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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 12:15 
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Iscritto il: martedì 6 maggio 2008, 11:59
Messaggi: 9269
Località: San Francesco al Campo [TO]
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ragazzi, visto che è emerso che la dimensione dei dischi di Airy è legata al rapporto focale, questa è M52 fatta con un Orion 80 Express, mentre questa è NGC7635 fatta con il C8 e il riduttore F6.3.
Il C8 non è proprio proprio a 6.3, ma un po' più verso 7.5, ipotizzo che la distanza dal riduttore non sia stata rispettata rigorosamente.
In nessuno dei due casi è stato usato alcun filtro minimo né deconvoluzione.

A questo punto assocerei la difformità tra le dimensioni stellari alla collimazione (del C8) e al seeing.

Appena avrò terminato i lavori sul C8 (sto bloccando lo specchio) e sulla ruota portafiltri per la SBIG, dedicherò un po' di tempo alla collimazione e cercherò di postare due immagini dello stesso soggetto nella stessa sera per paragonare il quasisemied Orion 80 Express con l'SCT.

PS: Per ora ringrazio tutti per il loro apporto, trovo la discussione molto interessante.

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Simone Martina
(a.k.a. gaeeb)
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Gruppo Astrofili Edward Emerson Barnard
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MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 12:30 
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Iscritto il: lunedì 11 settembre 2006, 8:35
Messaggi: 1337
Località: Codroipo (UD)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Eh, magari fosse così semplice. Non dovete dimenticare eventuali sistemi ottici complessi (come riduttore / spianatori / ecc.) che si interpongono nel cammino ottico. La dimensione stellare dipende anche da questi sistemi ottici interposti oltre che ovviamente al seeing, acclimatamento, ecc.

Mauro

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Mauro Narduzzi
Responsabile sezione Astronomia
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MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 12:53 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
Messaggi: 11761
Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Scusa Simo, non hai delle immagini non elaborate delle due? Non possiamo confrontare le stelle di immagini elaborate.
Tra l'altro, a vederle così io non ci vedo tutta 'sta differenza che dici. :)

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Newton TS 6" - RC 8 GSO - MN 180/1000 Skywatcher - Zen schmidt camera 250 F/3
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Canon 450D - Magzero 9- QHY8L- Lodestar II - Moravian G3 6300


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MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 13:20 
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Iscritto il: martedì 21 febbraio 2006, 18:47
Messaggi: 3944
Località: Villa C. (MI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Simone Martina ha scritto:
Allora, apro questa discussione per porre una domanda legata allo schema ottico Schmidt Cassegrain. Notoriamente gli SC, soprattutto quando usati a piena focale (tipicamente F10) restituiscono, sui cambi stellari, stelle tutt'altro che puntiformi. Eppure lo stesso schema ottico viene utilizzato con profitto nella ripresa ad alta risoluzione.

Stai parlando do visuale o fotografia?

Cita:
C'è qualcuno che ha voglia di darmi una spiegazione tecnica, tenendo conto che non faccio analisi matematica da 10 anni e che non ricordo minimamente come si risolve un integrale?

Niente di più di quanto ti hanno già detto. La meccanica fatta in catena ha delle tolleranze più ampie rispetto ai prodotti di nicchia ma quanto tutto è veramente a posto, telescopi di questo tipo rendono in modo insospettabile. Io da 23 anni uso solo quelli nonostante che di occasioni di cambiare ne ho avute tante

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Roberto Porta - photallica v. 2.0

"Le stelle non sbagliano e non si guastano" (G. Gualini)


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MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 13:57 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Come dice Muro Narduzzi, c'è il problema che gli aggiuntivi ottici come riduttori di focale/spianatori non sono "perfetti". Ossia il rapporto focale diminuisce e le stelle dovrebbero essere più piccole, però una parte della diminuzione del disco di Airy poi se lo mangiano loro... alla fine diventa difficile poter dire che i due strumenti lavorano nelle stesse condizioni.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 16:21 
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Iscritto il: martedì 24 ottobre 2006, 8:21
Messaggi: 2384
Località: Santarcangelo di Romagna
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Qui avevo fatto il confronto tra Mewlon 250 schema DK e C8HD edge
viewtopic.php?f=5&t=68661

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Matteo Mussoni
Ho venduto tuttoooo


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MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 16:44 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Non mi sembra che ci siano delle grosse differenze.
Per curiosità riporto una immagine che feci il 24/08/2011 alla cometa Garradd. E' una posa di soli 15 secondi perchè non c'era autoguida, in b/n con il mio Meade 10"ACF a focale piena, fatta con l'Atik 383L+.
Allegato:
Garradd-01815 rid.jpg
Garradd-01815 rid.jpg [ 130.51 KiB | Osservato 699 volte ]

L'immagine non è ritagliata, anche se è ricampionata per poterla postare.

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MessaggioInviato: domenica 4 marzo 2012, 9:07 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Cita:
Notoriamente gli SC, soprattutto quando usati a piena focale (tipicamente F10) restituiscono, sui cambi stellari, stelle tutt'altro che puntiformi. Eppure lo stesso schema ottico viene utilizzato con profitto nella ripresa ad alta risoluzione.


Salve a tutti:
Mi sono perso inizialmente questo interessante, anche se alquanto ritrito, topic, e vorrei dare il mio contributo, da vecchio ed attuale possessore di 16 SC di vario tipo, e di testatore, in CCD e visuale, di oltre trenta di tali telescopi.
Premetto che, a parità di seeing , il confronto con altri strumenti, rifrattori e Newton, è possibile solo a parità di apertura e focale, in quanto , come è stato giustamente detto, la dimensione delle immagini stellari è funzione dell'apertura e della focale.Non ha molto senso paragonare le dimensioni delle immagini stellari di un C8 con quelle di un rifrattore da 10 cm a f 5 (sicuramente + piccole).
D'altro canto è incontrovertibile che le combinazioni ottiche SC danno stelle non così puntiformi sul piano focale a causa dell'ostruzione elevata che sposta l'energia nel disco di Airy dalla centrica agli anelli. Vorrei, tuttavia richiamare l'attenzione sul fatto che tale fenomeno influisce soltanto sul contrasto e non anche sulla risoluzione, che paradossalmente, in alcuni casi e, ripeto, a parità di seeing stabile e collimazione, può essere anche superiore a quella di strumenti meno ostruiti e qui vado al nocciolo della domanda iniziale di Simone.
Riporto la mia esperienza di alcuni anni fa, fondamentale sul successivo orientamento verso questa versatile tipologia di strumenti.Osservando visualmente con un'amico una doppia di circa 0.9 arcsec di separazione con un Celestron 5 ed un eccellente rifrattore acro Carl Zeiss Jena da 110 mm ci acorgemmo, con nostra grande meraviglia, che la doppia era meglio risolta nel C5 che nel rifrattore.La differenza in diametro (un cerchio di 8 mm di spessore)era d'altro canto troppo esiguo per giustificare il risultato.La spiegazione era soltanto una: che le centriche dello SC erano leggermente + piccole di quelle del rifrattore, che faceva arrivare + luce sul piano focale, e le due stelle avevano luminosità simile.Sia ben chiaro che si trattava di due telescopi entrambi otticamente eccellenti, ma di configurazioni ottiche molto diverse, esaminati "side by side" nello stesso momento.Il risultato può sembrare in contrasto con la teoria portata da alcuni autori, ma corrisponde ad una esperienza vissuta.Questo risultato mi venne successivamente confermato anche in imaging CCD.Riprese di Giove effettuate lo scorso anno , seppur in serate diverse ma con seeing abbastanza simile, con tre strumenti diversi come configurazione ed apertura, un(eccellente) rifrattore apo TMB LZO da 115 mm portato a 3 mt di f; un Newton fda 25 Cm portato a 3600, ed il mio C14 a focale piena di 4000, ha dato , come altre volte, sempre il solito responso: lo strumento+ grande, SC, vinceva come qualità dell'immagine, nonostante la diversità delle immagini stellari, estremamente puntiformi, com'è facile immaginare, nel rifrattore.
C’è da dire , tuttavia, che per poter effettuare un paragone serio ed effettivo occorrerebbe mettere a confronto gli SC con rifrattori e Newton di pari diametro e focale.Ve lo immaginate, tuttavia, nel caso di un C14 o Meade da 14”, un omologo rifrattore o newton da 36 cm e 4 metri di focale? Strumenti evidentemente improponibili in campo amatoriale.Direi quindi , per concludere, che ancora una volta l’arma vincente degli SC è proprio la loro configurazione, che porta ad un tubo di dimensioni e peso estremamente contenute in relazione all’apertura ed alla focale,ad un prezzo sicuramente accettabile ed ad una notevole versatilità.

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Fulvio Mete
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MessaggioInviato: lunedì 5 marzo 2012, 9:57 
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L'opinione di Fulvio Mete è sempre intressante. Poi mi pice sapere che c'è qualcuno che ha più S.C. di me, visto che na ha 16 ed io solo 3. Perchè cominciavo a pensare di averne troppi... :lol:

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MessaggioInviato: lunedì 5 marzo 2012, 10:32 
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fabio_bocci ha scritto:
L'opinione di Fulvio Mete è sempre intressante. Poi mi pice sapere che c'è qualcuno che ha più S.C. di me, visto che na ha 16 ed io solo 3. Perchè cominciavo a pensare di averne troppi... :lol:


ma no, dai... spero che 16 siano quelli che ha posseduto nel tempo :D

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