I Clavé sono proprio ottimi (attenti però che non tutti sono originali dell'epoca e quelli "rifatti" non hanno le stesse qualità dei loro "padri").
Detto questo si legge in giro sul net un gran fervore accademico intorno al redivivo interesse suscitato intorno agli oculari per hi-res dal nostro bel Forum. I vari interventi di tutti noi hanno portato a un proliferare molto interessante di opinioni e contro-opinioni anche su forum e blog di più ristretto interesse.
Poiché io, insieme ad altri amici del Forum che tentano, in base alla loro (più o meno ampia o scarsa conoscenza) di offrire un contributo alla questione, veniamo tacciati come "sedicenti esperti" o "tuttologi che poco capiscono di tutto essendo tali", ne approfitto per correggere alcune indicazioni date altrove.
Si legge appunto su alcuni forum di venditori (sono poi buffi questi forum in cui si autoglorificano i prodotti dei venditori stessi) che gli oculari migliori per l'osservazione planetaria sono gli Huygens (due lenti piano-convesse) mentre, "orrido", gli ortoscopici sono oculari per visione Lunare (questo forse in virtù del loro maggiore campo corretto).
Resta interessante vedere, difformemente da come dichiarato, come i possessori ed estimatori di strumenti a rifrazione di stampo classico (quindi doppietti a lungo fuoco generalmente: Unitron, Zeiss, GoTo, KoGaTu, e via dicendo) continuino a utilizzare, quando lo desiderano e a patto di una certa scomodità, gli ortoscopici di Abbe per ottenere il massimo dai loro strumenti.
Differentemente dagli Huygens, infatti, questi correggono anche l'aberrazione cromatica longitudinale nonché aberrazioni geometriche come quella sferica e come l'astigmatismo.
Mentre infatti l'oculare ortoscopico è ancora oggi prodotto, il doppietto di Huygens è abbandonato da tempo (benché sicuramente prestazionale nella parte centrale del campo inquadrato).
Tenderei, benché una certa corrente di pensiero pretenda di differenziare oculari per visione planetaria e lunare, ad accettare che queste due applicazioni richiedono esattamente le medesime caratteristiche. Non è infatti immaginabile che, il maggior campo corretto di un tipo di oculare, venga utilizzato per osservare la luna a 400x sul bordo del campo visivo.
Accettate minime differenze credo che cavillare eccessivamente su questo argomento sia discorso relativamente sterile.
Pochi oggi sono gli strumenti a lungo fuoco e ancor meno quelli utilizzati senza la comodità del diagonale (prismatico o a specchio che sia).
Inoltre, a parte qualche osservazione fatta alla ricerca del puro piacere della prestazione massima assoluta, la maggior parte degli strofoli quali noi siamo utilizza il migliore compromesso "comodià/prestazioni" che, necessariamente (o quasi) passa attraverso un bell'oculare con l'ultima lente da un cm. di diametro minimo...
Sono invece molto interessato alle informazioni che leggo riguardo l'accoppiamento di oculari a campo medio o medio grande con strumenti catadiottrici tipo gli schmidt cassegrain aperti a f10.
Mi chiedo inoltre se qualcuno conosca oculari con barilotto da 31,8 cm. e liunghezza focale superiore ai 30/35 mm. con campo però NON ridotto ai classici 40° dei plossl da 40mm prodotti dalle varie marche.
Resto qui "alla finestra", magari tra di voi c'è qualcuno che può suggerirmi valide alternative.
Paolo