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Fabio sta dicendo che un telescopio entry level a f5 è lavorato mediamente male, a f8 i problemi si notano meno. avrà sicuramente del coma.
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Un riflettore newton ha uno specchio parabolico ma, purtroppo, il suo piano focale non è piano. Di conseguenza fuori dall'asse ottico si manifesta l'aberrazione chiamata coma che fa apparire le stelle con un leggero ventaglio o comunque leggermente allungate verso l'esterno del campo. Per ovviare a tutto ciò si può usare un correttore di coma, ma va comprato e sono altri soldi che partono.
A parità di lavorazione (oggi i Newton a f 5 sono ben lavorati, io possiedo uno SW 200 che reputo molto buono) il problema, come dicono Renzo ed Angelo, è di pura fisica: il Newton a f 5 avrà semplicemente un coma rilevante a breve distanza dal l'asse ottico, diversamente dal 150 a f 8 che lo ha solo ai bordi estremi, e necessita, per astrofotografia, di un correttore di coma.
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Non capisco però perchè minimizzare una configurazione simile dando risalto ad autori che utilizzano configurazioni più costose, chi non può permettersi quelle non deve comprare quelle relativamente meno costose perchè non avrebbe senso in quanto gli altri ottengono lavori migliori? allora posso dire che l'esistenza di questo forum avrebbe un senso solo se non esisterebbero la NASA, l'ESO e via dicendo

e per concludere credo che che non si debba prendere troppo sul serio l'astrofotografia facendola apparire come una gara, è giusto dare importanza anche allo studio che a mio parere dovrebbe prevalere dal punto di vista del tempo sull'astrofotografia quindi l'astrofilo "perfetto", non è quello che ha strumentazioni costose ma colui che dispone di entrambe le cose.
Non è questione di gare (anche se alcuni interpretano il loro lavoro astrofotografico come tale) ma semplicemente che, senza una buona montatura, un sistema di autoguida con un piccolo strumento in parallelo o una OAG, un correttore di coma, e, quel che più conta, una buona fotocamera modificata per astronomia o ancor meglio una CCD raffreddata, l'astrofotografia deep sky non si fa.Inevitabilmente tutti questi fattori fanno crescere i costi.
Quanto poi, al seguito del post di Matteo, che è interessante, certo, fare astrofotografia come una gara a chi fa immagini con stelle più piccole, colori più saturi o fedeli, integrazioni più lunghe e chi più ne ha ne metta può essere da un lato propulsivo e stimolante per i neofiti, dall'altro fa perdere di vista uno dei punti più affascinanti dell'astronomia: la ricerca, lo studio e l'approfondimento di cosa si osserva, ma questo è un altro discorso.