mario de caro ha scritto:
@Davide
Si ok tutto si fa ( come le foto con un Dobson, ma su questo forum non ne ricordo......di quelle buone .... fatte con i sentimenti

)
Come non ricordo di dobson o Newton vocati per l'hi res planetario....( si ok Dob lo usa ma è una eccezione imho)
Non è un caso che stiamo parlando delle prestazioni di un apo e non del solito c11.
Francamente non capisco perché per osservare bene i pianeti mi debba rivolgere a uno strumento dal diametro superiore ai 250mm...bah sarà un mio limite...
Ripeto: uso visuale hi res ( che per inciso su un 400mm significa spingere oltre i 500x ...molto oltre....)
Porto la mia esperienza di alcuni anni di utilizzo del Northek DK250 : strumento magnifico per hi res ( nasce per questo

) con ostruzione portata tramite rifacimento del supporto del secondario al 23% dal 29% originario , con regolazioni micrometriche ( fatte con 4 micrometri centesimali, tre sul primario e uno sul secondario)
Strumento magnifico appunto ma ....delicato....sensibile alla turbolenza, all' umidità, allo sporco( leggi scattering) al contrasto del fondo cielo mai completamente nero....alla collimazione....al degrado termico dell'immagine.....al degrado dell'alluminatura... alle luci parassite ambientali....e ...dulcis in fundo ( visto che sono un pasticcere

) alle aberrazioni ottiche della sua configurazione dall kirkam ( leggi coma al bordo e sferica)
Come performance assoluta ( con tutto quanto detto sopra nei limiti delle tolleranze

) è superiore al rifrattore apocromatico 152f8 ma di un 10% max!!!
Capito Davide? Quasi il doppio del diametro e praticamente stesse prestazioni!
Il motivo è molto semplice : il mio occhio , a parità di ingrandimenti, non riesce a percepire più dettagli ( o meglio molti più dettagli) di quelli offerti dall apo.
Ripeto: in hi res il diametro passa decisamente in secondo piano.
Abbiamo una strumentazione molto simile. Anche io possiedo il dk250 f20 della Northek. Questo strumento mi giunse manomesso da qualcuno che non sapeva nemmeno collimarlo,gli avevano fatto di tutto. Purtroppo ero incappato in un "miglioratore". Per fortuna la Northek me lo ha rimesso a nuovo,tutto sommato facendomi spendere anche poco.
Si tratta di uno strumento con ottiche ben fatte,super certificate ,ed una meccanica di assoluta qualità.Putroppo Oldham si è ritirato,quello che faceva le ottiche,un altra persona esperta in meno nel mondo dell'astronomia amatoriale. Per dirne una,una volta riportando dentro casa il tubo del Northek una folata di vento mi fece richiudere la porta mentre passavo.Colpì la porta con la parte finale della culatta,vennero giù tutti i santi.Morale della favola?Porta scheggiata e ottica il giorno dopo collimata...
Detto questo,non posso fare paragoni visuali tra il Northek e altri strumenti che ho,visto le poche visioni che ho avuto con esso,usandolo più per ripresa. Posso però paragonare le visioni del Tec160fl e quelle del mio Intes Italia mct228dx. Si tratta di un Maksutov Rumak da 228mm F13,5 con ostruizione di 0,26.Uno strumento di assoluta qualità,che oggi sarebbe improponibile produrre.Nel corso degli anni la maggior parte delle volte il Tec ha mostrato visioni migliori,però ci sono state delle occasioni in cui veramente il Mak si è distaccato. Poche volte,ma quelle volte Vedevo giove come fosse quasi una immagine elaborata,Marte a quasi 800x era di marmo. Eravamo in presenza di un Seeing intorno ad 1 o poco meno sulla scala di Antoniadi.
Per dirne una l'altro ieri,sono in Brasile adesso,ho avuto una visione di giove a quasi 330x (Televue zoom nagler 2-4mm a 2,5mm) che è forse la migliore che ho avuto con questo strumento,che non possiedo da poco.
Quindi quello che voglio dire è che il seeing ottimo è sempre necessario (fine 2024 ero ancora in Italia...serate assai scarse),ma l'ottica di qualità,sia essa a riflessione o rifrazione,si distacca rispetto ad una molto media.
La capacità di rilevare,anche se non sono risolti,dettagli che in quella fatta meno bene, anche con qualche cm in più,magari scompaiono.
Mi è capitato diversi anni fa,quando il seeing dalle mie parti in Italia era migliore,di far paragone tra ottiche migliori e alcune più commerciali e più grandi. Ricordo una prova in parallelo,sulla stessa montatura,tra un Intes micro 715dx e un C9-1/4 fatto in USA. Su saturno e giove,alla fine mi è piaciuto di più l'intes. Intendiamoci,il C9 era una bella ottica,ma l'immagine dell'Intes era più incisa.Tutti i particolari che si vedevano in entrambi nello strumento russo erano più evidenti e netti. Sul C9 si vedeva qualcosina in più,ma era sempre un po' "flou" rispetto al mak. Dovuto al tipo di schema ottico,cosa che notai anche nel mio ex C11.
Quindi quale è la scelta?La miglior ottica ben fatta e più grande che si si può permettere. Questo è il mio punto di vista.Se posso rinunciare ad un pò di apertura rispetto alla qualità,lo preferisco.