tenendo conto dell'ottima e chiara spiegazione che ha fornito Renzo nel suo ultimo intervento, vorrei ribadire il concetto espresso da renard che è la stessa cosa che è venuta in mente a me.
renard ha scritto:
Forse dico una scemenza perchè non sono esperto delle ottiche in questione, ma se la configurazione normale prevede di mettere nell'ordine (partendo dalla culatta) riduttore, adattatore (quello della foto), anello t2 e dslr, può benissimo essere che l'adattatore Celestron e e la GAF Celestron siano della stessa misura (almeno così potrebbe sembrare dalle immagini) e che quindi se al posto del raccordo metti la GAF dovrebbe lavorare alla distanza giusta.
Roberto
E' però altrettanto verosimile lo scenario che propone fabio
fabio_bocci ha scritto:
Ci sono anche guide fuori asse di basso profilo, ma mettere prima il riduttore di focale, che è una lente convergente, può far sì che il prisma della guida fuori asse si trovi esternamente al cono di luce e quindi che non funzioni più.
Ho già fotografato utilizzando la dslr in configurazione: culatta, riduttore di focale, adattatore T, anello T2 e dslr. Ora, l'adattatore T non è altro che un tubo di una certa lunghezza X e sostanzialmente anche la GFA dovrebbe essere un semplice tubo (se pur con un piccolo prismino interno); avrei dunque risolto i problemi se anche la GFA avesse la stessa lunghezza X dell'adattatore T? Quanto è alto il rischio che si possa verificare il problema sottolineato da fabio?
ps. ho modificato il titolo della discussione visto che ci siamo spostati sulla guida fuori asse.