Come già accennato da alcuni prima di me, alle domande sul "perché" e come sono un astrofilo, che mi hanno posto tante persone e che mi faccio d'altra parte io stesso (perché è quasi un mistero comunque, il perché), mi dico spesso che l'astronomia "ce l'ho nei cromosomi".
In sostanza era destino e ci sono nato, con questa passione. In tutti questi anni, con i naturali alti e bassi, è sempre stata comunque una costante. Le varie sfumature ed i vari interessi, teorici e pratici, da visualista e da astrofotografo, più tecnico, più pratico o più scientifico, si sono succeduti e hanno prevalso nei vari periodi della mia vita, ma l'Astronomia mi ha sempre accompagnato e si può dire che mi ha anche "gestito".
Più che il perché, che quindi è spiegabile solo con il fatto di essere un destino, mi sono posto, ad un certo punto, la domanda più che altro sul *come*e sul *quando*, ossia qual'è l'episodio che scatenato in me la passione e mi ha fatto arrivare fin qui? Ebbene, l'ho individuato, anni fa e ho le testimonianze.
Premetto che l'interesse appunto, c'è sempre stato, per la materia e per la pratica; che anche per il mio caso le imprese spaziali degli anni 60-70 sono state determinanti, se non di più, a dare un'impulso al mio interesse per le cose del cielo (all'inizio la mia passione era prevalentemente per le imprese spaziali e l'astronautica, da qui, probabilmente il mio interesse particolare per l'osservazione e la ripresa della
Luna), c'è stata però un'esperienza "folgorante", che mi ha coinvolto e che naturalmente consiste in una serata sotto le stelle, avvenuta per caso, ma nelle condizioni favorevoli.
Di quella serata ho ancora un vivido ricordo, una serata con cielo semplicemente straordinario, stelle sfavillanti, Via Lattea chiarissima, Giove (l'ho ricostruito dopo) che abbagliava tanto era luminoso; il luogo?
Prato Piazza, a quasi 2000m sulle Dolomiti, la data?
11 Settembre (!!

)
1974. Da quella serata è partito tutto, è partita la mia "malattia" per il cielo, l'Astronomia, l'interesse per gli astri (e non solo per le navicelle spaziali), interesse e passione prima un po' in incubazione, un po' sopita che aspettava solo di essere svegliata. Avevo 10 anni. Ma ho dovuto aspettane altrettanti circa per avere finalmente tra le mani il mio primo telescopietto (un disastroso rifrattore
cromatico

Mario Spada da 60mm f/15

).
Quindi quest'anno, guarda caso, potrei dire che festeggio il 40° anniversario della mia carriera di astrofilo...
