fabio_bocci ha scritto:
Mi sa che nel Plossl la focale dell'oculare coincida con la lunghezza dell'oculare stesso ed il diaframma di campo sia quello dell'ultima lente dell'oculare. Se l'oculare fosse più corto della sua focale si potrebbe mettere a fuoco il Sole su un foglio di carta, cosa che con un Plossl non si riesce a fare (almeno mi sembra). Fai la prova con i tuoi oculari, ma vedrai che tutti sono più lunghi e con nessuno si mette a fuoco il Sole, a parte i kellner.
Proverò, ma anche se fosse come dici mi resta sempre un minimo di 0.5f

fabio_bocci ha scritto:
In realtà se si fa proiezione oculare, si ha l'immagine invertita rispetto al piano focale del telescopio. In questa condizione si ha sempre un ingrandimento. Se si vuole ridurre la focale si deve fare come diceva prima Console, con le ridotte distanze, ma in realtà non si fa proiezione oculare, ma si accorcia la focale con una lente (o in gruppo) convergente, e non si ha capovolgimento dell'immagine
Su questo ribadisco che sono fortemente in disaccordo: non è vero che la proiezione oculare ingrandisce sempre e non è vero che io sto proponendo qualcosa di diverso dalla proiezione oculare.
Con riferimento al disegno iniziale, quindi nel caso elementare di lente semplice, vale che, avendo in ogni caso proiezione, quindi immagine reale e capovolta, si possono avere i seguenti casi:
- oggetto fra 2f e f: immagine rispettivamente fra 2f e infinito, ingrandita a capovolta (classica proiezione);
- oggetto fra 2f e infinito: immagine rispettivamente fra 2f e f, rimpicciolita e capovolta (proiezione con riduzione, che propongo);
- oggetto in 2f: immagine in 2f, uguale e capovolta (raddrizzatore).
Se non iniziamo a metterci d'accordo su questo, non andiamo da nessuna parte
