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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: On-axis guider
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2011, 10:32 
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Iscritto il: martedì 25 marzo 2008, 13:53
Messaggi: 1147
Località: brianza
fulvio mete ha scritto:
[cut]
Alla camera di ripresa non arriva alcuna luce riflessa, ma solo quella trasmessa, se metti un IRcut davanti ad un IR Pass non si vede più nulla.


dallo schema del produttore la camera di ripresa lavora a 90° in luce riflessa, la luce trasmessa va alla guida
l'ircut lo metterei tra lo specchio freddo e la camera di ripresa (in pratica sul fascio riflesso)

tu se ho ben capito, sul tuo specchio da 50mm di spessore lavoravi in luce riflessa, ma con una percentuale di luce riflessa molto bassa (per cui la seconda riflessione risultava molto intensa).
Qui la prima riflessione è attorno al 95°, per cui la seconda riflessione è necessariamente molto più debole, inoltre c'è la divisione visibile-ir che aiuta

Pilolli ha scritto:
[cut]
La parte rossa è quella che viene recepita dalla camera di guida. Sono 10 blocchetti circa. Ne restano fuori circa 27 (senza contare la radiazione UV sotto ai 400nm).
Questo vuol dire che una lodestar che prende tutta la luce in arrivo si ha 4 volte più luce rispetta a quella che arriva se deve lavorare solo nell'infrarosso (ammettendo uno spettro costante della stella). Il tutto senza contare l'attenuazione del prisma.
Mah...

però nei conti devi aggiungere anche l'ipotesi del costruttore/venditore:
<<Unfiltered CMOS, CCD cameras are sensitive in NIR. More than 76% of the main sequence stars have surface temperatures lower than 3700K (red) radiating large amount of infrared energy. Therefore they are a good candidates for NIR guiding.>>
3700K => picco di intensità a 780nm circa (legge di Wien)
questo significa che POTREBBE essere (bisognerebbe fare i conti bene con la curva di corpo nero) che nella regione rossa che hai indicato la lodestar veda la stella più luminosa che nel visibile con un ir-cut (regione bianca).
Un po' come vale per i laser colorati, per cui la visibilità del fascio non dipende solo da quella intrinseca, ma da come la percepiamo noi: i laser blu in atmosfera hanno un fascio molto più diffuso e visibile di quelli verdi, ma non per l'occhio umano.

ciao
dan


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 Oggetto del messaggio: Re: On-axis guider
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2011, 18:42 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
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Località: Roma
Cita:
dallo schema del produttore la camera di ripresa lavora a 90° in luce riflessa, la luce trasmessa va alla guida
l'ircut lo metterei tra lo specchio freddo e la camera di ripresa (in pratica sul fascio riflesso)


Hai ragione; intendevo dire alla camera di guida.
Un Ir cut in quel punto è, a mio avviso, inutile inquanto il cold mirror trasmette l'IR ma riflette il visibile.
Il mio specchio, che specchio non era, ma una lamina, era spesso 50 mm in quanto con tale spessore la 2^ riflessione andava fuori del campo di osservazione e non nuoceva all'immagine.Siamo d'accordo che la 2^ riflessione è molto più debole, ma c'è.

Cita:
<<Unfiltered CMOS, CCD cameras are sensitive in NIR. More than 76% of the main sequence stars have surface temperatures lower than 3700K (red) radiating large amount of infrared energy. Therefore they are a good candidates for NIR guiding.>>


Quanto alle stelle di guida, sembra che chi afferma quanto sopra non abbia mai provato a riprendere in IR con un CCD, io invece lo faccio continuamente e con una camera che ha notevole sensibilità nel NIR,per questo non sposerei tale ottimismo, anche perchè non tutti i sensori CCD hanno una buona risposta nell'IR, per non parlare poi dei CMOS.

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Fulvio Mete
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 Oggetto del messaggio: Re: On-axis guider
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2011, 19:01 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
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Località: Roma
Cita:
Allora un sistema come questo non dovrebbe avere un futuro (e neppure un presente)!



Per quanto mi riguarda sicuramente no, Donato.

Io ne farei uno simile in meno di un'ora a costo zero (o quasi) usando materiale a disposizione,solo che sto cercando di provare qualcosa di più funzionale.

L'idea di inviare un segnale riflesso alla camera di ripresa, a prescindere da ogni altra considerazione sulla guida, non mi sembra infatti da primo premio, se non altro perchè, oltre alla perdita di luce, le superfici dei filtri e delle lamine raramente sono lavorate seriamente a tolleranze di 1/8 , 1/10 di lambda, e l'inclinazione perfetta della lamina è condicio sine qua non per non generare astigmatismo nell'immagine.Ora non vedo chi spende migliaia di euro per un apo ed una camera di guida seria a lavorare con un segnale riflesso.

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Fulvio Mete
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 Oggetto del messaggio: Re: On-axis guider
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2011, 21:37 
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fulvio mete ha scritto:
L'idea di inviare un segnale riflesso alla camera di ripresa, a prescindere da ogni altra considerazione sulla guida, non mi sembra infatti da primo premio, se non altro perchè, oltre alla perdita di luce, le superfici dei filtri e delle lamine raramente sono lavorate seriamente a tolleranze di 1/8 , 1/10 di lambda

E le ottiche adattive? Non interpongono forse uno specchietto nel cammino ottico?

Donato.


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 Oggetto del messaggio: Re: On-axis guider
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2011, 23:54 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Cita:
E le ottiche adattive? Non interpongono forse uno specchietto nel cammino ottico?


Esatto,ma le lamine, pur essendo lavorate a tolleranze elevate comunque assorbono luce in riflessione , per questo, infatti , pur possedendo un AO7, la uso raramente e preferisco la guida col secondo sensore della camera.In ogni caso, dovendo fare una scelta, preferirei di gran lunga il sistema AO a quello di si sta parlando, per il semplice motivo che , oltre a guidare, migliora, entro certi limiti e condizioni, le immagini stellari con una rapidità di risposta che qualsiasi sistema di guida normale si sogna e non c'è una forte perdita di luce del sistema di guida rispetto a quello di ripresa (a parte la perdita generale per entrambi dovuta alla riflessione).Se si considera infine che l'AO8, ad esempio , viene venduto a 500 $, con un elevato implemento di tecnologia, si comprende facilmente come un oggetto del genere di quello di cui si discute sia fuori mercato.

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 Oggetto del messaggio: Re: On-axis guider
MessaggioInviato: venerdì 9 dicembre 2011, 0:14 
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fulvio mete ha scritto:
In ogni caso, dovendo fare una scelta, preferirei di gran lunga il sistema AO a quello di si sta parlando

I sistemi AO hanno sempre attirato la mia attenzione (non ho mai capito però se possono sostituire integralmente un'autoguida) ma siamo sempre nel campo della guida fuori asse (o guida con il secondo sensore).
Nei prossimi mesi vedremo se questa novità sarà all'altezza delle promesse o meno di chi la realizza.

Donato.


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 Oggetto del messaggio: Re: On-axis guider
MessaggioInviato: venerdì 9 dicembre 2011, 0:53 
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doduz ha scritto:
(non ho mai capito però se possono sostituire integralmente un'autoguida)

Donato.

Certo che la sostituiscono. Perché?
Cmq è il caso di chiamarle ottiche Attive, più che adattive.

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Strumentazione
Newton TS 6" - RC 8 GSO - MN 180/1000 Skywatcher - Zen schmidt camera 250 F/3
Simak 240/1310 Zen - Konus Vista arancione (acro 80/400) - SolarAlpha 120
Vixen NEXSXD - iOptron G70
Canon 450D - Magzero 9- QHY8L- Lodestar II - Moravian G3 6300


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 Oggetto del messaggio: Re: On-axis guider
MessaggioInviato: venerdì 9 dicembre 2011, 8:44 
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Pilolli ha scritto:
doduz ha scritto:
(non ho mai capito però se possono sostituire integralmente un'autoguida)

Donato.

Certo che la sostituiscono. Perché?

Perchè generalmente le vedo entrambe (AO e guida standard) implementate contemporaneamente. In linea di principio una AO dovrebbe poter guidare perfettamente anche montature con moto orario (molto) irregolare.

Cita:
Cmq è il caso di chiamarle ottiche Attive, più che adattive.

Io sapevo che le "ottiche attive" erano quelle che annullavano le deformazioni dello specchio indotte dalla propria massa per mezzo di attuatori elettro-meccanici, mentre le "ottiche adattive" erano quelle che annullavano (almeno in parte) le deformazioni del fronte d'onda per mezzo di specchi mobili o deformabili.
Anche SBIG e Starlight Xpress le chiamano "adaptive" :D

Donato.


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 Oggetto del messaggio: Re: On-axis guider
MessaggioInviato: venerdì 9 dicembre 2011, 20:55 
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Cita:
Io sapevo che le "ottiche attive" erano quelle che annullavano le deformazioni dello specchio indotte dalla propria massa per mezzo di attuatori elettro-meccanici, mentre le "ottiche adattive" erano quelle che annullavano (almeno in parte) le deformazioni del fronte d'onda per mezzo di specchi mobili o deformabili.
Anche SBIG e Starlight Xpress le chiamano "adaptive


Anch'io so così.
Quanto all'AO Sbig, devo dire che funziona e bene, solo che a mio avviso è molto + utile su montature non eccellenti, in quanto compensa (entro certi limiti) i movimenti di correzione della montatura coi movimenti dello specchietto; l'unica cosa è l'assorbimento di luce, ma mi sembra non eccessivo, il coating particolare elimina riflessioni spurie.
Io avevo messo in vendita la mia AO7, ma mi sa che ci ripenso.

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 Oggetto del messaggio: Re: On-axis guider
MessaggioInviato: venerdì 9 dicembre 2011, 21:25 
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doduz ha scritto:
Pilolli ha scritto:
doduz ha scritto:
(non ho mai capito però se possono sostituire integralmente un'autoguida)

Donato.

Certo che la sostituiscono. Perché?

Perchè generalmente le vedo entrambe (AO e guida standard) implementate contemporaneamente. In linea di principio una AO dovrebbe poter guidare perfettamente anche montature con moto orario (molto) irregolare.


Non credo di seguirti.
Il gruppo AO è dotato della parte con lo specchietto o la finestra ottica e implementa anche una porta st4 per "autoguidare" in maniera classica.
Quest'ultima serve a correggere la deriva in dec e il movimento causato dalla rifrazione atmosferica (che può diventare importante a focali elevate se inizi la ripresa quando l'oggetto è basso).

Cita:
Cmq è il caso di chiamarle ottiche Attive, più che adattive.

Io sapevo che le "ottiche attive" erano quelle che annullavano le deformazioni dello specchio indotte dalla propria massa per mezzo di attuatori elettro-meccanici, mentre le "ottiche adattive" erano quelle che annullavano (almeno in parte) le deformazioni del fronte d'onda per mezzo di specchi mobili o deformabili.
Anche SBIG e Starlight Xpress le chiamano "adaptive" :D

Donato.

Un'ottica attiva è, come dice la definizione, un'ottica che si modifica, come quelle del tuo esempio e come quelle che usiamo a livello amatoriale. Di sicuro, nessuna delle nostre OA è in grado di reagire a modifiche del fronte d'onda. Di conseguenza a me sembra molto più sensata la definizione di Ottica Attiva che non quella di Ottica Adattiva, come del resto fa anche Starlight express. ;)

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