yourockets ha scritto:
no, noi milanesi abbiamo posti appena decenti a non meno di due ore.
@moebius
sono d'accordo, ma anche no. per due ragioni.
1) il cielo fa schifo, l'ideale è sgambettare, ma se uno non può sgambettare??? o legittimamente non vuole? cerca una soluzione di compromesso ben sapendo che è un compromesso al ribasso.
2) se uno mi chiede come si vedono le nebulose e mi dice che osserva dal giardino di casa in mezzo alla pianura padana io gli dico cosa potrebbe vedere. mi sembra di aver detto chiaramente più di una volta che ci vuole un cielo buio, che io non provo nemmeno più a fare deep se non sotto un cielo buio ( alla peggio per far vedere qualcosa a qualcuno di passaggio - m57 per chi è già predisposto è sempre uno spettacolo, io ho deciso di comprarmi un telescopio dopo aver visto m31 in un binocolo dalla periferia di milano), gli ho perfino detto che la gufo da qua se la scorda...
aggiungere che con un filtro a mio avviso può tirare fuori qualcosa che altrimenti non tirerebbe fuori e che, almeno all'inizio, può spulciare qualcosa anche da qui (tra l'altro si potrebbe dedicare con più "soddisfazione" ai globulari luminosi) fa parte della completezza della risposta - mica gli ho detto "fai così e risolvi".
secondo te dargli solo l'alternativa dei 200+200 km lo invoglia di più? c'è un sacco di gente che non se la sente di farsi simili sbattimenti.
io per primo che ho ormai 46 anni ci penso su tre volte quando, per una serie miracolosa di congiunture astrali (no impegni+luna nuova+bel tempo), sarebbe possibile andare ad osservare, prima di prendere la macchina da solo farmi 200Km osservare per tre o quattro ore dormirne 2 in macchina e ritornare bello rincitrullito alle prime luci dell'alba (mica siamo tutti uguali: c'è chi regge meglio la fatica chi peggio, chi guida meglio chi peggio, chi magari ha più paura di altri a guidare di notte per stradine di montagna... pensa io guido male, così male che in certi posti - tipo Bazena - non ci vado se devo guidare io, non mi fido)
mi bastano due velature a farmi dire "ma che ca**o potevo starmene a casa con mia moglie..."
insomma non credo molto nelle risposte tutto o niente (anche perchè allora l'unica soluzione ottimale è la Namibia

) - ognuno fa quello che può con i propri mezzi, l'importante è sapere quello che si sta facendo e mi sembra che tutti si sia stati molto chiari riguardo a questo.
quindi: se si può è sempre meglio andare sotto un cielo almeno decente (l'ho già detto, ma lo ribadisco), almeno una volta bisogna provare. i filtri aiutano sicuramente sotto un cielo buio. tentare deep sky da cieli fetidi per alcuni è una bestemmia, per me no (anche se personalmente non lo faccio più)
Ma certo yourockets,
ognuno fa quello che può o quello che si sente di fare. Non tutti sono disposti a faticosi spostamenti e a pesanti nottate: su questo sono d'accordo con te, del resto non ho mica voluto dissuadere chi ha un tele dal rinunciare ad usarlo, perché, ad esempio, abita in centro a Milano. Ho solamente voluto sostenere cosa del resto risaputa che, meno intrusi vi sono tra la lente del tele e l'oggetto da vedere, migliore sarà la veduta e l'osservazione.
Assodato che non tutti sono in grado di sobbarcarsi ore di viaggio per raggiungere il posto migliore (chissà come faccio io che ho 80 anni?), è anche vero che in giro c'è molta pigrizia, del tipo "ma chi me lo fa fare" e questa pigrizia non va d'accordo con l'astronomia.
In altre parole ogni hobby richiede qualche sacrificio: giocare a bocce vuol dire correre su e giù per tutta la durata delle partite; giocare a tamburello, devi saltare a destra e a sinistra; tirare con l'arco vuol dire indurirsi dolorosamente i muscoli dell'avambraccio e così via.
Un'ultima cosa: non tutti gli hobby sono per tutti, ma ci vogliono predisposizione e capacità mentali e fisiche per dedicarvisi. Anni fa, dopo mesi di scuola di parapendio, che mi piaceva moltissimo, il giorno del battesimo del volo, un salto di mille metri, sono fuggito terrorizzato, tra le risate e le sghignazzate degli astanti: non ci avevo la predisposizione.