1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: domenica 31 agosto 2008, 12:07 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
siamo sicuri che esistano luoghi dove ti rechi tu che sono perfetti, Mauro.

Eppure molti di noi ottengono risultati vicini alla perfezione da luoghi che tu non conosci e ti permetti di criticare.

Inoltre, anche se questo non fosse vero, resta il fatto che a molti di noi non frega nulla di fare 400 km (ma anche 100!) per passare da un cielo 20.8 a un cielo 21.5 perché il piacere che ne avremmo sarebbe largamente offuscato dallo sbattimento di trasportare, smonatre, montare, forcare e ritornare a casa.
Io queste cose le facevo quando avevo 20 anni e non avevo un cavolo da fare nella vita. Ora ho imprese, moglie, dipendenti, clienti, figlia in arrivo, e un giardino da tenere pulito...
Per questo esistono gli "star party", per raccogliere, "una tantum" astrofili che prendono la palla al balzo e, complice l'aver organizzato di fare due o tre notti fuori casa, si tolgono lo sfizio di avere un cielo come dici tu. Ma questo vale per 2 osservazioni all'anno.

Poi devi anche capire che c'è gente (vedi il sottoscritto), che ha casa proprio sotto i cieli che tu raggiungi con 200 km. di auto e lì ha postazioni fisse etc.. oltre che dalla squallida città dove, guarda caso, ha un seeing invidiabile (chiedi a Mr Boetto cosa ha visto ieri sera ad esempio). Quindi non ha bisogno di sbarellarsi tutta la menata che vai dicendo e quando afferma di poetr osservare da casa lo fa perché a casa sua si osserva bene. E devi credrgli, altrimenti finisci con il dargli del bugiardo...

Paolo

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MessaggioInviato: domenica 31 agosto 2008, 13:24 
mauro_dalio ha scritto:
Marco Guidi ha scritto:
caro Mauro,
nessuno credo neghi il fatto che un cielo in alta montagna da 21.8 sia migliore di quello in città o del mio (visto che mi sento tirato in ballo...)
...
la realtà dei fatti ,e quella a cui tutti noi dobbiamo abituarci ,che ci piaccia o no, è quella che il cielo è e sarà sempre più inquinato...


Io non so perchè tu ti senti tirato in ballo visto che ero pasato all'esempio deep apposta. Rimetto in evidenza un passaggio importante del mio precedente messaggio:

Cita:
"Io parlo per chi deve provare. Ci sarà sempre qualcuno che non si può muovere. Pazienza. A me interessa quel qualcuno che invece, vedendo, potrebbe decidere che vale la pena muoversi e non lo sa o ancora non ci crede."


Ora, vedi, magari tu fai parte di quella schiera di persone che non possono muoversi. Ma so per esperienza che ce ne sono molte di più che potrebbero ma credono che non ne valga la pena. Scrivendo, come scrivi tu che si può fare, rafforzi la loro convinzione che muoversi non sia necessario. Lascia che chi potrebbe decidere di muoversi sia incuriosito quantomeno a provare. Deciderà poi lui se il gioco vale la candela. Oltretutto un conto è "si può fare fotografia" un altro "si può fare visuale". Io parlo per il visuale e mi dispiace che qualcuno si converta alle foto perchè il visuale non si può fare (non dico che tutti fanno foto per questo motivo ma è indubbia che esiste anche qualcuno che rassegnato ripiega sulla fotografia. a me quello interessa).

Ho conoscuito persone di entrambi i tipi: gente che trascinata a forza in un sito perfetto, pur riconoscendo che era eccellente, non si muove e gente che si muove anche se ha sottocasa un cielo molto buono (e parlo sia di deep che di HR).

PS, ora ricordo che sulla qualità del cielo del delta del po' avevamo già discusso una volta che c'ero stato e avevo messo un report. So che la Via lattea si veda dal Delta dell Po (avevo misurato 20.4-20.8 guardacaso lo stesso valore che l'opinionista della'ltro forum dava per buio) tuttavia non ha nulla ma nulla di nemmeno lontanamente paragonabile alla Via Lattea di due sere fa: Ma proprio nulla di nulla. Differenze abissali. Sul Peralba si vedeva la Velo con il Binocolo, M33 a occhio nudo, le nebulose oscure la setsa di Stefan (a fatica) e Giove DISTURBAVA l'adattamento al buio (per non parlare della sensazione che si ha in un luogo dove ci vedi a fatica, hai l'intero cielo brillante sopra di te e senti il gorgoglia dell'acqwua della sorgente del Piave). Considerazioni simili valgono anche per l'alta risoluzione visuale (la scala di Fried non è 8 cm punto. è 8 cm nel giardino di città e 4 cm sul tetto).
Io queste cose mi sento di dirle perchè posti ancroa quasi incontaminati ce ne sono e qualcuno potrebbe voler provare e potrebbe scoprire che ce la uò fare e che così è quello che vuole. Perchè dirgli che bisogna rassegnarsi e che si può fare? Tutto questo vale anche per l'alta risoluzione, con il vantaggio che non occorre fare tanti km e la difficoltà che non esiste uno strumento come l'SQM per misurare il seeing. Se ci fosse sarebbe facile uscire di città e cercare pian piano un luogo che sta alla città, giardino o quel che vuoi come il Peralba sta al Dolada (che è 21) o peggio al Delta del Po'.


Mauro,credo che nelle mie risposte ci sia sempre il rispetto x le opinioni altrui anche se a volte non le condivido,ripeto:non ho detto che andare in alta montagna sia come starsene nel giardino di casa,cavolo!anch'io vorrei essere tutte le sere a 2000mt e incantarmi a guardare il cielo con così tante stelle da non riuscire a distinguere le costellazioni,ma non posso a così come me molti e molti altri,questo non significa dire che ''tanto è uguale'' anzi chi può fa strabene a fare 400km.
io amo da morire la montagna tant'è che è sempre la meta delle mie vacanze in estate ed amo profondamente stare a 2000 mt o più ed ascoltare i campanacci delle mucche al pascolo dico ciò x farti capire che amerei altrettanto passarvi notti e notti a vedere galassie ad occhio nudo,ma non è possibile,almeno per me.
PS:mi sono sentito chiamato in causa x il solo fatto che hai parlato di hi-res e del fatto che non sia possibile fare cose decenti in città o sopra i tetti delle case ma come vedi bene dai fatti non è così.
se tu puoi farti 400km spesso fai non bene,ma BENISSIMO,e fanno bene tutti coloro che possono farlo ,ma la maggior parte non può.
cieli limpidi
Marco


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MessaggioInviato: domenica 31 agosto 2008, 14:00 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
inoltre, come al solito, porti la conversazione completamente fuori topic, Mauro.
Questo topic avrebbe dovuto parlare di due strumenti recensiti. Se hai qualcosa da dire su questi strumenti o su roba affine, ben venga. ma non usare ogni occasione per rimenarcela sempre con i soliti stratriti concetti.

Paolo

Tornando al topic mi sono sempre chiesto come mai takahashi, per realizzare il suo Mewlon 210, abbia scelto un supporto a raggera a 4 bacchette invece che a 3 come sono gli altri mewlon (modelli 180, 250, 300). Cosa che mi ha stupito poiché è risaputo che il sistema a 4 raggi non è il migliore nel contenere l'effetto degli spikes.
Ho sempre avuto la sensazione (che è e resta tale probabilmente) che il 210 sia stato uno strumento di compromesso per colmare un "buco" di produzione e che, forse, il 180 sia sempre stato più performante.

parliamone.

Paolo

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MessaggioInviato: domenica 31 agosto 2008, 14:10 
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Iscritto il: mercoledì 8 novembre 2006, 22:16
Messaggi: 1521
Località: Trentino
Tipo di Astrofilo: Visualista
Morgan ha scritto:
Molto belle le tue recensioni, unica obiezione è che trovo un tantino esagerato, senza voler mettere in dubbio la tua esperienza, il giudizio sull'acclimatamento del C9,25.
Io più di due ore non le ho mai spese per l'acclimatamento ed onestamente non ho mai visto una piuma di calore, e ti assicuro che l'inverno qui non è di certo mite...anche se non l'ho mai portato a -15 :D...non so che dirti.

Magari è super pignolo

Certo anche io che uso spesso e volentieri sc, aperture così piccole raggiungono la temperature in 45min max un'ora anche d'inverno

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Il prodotto perfetto non esiste, ognuno deve valutare il proprio in base alle proprie necessità e disponibilità economiche.


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MessaggioInviato: domenica 31 agosto 2008, 15:44 
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Messaggi: 6292
Bè pignolo fino a un certo punto, io la piuma l'ho ripresa e l'ho messa nelle mie impressioni. Non l'ho inventata. E' lì, al fuoco diretto della mia dmk. Come ho scritto si trattava di una mite serata di aprile e con il tubo a prendere aria x 4 ore e mezza. Non so come facciate voi ad avere il tubo, d'inverno, a temperatura dopo 1 ora... Probabilmente avete la possibilità di tenerlo in ambienti vicini alla temepratura esterna.
Se hai una piuma così grande e netta al fuoco diretto, con barlow 2 o 3x a 6-7 metri di focale, non è che fai grandi cose in ripresa hires, che è il campo che mi interessa. In visuale il problema è meno sentito ovviamente, come ho anche indicato nelle mie impressioni.

Per quanto riguarda la questione delle razze hai ragione Paolo, anche io mi sono chiesto come mai il 210 ha 4 spider... bho... forse hanno recuperato delle parti già in produzione col cn212? Indubbiamente 3 spider sono meglio di 4, anche se penso che il 180, per l'imaging hires, paghi pegno con i suoi 3 cm di apertura in meno. Forse sulle doppie avrebbe una immagine più gradevole?


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MessaggioInviato: domenica 31 agosto 2008, 17:16 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
sì, Black.
Avendo avuto un CN212 e sapendo che lo specchio primario ha la stessa dimensione mi sono chiesto se potesse essere un risparmio di produzione (anche se mi sembra assurdo sulla gamma takahashi francamente).
Il solo crucio che ho è di non aver mai testato ben benino il 210 mewlon, magari un giorno mi farò invitare a darci un'occhiata :wink:

Riguardo il discorso delle prestazioni, e accettando il fatto che gli strumenti offrano più o meno il massimo nelle loro classi apertura, penso che in campo hi-res fotografico il 210 sia comunque più performante ma condivido la tua idea che in campo visuale per stelle doppie il 180 possa andare meglio. Non nego di pensare, ogni tanto, di prendere proprio il piccolo 180mm come upgrade ai miei tubi, "giurin giuretta"

Paolo

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MessaggioInviato: domenica 31 agosto 2008, 18:27 
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Iscritto il: domenica 24 dicembre 2006, 20:02
Messaggi: 232
Località: Padova
cherubino ha scritto:
sì, Black.
Avendo avuto un CN212 e sapendo che lo specchio primario ha la stessa dimensione mi sono chiesto se potesse essere un risparmio di produzione (anche se mi sembra assurdo sulla gamma takahashi francamente).
Il solo crucio che ho è di non aver mai testato ben benino il 210 mewlon, magari un giorno mi farò invitare a darci un'occhiata :wink:


Ciao Paolo,
i Mewlon gli ho visti solo in vetrina :D quindi non posso esprimere giudizi in merito, di sicuro, visto la buona fama di cui godono, non mi preoccuperei molto degli spider anche perchè se veramente la strategia del recupero di componenti dal CN212 fa risparmiare a casa Takahashi il cliente è altrettanto vantaggiato.
Per 30 mm in più (180 - 210) c'è una differenza sul prezzo del 25% circa,
per i 40 mm invece (210 - 250) la differenza è notevole, il 140% in più.

Sicuramente il paragone è un pò esasperato, un ottica di buona fattura più grande ha costi di produzione molto più elevati dei fratelli minori però, se con un pò di "economia domestica" la famiglia Takahashi può vendere a prezzi più bassi mantenendo lo stesso standart, non c'è che da restare contenti.

Non sono proprio convinto che le cose stanno come ho scritto ma mi piacerebbe avere ragione. :lol:

Davide


Ultima modifica di davidevilla il domenica 31 agosto 2008, 19:15, modificato 1 volta in totale.

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cherubino ha scritto:
Tornando al topic mi sono sempre chiesto come mai takahashi, per realizzare il suo Mewlon 210, abbia scelto un supporto a raggera a 4 bacchette invece che a 3 come sono gli altri mewlon (modelli 180, 250, 300). Cosa che mi ha stupito poiché è risaputo che il sistema a 4 raggi non è il migliore nel contenere l'effetto degli spikes.
Ho sempre avuto la sensazione (che è e resta tale probabilmente) che il 210 sia stato uno strumento di compromesso per colmare un "buco" di produzione e che, forse, il 180 sia sempre stato più performante.

parliamone.

Paolo

Imho il cn212 essendo doppia configurazione predilige un spider a 4 raggi
suppongo quindi che il 210 essendo identico di dimensione senza stare a fabbricarne un'altro han riciclato proprio quello (imho eh)
poi vai a saperlo come è stata

basterebbe confrontare i 2 rispettivi spider

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MessaggioInviato: domenica 31 agosto 2008, 19:18 
[Rimosso come da richiesta del proprietario del messaggio]


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MessaggioInviato: domenica 31 agosto 2008, 19:37 
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Stargazer ha scritto:
cherubino ha scritto:
Tornando al topic mi sono sempre chiesto come mai takahashi, per realizzare il suo Mewlon 210, abbia scelto un supporto a raggera a 4 bacchette invece che a 3 come sono gli altri mewlon (modelli 180, 250, 300). Cosa che mi ha stupito poiché è risaputo che il sistema a 4 raggi non è il migliore nel contenere l'effetto degli spikes.
Ho sempre avuto la sensazione (che è e resta tale probabilmente) che il 210 sia stato uno strumento di compromesso per colmare un "buco" di produzione e che, forse, il 180 sia sempre stato più performante.

parliamone.

Paolo

Imho il cn212 essendo doppia configurazione predilige un spider a 4 raggi
suppongo quindi che il 210 essendo identico di dimensione senza stare a fabbricarne un'altro han riciclato proprio quello (imho eh)
poi vai a saperlo come è stata

basterebbe confrontare i 2 rispettivi spider


Forse non si sono limitati ai soli spider, sarebbe interessante poter confrontare anche la culatta posteriore con il meccanismo di messa a fuoco.

Davide


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