Giuliano, te sai come la penso.
Spesso ho difeso i rivenditori quando venivano fatti raffronti con l'estero (specie USA) spiegando il perché, a volte, di certe differenze.
E capisco che certi "condizionamenti legali" in Italia siano più forti che in altri stati (vedi pressione fiscale e previdenziale italiana, tanto per fare un esempio) e che portino perciò a indirizzare la clientela verso altri lidi "in teoria" più appetibili.
Dico in teoria perché se poi succede qualcosa sono c...i a...i (ehm, volatili per diabetici

).
Però se devo pagare un oggetto in Italia più di quello che pago in altri paesi limitrofi dove l'assistenza viene curata e il cliente viene, non dico coccolato, quanto meno ascoltato, e oltretutto poi mi trovo a scontrarmi con situazioni in cui l'assistenza è a dir poco latente, beh a questo punto preferisco il rischio estero. Se mi va male avrò la stessa assistenza che avrei avuto in Italia a un prezzo maggiore, mentre se mi va bene risparmio un bel po' di soldini.
Te (e pochi altri) fornite assistenza post vendita come si deve (anche prevendita per essere onesti). Consigliate le persone e se ci sono problemi vi fate in quattro per cercare di risolverli.
Ma tanti altri non fanno in questo modo. Il cliente non è un patrimonio aziendale ma un pollo da spennare. Tanto se uno ha l'esclusiva ....
Ma andare in Francia a comprare un Mewlon 250 o andare nel Nord est dell'Italia per chi non abita in Veneto e zone limitrofe cambia poco.
Comprare altri strumenti di fascia medio alta all'estero non è così impossibile. Poi se si parla di strumenti non di marche esclusive allora è ancora più facile.
A forza di spennare i polli poi il pollaio si svuota.
