Angelo Cutolo ha scritto:
Per quello che ipotizzi tu, rimane il problema dei fori necessari per far fuoriuscire il materiale dalle alveolature, che come ho detto costituiscono punti struturalmente deboli, ma comunque è cosa che non posso escludere; ci sara un apposito "strutturista" alla nasa che si studierà (e calcolerà) quale siano le dimensioni, il numero e la posizione più appropriata di tali fori.
Poi va verificata la cinematica, un qualcosa che sublima è in pratica una emissione di gas, quindi di uno o più getti che possono fornire una spinta nello spazio, allora non basterebbe calcolare la loro posizione dal punto di vista statico, ma anche che siano posizionati in maniera che l'uscita del gas dai vari fori, dia un vettore nullo, altrimenti l'aggeggio prende e va da qualche parte.
Ps.: perché giudichi l'aerogel non adatto? Leggo che è solido (quindi adatto agli adesivi strutturali), è sostanzialmente silicio, ha una grande resistenza (rispetto al suo peso), bassa deformabilità (e questa è la cosa più importante) e ottima resistenza al calore, cosa non andrebbe bene delle sue caratteristiche, per il riempimento delle alveolature?
Aerogel: beh, se è idoneo abbiamo risolto il problema, allora è necessario far sapere a chi di competenza questa possibilità.
Per quanto riguarda l'alveolatura, mi sembra che la loro struttura e forma sia in grado di generare una sublimazione senza
mettere in pericolo la struttura circostante, c'è il problema dell'emissione di massa che in effetti genererebbe un effetto razzo,
questo effetto può essere usato per il posizionamento fine del satellite nello spazio anche se per la loro forma non si avrebbe
un effetto direzionale preciso, ma l'essenziale è di scaricare massa il più possibile senza generare tensioni distruttive o
deformative nello specchio, non so se si può fare ma l'aerogel potrebbe rimuovere il problema.
Ciao.
Roberto Gorelli