che dicte ci provo (copiata e riadattata da un testo trovato in rete)
Il problema e che non so con sicurezza di chi sia la pertinenza dell'illuminazione stradale .. la strada è provinciale ma l'illuminazione penso sia gestita dal Comune.
Gent.mo Resp Ufficito tecnico comune di Barga. la presente per notificarLe, in virtù della Sua carica e responsabilità, che l'illuminazione pubblica della strada del Comune da Lei amministrato, ove é posta la mia residenza, sita in via. Giovanni Pascoli 19, numero civico..19..., mi risulta disturbante, eccessiva ed intollerante, mi crea nocumento e danno, sia psicofisico che economico, ed a mio giudizio appare violare più d'una norma, sia generale che speciale. Ciò, per i motivi che seguono. 1) Essa crea disturbo al riposo notturno mio e di coloro che vivono con me, poiché inonda nottetempo di luce nociva e fastidiosa tutta la mia proprietà; 2) A mio giudizio é eccessiva per potenza del flusso luminoso, per erronea inclinazione delle sorgenti, e supera i limiti di illuminamento e di luminanza, stabiliti dal combinato disposto delle diverse e complementari norme che regolano la materia; 3) lo spettro luminoso irradiato dalla sorgente crea forte inquinamento luminoso in quanto il bulbo utilizzato é tuttora una lampada a vapori di mercurio (luce bianca), che risulta avere minore efficienza energetica delle lampade al sodio a alta pressione 4) si verifica in tal modo anche un maggior consumo energetico, ovvero uno spreco di denaro pubblico che grava immotivatamente sulle spalle dei contribuenti, in una fase di congiuntura economica estremamente grave ed apparentemente dalla Sua amministrazione sottovalutata, anche per via di quanto Le sto esponendo; 5) l'eccesso di potenza del flusso luminoso, ancorché irradiato senza adeguato controllo, danneggia anche la mia attività poiché svolgo da anni attività con l’utilizzo di strumentazione ad uso astronomico. In tal senso le dichiaro che nella mia proprietà mi risulta necessario ed opportuno svolgere regolare ed intensa attività astronomica, con utilizzo di numerosa e particolare strumentazione, anche ai fini della ideazione, progettazione, disegno, elaborazione e test finale d'uso di svariata componentistica per strumentazione astronomica di qualità, sia ad uso amatoriale che ad uso scientifico-professionale. 6) Ciò, anche per via dell'attuale grave congiuntura economico-finanziaria, per la quale mi risulta necessario, allo scopo di contenere i costi, abbattere i tempi e migliorare la produttività d'impresa, ricorrere ad ogni spazio ed ad ogni momento utile in mia disponibilità. 7) Ciò comporta che il grave eccesso di illuminazione che inonda violentemente la mia proprietà mi risulta intollerabile e nocivo, anche ai sensi e per l'effetto dei principi sanciti dall'art. 844 CC, sia riducendo il recupero psicofisico della persona a causa del sonno disturbato, sia limitando fortemente lo sviluppo della mia attività divulgativo-scientifica in campo astronomico ; Sono pertanto a richiederLe urgenti ed efficaci provvedimenti atti ad evitare che l'irradiazione proveniente dall'illuminazione artificiale altrui s'immetta nella mia proprietà. Ciò va realizzato - a giudizio mio e di tutti gli esperti del settore illuminotecnico, del risparmio energetico e dell'uso razionale dell'energia e dell'inquinamento luminoso - con: a) marcata riduzione di potenza installata (max 50w); b) riduzione a zero dell'inclinazione degli apparecchi; c) limitazione della dispersione del flusso energetico emesso al fine di far spiovere tutto il fascio luminoso esclusivamente sulla sola proprietà di competenza di codesto Comune, e non oltre; d) sostituzione del bulbo attualmente utilizzato (vapori di mercurio) con uno a spettro di frequenza ristretta, ovvero utilizzo esclusivamente di lampade cosidette "al sodio a bassa pressione", e non del tipo a LED ". vedi sopra. Infine, si richiede la riduzione - mediante idonei apparati installati nell'armatura o tramite controllo da remoto, secondo le più avanzate linee guida dell'illuminotecnica e delle normative che localmente in tutta Italia regolano la materia - del flusso luminoso del 30%, , a partire dalle ore 23,00 in periodo di ora solare, e dalle 24,00 in periodo di vigenza dell'ora estiva ("ora legale"). Si rammenta al proposito che detta riduzione é da tempo prevista da ogni vigente normativa in tema di risparmio energetico, di uso razionale dell'energia e di contenimento del fenomeno dell'inquinamento luminoso, ma verosimilmente é rimasta inspiegabilmente del tutto inapplicata da parte di codesto Comune. Vado certo che a differenza di occasioni precedenti, questa mia non resterà inascoltata ma riceva rapido accoglimento in spirito di proficua collaborazione e quale manifestazione di sensibilità, sia verso i bisogni ed i diritti dei singoli, che quelli dei soggetti produttivi e d'impresa, con fattivo sostegno, dunque, anche ad una vera ripresa economica e per una migliore qualità della vita nel territorio da Lei amministrato. Le significo però che qualora misure idonee ed efficaci non saranno intraprese nel termine di giorni 30 dal ricevimento della presente, sarò costretto a valutare ogni iniziativa di legge, ivi compresa un'eventuale segnalazione alla Magistratura ordinaria ed a quella contabile, a tutela del benessere psicofisico mio e dei miei familiari, nonché della mia attività divulgativo-scientifica nel campo delle scienze astronomiche, e di ogni altro mio diritto, ivi compreso quello di poter esser libero di esercitare - nella mia proprietà - proficua e valida attività di indagine astronomica del cielo notturno, sia amatoriale che di qualità professionale. Con riserva d'azione, e vittoria di spese, distinti saluti.
_________________ * <---- O LO CHIAMAVANO K63 Astrofilo da sempre E con fratello scopritore di SASSI
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