1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Il primo forum di astrofili per astrofili, nato nel 2000!
Oggi è lunedì 4 agosto 2025, 20:40

Menu

* Home
* Iscriviti
* La Bacheca
* F.A.Q.
* Cerca
* Login/Logout 

Login

Nome utente:
Password:

 Ho dimenticato la password

In Linea

Visitano il forum: Nessuno e 36 ospiti

Regolamento

regolamento

Links

*
Astrocafè

Segnala bolide
* Meteoblue.com
* Previsioni seeing
* Il Meteo.it
Help Forum
 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 778 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42 ... 78  Prossimo
Autore Messaggio
MessaggioInviato: sabato 25 giugno 2016, 17:07 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 9:11
Messaggi: 1405
Località: Veneto
Mi sono accorto di un altra cosa a sfavore cioè che complica ulteriormente la faccenda. L anello A è grigio non bianco e quindi si tratterebbe di un filo nero (vicino al bordo) su sfondo grigio

_________________
Osservo con:
Dobson 450/1900, Travel-Dobson 250/1000, mini-dobson 150/600 autocostruiti



Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: sabato 25 giugno 2016, 17:16 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: martedì 3 gennaio 2012, 5:56
Messaggi: 721
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Non sto dicendo questo Mauro, rileggi con attenzione.
posso anche mettere una webcam da 30 euro dietro il TEC, non mi dirai che puoi giudicare la qualità dell'ota da una immagine del genere perchè il tubo non lo sa e quella registra comunque no?
Ti sto dicendoinvece che non trovi riprese planetarie eccezionali fatte con il 140 per il semplice motivo che non è adatto a quel genere di riprese. Chi lo compra per fotografare lo prende per altri soggetti, avrà una attrezzatura adeguata a quei soggetti e non ai pianeti, ed avrà anche una esperienza elaborativa conseguente. Punto. Una foto a saturno fatta in tali condizioni non può esprimere quello che può dare realmente il tubo in questione. E non ce ne è uno al mondo che si sia attrezzato col 140 per fare riprese planetarie, e se c'è mi scusi pure ma è un idiota, quindi il discorso vale per tutte le foto di saturno che vedrai fatte con questo strumento. Del resto fai una ricerca con google sulle foto fatte col 140 e guarda quante riprese planetarie trovi rispetto alle riprese deep. Sono immagini riprese per sfizio e nulla più per la maggior parte senza capacità elaborativa e con camere votate ad altro. Che pretendi?

_________________
Strehl number for my Tec is engraved on the internal rim of the first diffraction ring

Osservo con:

Rifrattore TEC140 APO su T-REX e treppiede Zeiss / EQ6-R
Zeiss Silvarem 6x30, Konus Japan 10x42, Fujinon 16x70
Lunt sl35hsa
ES 18mm 82°, Baader GO 5mm, Ortho UO 4mm, Ethos SX 4,7mm 110°, Swarovski zoom 7.7-23.1mm, Vixen LVW 3,5, Meade #140 barlow lens


Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: sabato 25 giugno 2016, 17:16 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: martedì 27 agosto 2013, 17:56
Messaggi: 931
Località: Mediolanum
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
mario de caro ha scritto:
questa cosa per me e' ancora poco chiara:perche' la cassini si vede bella nera e il minimo si vede a strisce?)

si vede a strisce perché non è una divisione, è soltanto un minimo di intensità. Questo è il profilo fotometrico degli anelli di Saturno
Allegato:
photo.jpg
photo.jpg [ 24.4 KiB | Osservato 1101 volte ]

"E" è la divisione di Encke, mentre il "minimo di Encke" osservato in bassa risoluzione, è dato dall'unione delle selle g, h e i, ma in telescopi di grande diametro queste singole selle possono essere risolte come si vede nel disegno di Lyot. Io il minimo l'ho sempre visto come un'unica striscia di minore luminosità rispetto al resto dell'anello. In alcune immagini CCD di Saturno in corrispondenza del minimo appaiono più strisce ma non è detto che siano genuine, può trattarsi di artefatti.
mario de caro ha scritto:
come si vede in visuale?

si vede come l'hanno descritta Dawes e Lassell, oppure puoi fare riferimento a questa descrizione di Keeler, ma occhio, usava un 36 pollici...
Allegato:
keeler1.jpg
keeler1.jpg [ 139.91 KiB | Osservato 1101 volte ]

Esistono pure descrizioni della Encke fatte da Schiaparelli a Brera col Merz-Repsold da 49 cm.

_________________
Raf


Top
  Profilo   WWW  
 
MessaggioInviato: sabato 25 giugno 2016, 17:18 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2882
Località: LV426/Acheron
Mi sono preso lo sfizio di fare qualche approfondimento quantitativo. Stiamo parlando di una riga nera di spessore 0.05" che si diluisce su un fondo bianco. Sapendo di quanto si allarga, è in teoria e con calcolo semplice possibile sapere che livello di grigio viene fuori. Per esempio se la riga di 0.05" si sparpaglia su 0.1" diventerà un grigio al 50%, se si apre su 0.5" diventa un grigio 90% e se si apre su 1" diventa un grigio al 95%. In teoria ancora visibile.

Se questo è il principio, allora si possono0 volendo fare calcoli un po' più precisi tenendo conto che il modo in cui la luce si sparpaglia non è uniforme (come sopra) am segue il profilo della PSF dello strumento.

Figura 1.
- La colonna di sinistra è la "risoluzione" dello strumento (cioè circa il diametro FWHM della figura di diffrazione).
- La colonna 2 è la figura di diffrazione.
- La colonna 3 è l0immagine dell Encke, cioè quello che viene fuori distribuendo una riga nera secondo la PSF del strumento.
- La colonna 4 il profilo di intensità

Da questa immagine si può vedere come lai riga completamente nera di spessore 0.05" resta visibile come un bianco a oltre il 90% anche con una PSF larga 1.2". E' il motivo per cui vediamo i fili della corrente elettrica .

Dunque si vede no?

Ehh... no. Bisogna infatti ricordare che la Encke non sta nel mezzo di un campo uniformemente bianco. E' vicina al bordo dell'anello, ad una distanza di 0.5". OK, allora rifacciamo i calcolo tenero conto che l'anello termina.

Figura 2. Stesse colonne.

Ora succede una cosa in teressante: nel mentre la Encke si allarga, viene "assorbita" dal bordo di diffrazione dell'anello esterno.
Con una PSF di 0.3" si vede ancora bene e distinta dal bordo ma già con una PSF di 0.6" diventa solo una "modifica" del profilo di decadimento di intensità del bordo esterno dell'anello. Con PSF di 0.84" (il TEC 140) è indistinguibile dal calo di luce che è comunque indotto dal bordo dell'anello.

Io penso che Dawes non l'abbia vista ma abbia visto qualche altra cosa, (per esempio i citati fenomeni di contrasto dove c'è una variazione netta di luminaria) e abbia avuto fortuna perchè c'era davvero.
Allegato:
p.jpg
p.jpg [ 26.03 KiB | Osservato 1101 volte ]

Allegato:
p2.jpg
p2.jpg [ 33.46 KiB | Osservato 1101 volte ]


dedo ha scritto:
Ti sto dicendoinvece che non trovi riprese planetarie eccezionali fatte con il 140 per il semplice motivo che non è adatto a quel genere di riprese.

Se non è adatto è perchè non produce sul piano focale una immagine ricca di dettagli almeno quanto quelle prodotte che ne so da un C14. Ora, se i dettagli non ci sono in fotografia, mi risulta difficile pensare come sia possibile che diventino presenti quando si toglie il CCD e si mette l'occhio.

Raf584 ha scritto:
si vede come l'hanno descritta Dawes e Lassell, oppure puoi fare riferimento a questa descrizione di Keeler, ma occhio, usava un 36 pollici...
keeler1.jpg
Esistono pure descrizioni della Encke fatte da Schiaparelli a Brera col Merz-Repsold da 49 cm.

Già, 36" con 1500x.


Ultima modifica di Angelo Cutolo il domenica 26 giugno 2016, 11:23, modificato 3 volte in totale.
Uniti post consecutivi.


Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: sabato 25 giugno 2016, 17:26 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: lunedì 6 luglio 2009, 19:38
Messaggi: 3766
Località: via stella Anzio
un singolo frame di una ripresa non mostra i dettagli che vede un occhio umano , se sommiamo mille frame e mille disegni secondo me il dettaglio è maggiore nei disegni

_________________
e ho visto i raggi b balenare nel buio


Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: sabato 25 giugno 2016, 17:35 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2882
Località: LV426/Acheron
cristiano c. ha scritto:
un singolo frame di una ripresa non mostra i dettagli che vede un occhio umano , se sommiamo mille frame e mille disegni secondo me il dettaglio è maggiore nei disegni


No, perchè la somma dei 1000 frame è una tecnica che consente di far emergere dettagli che sono sotto il livello di rumore ma che ci sono nel frame.
Se invece parti da 1000 disegni questi non hanno i dettagli sotto il livello di percezione dell'occhio e quindi anche se li potessi sommare non verrebbe fuori nulla.

Resta comunque il fatto che 1000 frames si sommano e 1000 disegni no.

Non esiste che nel TEC 140 si vede più di quello che è possibile registrare in maniera digitale.


Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: sabato 25 giugno 2016, 17:36 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: martedì 27 agosto 2013, 17:56
Messaggi: 931
Località: Mediolanum
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
xenomorfo ha scritto:
Mi sono preso lo sfizio di fare qualche approfondimento quantitativo.

finalmente un ragionamento quantitativo... Mi sembra però un po' semplificato, come scrive Dollfus nel suo articolo le intensità relative tra anelli e divisioni variano con l'angolo di fase, credo che bisognerebbe tenerne conto.

_________________
Raf


Top
  Profilo   WWW  
 
MessaggioInviato: sabato 25 giugno 2016, 17:38 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: martedì 3 gennaio 2012, 5:56
Messaggi: 721
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Mauro, ma il resto lo leggi? Non è adatto, quindi chi lo compra per fare foto si attrezza per foto di altro genere. Dunque quando ci fotografa i pianeti questi vengono al di sotto delle sue possibilità perchè la catena è ottimizzata per altre riprese.
Se qualcuno lo comprasse per riprese planetarie il discorso sarebbe diverso e più aderente a quanto dici e nelle riprese planetarie ci sarebbero probabilmente più dettagli ma nessuno lo fa.

Nel TEC140 come in qualunque altro telescopio, si vede in visuale molto di piu di quanto si possa vedere con una ripresa digitale mal fatta!!
Spero ora sia più chiaro ;)

Interessanti i grafici che hai postato, ma dovresti anche quantificare esattamente i livelli di grigio dell'anello A e la caduta di luce verso il bordo.

Grazie anche a Raf per i profili fotometrici degli anelli da cui tra l'altro non mi sembra si veda questo ulteriore calo verso il bordo esterno.



Per il

_________________
Strehl number for my Tec is engraved on the internal rim of the first diffraction ring

Osservo con:

Rifrattore TEC140 APO su T-REX e treppiede Zeiss / EQ6-R
Zeiss Silvarem 6x30, Konus Japan 10x42, Fujinon 16x70
Lunt sl35hsa
ES 18mm 82°, Baader GO 5mm, Ortho UO 4mm, Ethos SX 4,7mm 110°, Swarovski zoom 7.7-23.1mm, Vixen LVW 3,5, Meade #140 barlow lens


Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: sabato 25 giugno 2016, 17:43 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2882
Località: LV426/Acheron
Raf584 ha scritto:
xenomorfo ha scritto:
Mi sono preso lo sfizio di fare qualche approfondimento quantitativo.

finalmente un ragionamento quantitativo... Mi sembra però un po' semplificato, come scrive Dollfus nel suo articolo le intensità relative tra anelli e divisioni variano con l'angolo di fase, credo che bisognerebbe tenerne conto.


Ho fatto il caso in cui l'anello è bianco al 100% e la Encke è nera al 100%. Gli altri casi rendono il contrasto inferiore e la percezione più difficile ancora.
Sulla colonna di destra ci sono i profili di intensità risultanti da questa ipotesi ideale. Poi n ella realtà andrà peggio.


Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: sabato 25 giugno 2016, 17:46 
dedo ha scritto:
Mauro, ma il resto lo leggi? Non è adatto, quindi chi lo compra per fare foto si attrezza per foto di altro genere. Dunque quando ci fotografa i pianeti questi vengono al di sotto delle sue possibilità perchè la catena è ottimizzata per altre riprese.
Se qualcuno lo comprasse per riprese planetarie il discorso sarebbe diverso e più aderente a quanto dici e nelle riprese planetarie ci sarebbero probabilmente più dettagli ma nessuno lo fa.

Nel TEC140 come in qualunque altro telescopio, si vede in visuale molto di piu di quanto si possa vedere con una ripresa digitale mal fatta!!

Ma chi ti ha mai detto che per la fotografia planetaria occorre un'attrezzatura speciale e più sofisticata rispetto a quella deep-sky?
Caso mai è proprio il contrario, le camere planetarie sono quelle più semplici, meno sofisticate e meno care sul mercato.
Con le camere per Deep-sky puoi fare eccellente fotografia planetaria, basta settare, come in tutte le camere, guadagno, esposizione e gamma.


Top
     
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 778 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42 ... 78  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 36 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010