1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Il primo forum di astrofili per astrofili, nato nel 2000!
Oggi è domenica 3 agosto 2025, 9:00

Menu

* Home
* Iscriviti
* La Bacheca
* F.A.Q.
* Cerca
* Login/Logout 

Login

Nome utente:
Password:

 Ho dimenticato la password

In Linea

Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti

Regolamento

regolamento

Links

*
Astrocafè

Segnala bolide
* Meteoblue.com
* Previsioni seeing
* Il Meteo.it
Help Forum
 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 203 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 ... 21  Prossimo
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 7:19 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: venerdì 23 giugno 2006, 13:32
Messaggi: 4798
Località: Canossa (RE)
Tipo di Astrofilo: Visualista
cherubino ha scritto:
Intanto credo che non si possa non considerare il disturbo creato dalla maschera asimmetrica e non si possa nemmeno non considerare il fatto che la curvatura del parabolico resta (anche se diaframmato: quindi riducendo il apporto focale "luminoso") quella originale. Quindi restano inalterate le altre aberrazioni geometriche tipiche di uno specchio parabolico aperto a f.4 o f.5 o simili.


Hmmm... non sono d'accordo. La focale resta sempre la stessa (e.g. 2048mm per il mio 18"), ma come l'apertura è ridotta non parliamo più di un f/4,45. Oppure, dici che per uno specchio 20cm con focale 2048mm la curvatura dello specchio è differente? Secondo me non è possibile perchè i raggi di luce devono essere rifletti per arrivare al stesso punto focale. C'è solo una curvatura possibile per un certo punto/distanza focale, o sbaglio? :wink:

Ciao!

Peter

_________________
18" f/5 Arie Otte binodobson
2 x 36mm Siebert Observatory, 2 x 22mm Nagler t4, 2x 12mm Nagler t4,
2 x 9,9mm Siebert Starsplitter, 2 x 8mm Delos, 2 x 4,5mm Delos
RP Optix 23-41x100 con 2 x 21mm Siebert Ultrawide
http://www.astronomydrawings.com
http://astronomydrawings.blogspot.it/
Facciamola finita con le luci stradali: https://www.youtube.com/watch?v=l_5ycdkhH8o


Top
  Profilo   WWW  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 7:37 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: lunedì 4 settembre 2006, 13:29
Messaggi: 5486
Località: Mugello
Tipo di Astrofilo: Visualista
Peter:
uno strumento f5 ha una curvatura molto accentuata in quanto la luce deve convergere secondo un angolo più aperto (considerando l'angolo del vertice del fascio ottico al fuoco) in quanto il fuoco si trova più vicino, una curvatura più accentuata credo sia più difficile da lavorare rispetto a una meno accentuata che richiede meno lavorazione (parlo da profano non avendone mai lavorato uno) e il discorso vale sia per gli specchi che per le lenti, anche se le lenti credo presentino meno problemi degli specchi... penso.

Se uno specchio ha una curvatura sferica ogni "spicchio" ha la stessa curvatura, ma siccome parliamo di superfici paraboliche non ci giurerei sul fatto che sia la stessa cosa, può darsi che mi sbagli ma a intuito mi veine da pensare proprio questo.

Inoltre un newton f5 è lavorato e ottimizzato per fornire l'immagine migliore possibile in asse, lavorando fuori asse non sono sicuro che le prestazioni siano le stesse.

Maidiremirko:
un diaframma con un foro eccentrico di 100mm su un newton da 250mm f5 come il mio non lavorerebbe corettamente in quanto parte del foro sarebbe ostruito dall'ombra del secondario creando un'immagine a mezzaluna :shock: il massimo diametro del foro deve essere uguale allo spazio libero tra il bordo del secondario e il bordo del primario, e meglio qualche mm in meno che in più (per evitare il bordo del primario che può avere problemi) per il mio 10" ho stimato che il foro debba avere un diametro 250-64/2=93mm arrotondati per difetto a 90mm (ma per sicurezza starei sugli 85mm) , quindi rispetto al 100mm abbiamo già minore risoluzione e minore raccolta di luce, io penso che più verosimilmente andrebbe confrontato con un apo da 80mm.


Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 9:56 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
infatti, un conto è diaframmare uno specchio (la curvatura del quale resta la stessa e andiamo a diaframmare dal centro verso il bordo) Un conto è diaframmare una lente la cui curvatura non è omogenea e tende ad accentuarsi verso i bordi (differenza minima, ovvio). Questo comporta il atto che diaframmare una lente migliora (ovviamente con i limiti della minore apertura) la sua resa, su uno specchio questo non è detto.
L'espediente dei iaframmi eccentrici è comunque un espediente valido, soprattutto se applicato ai grandi diametri (diciamo dai 35 cm. in su almeno) perché consente di osservare con maggiore calma di immagine i soggetti che, per natura più di altri, richiedono quiete atmosferica.
In realtà anche i soggetti del cielo profondo richiederebbero il miglior seeing possibile perché, comunque, il fatto che la turbolenza spappoli l'immagine di una stella significa che spappola anche i dettagli di una galassia o di una nebulosa.
Ecco perché si tende a trovare siti con seeing decente anche per fare deep sky.
Faccio l'esempio della mia postazione montana a 2000 metri dove ho una trasparenza notevole e un tasso di umidità nell'aria molto basso. Risultato a occhio nudo uno spettacolo (!) Al telescopio, invece, nonostante la mag. limite molto alta, sovente i dettagli di nebulose e galassie sopra i 150x diventano poco incisi proprio perché le correnti in quota e soprattutto i movimenti d'aria tipici delle valli alpine e dei passi rendono disagevole l'osservazione e tendono a far perdere dettagli che, magari, 1000 metri più in basso da un sito più "calmo" risulterebbero più netti (anche se la mag. limite a occhio passa da 6,5 a 6...)

Paolo

_________________
http://www.dark-star.it


Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 10:06 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Peter ha scritto:
Hmmm... non sono d'accordo. La focale resta sempre la stessa (e.g. 2048mm per il mio 18"), ma come l'apertura è ridotta non parliamo più di un f/4,45. Oppure, dici che per uno specchio 20cm con focale 2048mm la curvatura dello specchio è differente? Secondo me non è possibile perchè i raggi di luce devono essere rifletti per arrivare al stesso punto focale. C'è solo una curvatura possibile per un certo punto/distanza focale, o sbaglio? :wink:


Peter, uno specchio diaframmato non è equivalente ad uno specchio del diametro del diaframma con rapporto focale maggiore. Il motivo è prettamente geometrico nel senso che un conto è lavorare con uno specchio a f/13 (esempio), che sarà uno specchio quasi sferico e a geometria simmetrica, un conto è lavorare con uno specchio diaframmato a f/13 che sarà una porzione di paraboloide. E' vero che lo "scopo" rimane lo stesso (portare i raggi al fuoco) ma la geometria dello schema ottico cambia radicalmente. Le aberrazioni geometriche, se ci sono, rimangono. Se ci sono aberrazioni fuori asse, esse saranno accentuate perché il contributo "corretto" assiale viene a mancare e soprattutto perché il tracciamento dei raggi rimane invariato in quella porzione.
Mia opinione, eh :)

_________________
Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 11:20 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 19 maggio 2006, 11:18
Messaggi: 1729
Località: Somewhere in Lombardia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Vicchio ha scritto:
Maidiremirko:
un diaframma con un foro eccentrico di 100mm su un newton da 250mm f5 come il mio non lavorerebbe corettamente in quanto parte del foro sarebbe ostruito dall'ombra del secondario creando un'immagine a mezzaluna :shock: il massimo diametro del foro deve essere uguale allo spazio libero tra il bordo del secondario e il bordo del primario, e meglio qualche mm in meno che in più (per evitare il bordo del primario che può avere problemi) per il mio 10" ho stimato che il foro debba avere un diametro 250-64/2=93mm arrotondati per difetto a 90mm (ma per sicurezza starei sugli 85mm) , quindi rispetto al 100mm abbiamo già minore risoluzione e minore raccolta di luce, io penso che più verosimilmente andrebbe confrontato con un apo da 80mm.


Dovresti misurare con un calibro l'esatto spazio libero fra il bordo del porta secondario e il bordo interno del tubo ;)
Se fossero davvero 80mm per il 10" (per il mio 8" è molto meno), si costruisce un diaframma (stavolta a ciambella) da 80mm da montare sul 100ED :shock:
Così avrai due strumenti da 80 per poter fare tutti i confronti del mondo :cool:


Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 11:44 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
cherubino ha scritto:
infatti, un conto è diaframmare uno specchio (la curvatura del quale resta la stessa e andiamo a diaframmare dal centro verso il bordo) Un conto è diaframmare una lente la cui curvatura non è omogenea e tende ad accentuarsi verso i bordi (differenza minima, ovvio). Questo comporta il atto che diaframmare una lente migliora (ovviamente con i limiti della minore apertura) la sua resa, su uno specchio questo non è detto.
L'espediente dei iaframmi eccentrici è comunque un espediente valido, soprattutto se applicato ai grandi diametri (diciamo dai 35 cm. in su almeno) perché consente di osservare con maggiore calma di immagine i soggetti che, per natura più di altri, richiedono quiete atmosferica.
In realtà anche i soggetti del cielo profondo richiederebbero il miglior seeing possibile perché, comunque, il fatto che la turbolenza spappoli l'immagine di una stella significa che spappola anche i dettagli di una galassia o di una nebulosa.
Ecco perché si tende a trovare siti con seeing decente anche per fare deep sky.
Faccio l'esempio della mia postazione montana a 2000 metri dove ho una trasparenza notevole e un tasso di umidità nell'aria molto basso. Risultato a occhio nudo uno spettacolo (!) Al telescopio, invece, nonostante la mag. limite molto alta, sovente i dettagli di nebulose e galassie sopra i 150x diventano poco incisi proprio perché le correnti in quota e soprattutto i movimenti d'aria tipici delle valli alpine e dei passi rendono disagevole l'osservazione e tendono a far perdere dettagli che, magari, 1000 metri più in basso da un sito più "calmo" risulterebbero più netti (anche se la mag. limite a occhio passa da 6,5 a 6...)

Paolo


OT: Il nome, l'esperienza e la tua attrezzatura mi ricordano vagamente un utente architetto autobannatosi qualche gg fa.
Solo che sembri molto piu' educato e meno impulsivo di lui!!! :D

Mah!! :?


Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 12:01 
[Rimosso come da richiesta del proprietario del messaggio]


Top
     
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 12:11 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16149
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Vicchio come ha detto maidiremirko puoi diaframmare tutti e due per fare prove dirette, poi considera che diaframmando il tuo 100ED (già eccellente strumento), come ha perfettamente spiegato cherubino, dovrebbe migliorare ulteriormente.

_________________
Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


Top
  Profilo   WWW  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 13:04 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: venerdì 23 giugno 2006, 13:32
Messaggi: 4798
Località: Canossa (RE)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Allora... penso che c'è qualcosa che non capisco. Se taglio un pezzo di 20cm del mio specchio, avrà cmq ancora una focale di 2000mm? Nonostante se il pezzo viene del centro oppure del bordo? Allora è cmq f/10? :?

In tutto caso, la coma di uno specchio diventa più grave quando il punto di riflessione sullo specchio è più lontano dell'asse centrale del cono di luce. Quando riduco la superficie illuminate, elimino anche la divergenza estrema dello specchio f/4,5, o sbaglio? Non ci sono più raggi che sono rifletti con un angolo estremo confronto all'asse centrale del cono di luce, oppure si? Ho presto fatto questo disegno. Il cono risultando della diaframma, non è largo ma molto "acuto". Non ha gli angoli estremi di un cono f/4,5. Beh... a mio parere...

http://forum.astrofili.org/userpix/626_diaframma_1.jpg

E vorrei ancora menzionare che uno specchio parabolico ha generalmente i più grandi errori ottici al centro. Guarda l'interferometro del mio specchio:

http://forum.astrofili.org/userpix/626_Inferometro_2.jpg

Allora se uso solamente una parte tra il centro e il bordo, le prestazioni devono essere megli?

Ciao!

Peter

_________________
18" f/5 Arie Otte binodobson
2 x 36mm Siebert Observatory, 2 x 22mm Nagler t4, 2x 12mm Nagler t4,
2 x 9,9mm Siebert Starsplitter, 2 x 8mm Delos, 2 x 4,5mm Delos
RP Optix 23-41x100 con 2 x 21mm Siebert Ultrawide
http://www.astronomydrawings.com
http://astronomydrawings.blogspot.it/
Facciamola finita con le luci stradali: https://www.youtube.com/watch?v=l_5ycdkhH8o


Top
  Profilo   WWW  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 4 giugno 2008, 13:10 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: martedì 30 maggio 2006, 12:10
Messaggi: 332
Località: Torino
Tipo di Astrofilo: Fotografo
cherubino ha scritto:
non si possa nemmeno non considerare il fatto che la curvatura del parabolico resta (anche se diaframmato: quindi riducendo il apporto focale "luminoso") quella originale. Quindi restano inalterate le altre aberrazioni geometriche tipiche di uno specchio parabolico aperto a f.4 o f.5 o simili.


Considerazione interessante: esiste qualche trattazione in letteratura di quest'argomento?
Ovvero uno specchio parabolico nativamente f5 ma diaframmato (in qualsivoglia modo) a f10 è otticamente equivalente ad uno specchio parabolico che è nativamente f10 a piena apertura?

Mi rivolgo soprattutto a chi conosce meglio la teoria.

P.S.
Un'altra cosa interessante, ma siamo già a livello di sfizio, è sapere se in un Newton diaframmato asimmetricamente si ha miglioramento di prestazioni ponendo da parti opposte focheggiatore e diaframma in modo da non avere sovrapposizione di cammini ottici.

_________________

Unistellar Equinox 2
Celestron C6
Meade 2045D
Skywatcher MC 90
Skywatcher ST80
Nikon Action VII 7x35
Nikon Action VII 7x50
Pentax 16x50
Magellano 15x70


Ultima modifica di roteoctober il mercoledì 4 giugno 2008, 13:16, modificato 1 volta in totale.

Top
  Profilo   WWW  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 203 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 ... 21  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010