza trasformata in dormitorio e, perchè no, in piccolo auditorium per proiezione di immagini e mini conferenze. L'osservatorio è destinato a trovare posto al piano soprastante la stalla, dove l'allevatore parcheggiava il trattore ed altri attrezzi pesanti. Su una superficie di circa 60 mq abbiamo previsto uno spazio di circa 12 mq per ospitare la strumentazione, lasciando il resto a disposizione di scrivanie, computers e, perchè no, qualche altro letto di fortuna. ... CONTINUA ...
Soltanto ora mi rendo conto di avere colpito molti di Voi oltre l'immaginabile e mi rendo sempre più conto che siamo veramente grandi, che siamo un vero gruppo, una nuova Grande Famiglia. Avete scritto tutti cose molto importanti, alcune mi hanno emozionato, altre commosso, e non vedo l'ora di vedervi tutti e fare una grande festa insieme. Siamo veramente tanti! Grazie Darkstar, Wide, Danziger, Kiunan, Leonardo 70, Milo, Giovanni B, Photallica, Matteo Dibella, Vittorino, Fede67, Vilipino (ciao Matera), Maidiremirko (che ricordi Capracotta, ho trascorso3 giorni e 3 notti in camper con telescopi al seguito), King, Sulcis2000, Alfa Aquarii, Gianchi Pegaso, Carlo Martinelli, Eros, Kaio67, Doduz, Davidem27 (ualiè, le cozze mi fanno impazzire), Vicchio, Enzo94, Astrogufo, Elettrico, TizianoBk, Alerider, Danilo Pivato, MaximoRed, K@ronte.
Geppe
_________________ "Nessuno può estinguere gli astropoeti" "Viva gli astropoeti, vivi, morti, ma non certo estinti"
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