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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2008, 21:02 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
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nessun dobson vale un rifrattore nell'alta risoluzione.
è praticamente impossibile outperformare la risoluzione massima che si raggiunge con un rifrattore da 6/7 pollici se non, forse, 2 volte l'anno.
ritorniamo nel discorso di sempre: saranno mica tutti scemi quelli che spendono 20.000 euro per un 7 pollici apo e montatura e non 2500 per un dobson di legno da 16 pollici.
altrimenti non capisco perché Alonso debba guidare una formula 1 se può vincere usando anche una giardinetta e facendoci anche la spesa.

il mondo è pieno di gente che vende il C9per comprarsi un apo da 12/13 cm. saran tutti scemi anche loro...

Paolo

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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2008, 21:05 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
per citarne uno: io ho uno strumento da 25 cm. s-c particolre, iper ottimizzato che costa come una automobile. diciamo com 4 dobson da 40 cm., via... così siamo + chiari.
eppure 8 volte su 10 un buon rifrattore da 13 cm. è più performante dai miei cieli e riesco a mecchare i 6 pollici a lungo fuoco, cosa ad esempio impensabile per un newton a f.4,5 anche da 60 cm ...

paolo

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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2008, 21:13 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
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cherubino ha scritto:
....saranno mica tutti scemi quelli che spendono 20.000 euro per un 7 pollici apo e montatura e non 2500 per un dobson di legno da 16 pollici......


vabbe' ma questo che c'entra?
sarà mica scemo il mio amico che viene a lavoro in maserati mentre io ci vado con la prinz?
a certi livelli comincia a diventare importante anche l'appagamento del proprio io (ma come diavolo scrivo? :lol:)
insomma, paolo, a certi livelli, credo, uno comincia pure a fregarsene della matematica e dell'ottica geometrica, fisica o quantistica e comincia a dare importanza ai propri gusti, no?
e cio non significa che sia scemo oppure no.

io, per esempio, potendo scegliere, risparmierei volentieri 17500 euro e metterei un 16" in postazione fissa sul pollino e cancellerei dal database del mio go to tutto cio' che piu' vicino di plutone....

ma questo discorso è decisamente OT

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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2008, 21:25 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
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eh no, ragazzo mio.

Gli strumenti, quando diventano specializzati per essere impiegati in un settore e poi, forse, per fare malino anche qualcosa d'altro, devono essere di un certo tipo.
Vuoi uno strumento tutto fare? Prendi un newton da 20 cm. a f.7 e scopri che va bene un po' su tutto.
Vuoi il massimo sui pianeti e non ti frega nulla del cielo profondo? prendi un rifrattore da 7 pollici apo a f 12 (minimo). Vuoi fare deep e non ti frega nulla dei pianeti? Ti prendi un dobson di legno da (minimo) 16 pollici. Punto. Ciò che sta in mezzo è un compromesso (più o meno riuscito ma comunque un compromesso). E' inutile che continuiate a magnificare le prestazioni di questi strumenti compromesso (come lo è un C9) fino a che non prendono "mazzate" da uno strumento semplicemente più votato a fare quello per cui li avete testati, e vi stupite anche.
Una golf va come un galf. Punto. Se vuoi andare più forte prenditi una porsche e non stupirti se la tua golf viene superata. Devi solo dire: è beh, è logico...
Quello che forse puoi arrivare a dire, se hai la fortuna o la bravura di saper collimare bene un C9 (MAI visto uno collimato come si dovrebbe a nessuno star party, io....), la fortuna di essere incappato in uno strumento "fortunato" (perché la qualità di questi "fustini" è quella che è) e in una sera di seeing ottimo, è che il tuo strumento compromesso si è ben difeso e, pur inferiore, non lo era abissalmente. Questo è ciò che dice l'astrofilo preparato e che sa cosa usa. Gli altri passano la vita a comprare strumenti compromesso e autoconvincersi che siano delle "bombe".

Scrivevo giorni fa per chiedere se qualcono possiede un Meade 16 pollici (l'AFC LX200) perché sul mercato dell'usato si trovano a poco prezzo ed ero tentato di metterlo in postazione fissa in moentagna. Non mi illudo certo di avere uno "strumentone", però so che ha dei vantaggi (è compatto, computerizzato, etc..). Poi lo so che non è il massimo e non mi illudo certo che vada su Luna e pianeti come un apo da 20 cm. (dal quale prenderebbe delle legnate mostruose il 99% delle volte) e nemmeno che lavori sul cielo profondo come un rifrattore da 12 pollici a f.5, però è un compromesso accettabile. Non eccelle in nulla ma va decentemente un po' su tutto.
Ma certo non mi metterei a fare a gara su Giove con uno che ha un MN da 10 pollici perché semplicemente vedrei il 30% dei dettagli in meno.

Paolo

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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2008, 21:31 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
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cherubino ha scritto:
eh no, ragazzo mio.

Gli strumenti, quando diventano specializzati per essere impiegati in un settore e poi, forse, per fare malino anche qualcosa d'altro, devono essere di un certo tipo.
Vuoi uno strumento tutto fare? Prendi un newton da 20 cm. a f.7 e scopri che va bene un po' su tutto.
Vuoi il massimo sui pianeti e non ti frega nulla del cielo profondo? prendi un rifrattore da 7 pollici apo a f 12 (minimo). Vuoi fare deep e non ti frega nulla dei pianeti? Ti prendi un dobson di legno da (minimo) 16 pollici. Punto. Ciò che sta in mezzo è un compromesso (più o meno riuscito ma comunque un compromesso). E' inutile che continuiate a magnificare le prestazioni di questi strumenti compromesso (come lo è un C9) fino a che non prendono "mazzate" da uno strumento semplicemente più votato a fare quello per cui li avete testati, e vi stupite anche.
Una golf va come un galf. Punto. Se vuoi andare più forte prenditi una porsche e non stupirti se la tua golf viene superata. Devi solo dire: è beh, è logico...
Quello che forse puoi arrivare a dire, se hai la fortuna o la bravura di saper collimare bene un C9 (MAI visto uno collimato come si dovrebbe a nessuno star party, io....), la fortuna di essere incappato in uno strumento "fortunato" (perché la qualità di questi "fustini" è quella che è) e in una sera di seeing ottimo, è che il tuo strumento compromesso si è ben difeso e, pur inferiore, non lo era abissalmente. Questo è ciò che dice l'astrofilo preparato e che sa cosa usa. Gli altri passano la vita a comprare strumenti compromesso e autoconvincersi che siano delle "bombe".

Paolo


comincio a pensare di avere qualche problema nella esposizione dei miei pensieri :D
credo di essere stato piuttosto chiaro circa "i miei gusti"
tuvok ha scritto:
io, per esempio, potendo scegliere, risparmierei volentieri 17500 euro e metterei un 16" in postazione fissa sul pollino e cancellerei dal database del mio go to tutto cio' che piu' vicino di plutone....

ma, in ogni caso, il confronto oggetto del topic non era tra un dob da un metro ed un apo da 60cm ma, piu' modestamente, tra un mak sky-watcher da 180mm e un celestron c9.
e, se non ho inteso male, alla fine la domanda era:
i maggiori mm di apertura del c9 compensano la sua maggiore ostruzione?

mica confrontiamo una porche con una golf? al limite stiamo confrontando una porsche con una maserati o, se preferisci, una golf con una bmw seri1, non credi anche tu?

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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2008, 22:43 
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come pensi che 5 cm. in più possano pareggiare la maggiore ostruzione quando si fa fatica a sfruttare la risoluzione dello strumento con 5 cm. in meno?
:wink:

Paolo

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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: martedì 11 novembre 2008, 23:17 
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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: mercoledì 12 novembre 2008, 8:31 
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cherubino ha scritto:
come pensi che 5 cm. in più possano pareggiare la maggiore ostruzione quando si fa fatica a sfruttare la risoluzione dello strumento con 5 cm. in meno?
:wink:

Paolo


il ragionamento sarebbe questo: l'ostruzione, in sostanza, produce un trasferimento di energia dal cerchio centrale al primo disco di diffrazione, questa energia "trasferita" puo' essere compensata dal maggior diametro
(in altri termini con un diametro 180 e ostruzione 10, per esempio, ho nel disco centrale energia 100, se l'ostruzione passa da 10 a 20 una parte di quel 100, diciamo 10, passa all'anello di diffrazione, quindi nel disco centrale resta 90. se voglio far ri-diventare 100 quel 90 posso aumentare l'apertura, i numeri sono, ovviamente, messi tutti a ca##o solo per cercare di spiegare meglio quello che intendo).

poi pero', come dice ras, se il primo anello è "troppo luminoso" possono nascere problemi di altro tipo.

e, come vedi, ho parlato solo di energia nella figura di airy, non ho voltamente accennato, invece, alla variazione del diametro del dischetto centrale con l'apertura dello strumento :D

in ogni caso non sto cercando di difendere una posizione "teorica" contro l'esperienza pratica, sto solo provando a capire in che modo si poptrebbe giustificare anche a livello "matematico" la supremazia di un mak commerciale da 180mm rispetto ad un SC commerciale da 235mm in alta risoluzione visuale, visto che ad una analisi superficiale del problema non ci dovrebbe essere confronto (a favore dell'sc) :D

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 Oggetto del messaggio: Re: C9 in prova contro il mak180
MessaggioInviato: mercoledì 12 novembre 2008, 10:19 
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cherubino ha scritto:
eh no, ragazzo mio.

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Vuoi il massimo sui pianeti e non ti frega nulla del cielo profondo? prendi un rifrattore da 7 pollici apo a f 12 (minimo). Vuoi fare deep e non ti frega nulla dei pianeti? Ti prendi un dobson di legno da (minimo) 16 pollici. Punto. Ciò che sta in mezzo è un compromesso (più o meno riuscito ma comunque un compromesso). E' inutile che continuiate a magnificare le prestazioni di questi strumenti compromesso (come lo è un C9) fino a che non prendono "mazzate" da uno strumento semplicemente più votato a fare quello per cui li avete testati, e vi stupite anche.
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Paolo



Concordo su quasi tutto, infatti gli SC sono inferiori a tutti gli schemi citati però hanno il pregio di un rapporto prezzo-prestazioni uniti a diametro,peso e trasportabilità che probabilmente nessun altro schema possiede.
Un C11 pesa 11-12kg e in visuale ci sta su una EQ6, questi 2 oggetti ci stanno in una utilitaria e li puoi portare sotto cieli bui e scansionare decine e decine di oggetti in una serata osservativa.
Se al C11 ci accoppi un buon rifrattore da 5 pollici (anche uno SW 120ed) a mio avviso hai tantissime opportunità di osservazione in qualsiasi condizione ambientale e senza spendere cifre enormi.
Sulla specializzazione concordo infatti tutti gli schemi hanno una loro collocazione ed è giusto che sia così.


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MessaggioInviato: mercoledì 12 novembre 2008, 10:48 
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Iscritto il: sabato 22 luglio 2006, 16:54
Messaggi: 78
Ciao dob ho letto quello che hai scritto per quanto riguarda gli strumenti su cui hai guardato e volevo chiederti il mio tripletto TMB 130 F780 a che maksutow lo paragoneresti?
Comunque io preferisco il maksutow 180 che il c9 per quanto riguarda il visuale sui pianeti e stelle doppie
Ciao Ginco :)


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