Confermo che la mia valutazione visuale è più che soggettiva: in quanto "visuale" è già soggettiva, nel caso di un mancato confronto diretto diventa ancor più soggettiva

Devo però dire, a discolpa della soggettività, che ad ogni sessione dedico sempre un'osservazione visuale sul pianeta che riprenderò. Dedico anche 15-30 minuti (quando c'è tempo) e quindi la mia memoria circa il "come vedo un pianeta" è abbastanza affidabile, posto che il top dell'osservazione planetaria si raggiunge dopo aver tenuto l'occhio all'oculare per almeno 2-3 minuti senza scollarlo

(uso il mio occhio sinistro in quanto riesco ad isolare la visione tenendo entrambi gli occhi aperti e quindi non mi stanco).
Saturno oggi mi appare molto più contrastato visualmente e il vellutino non l'ho messo al diagonale da 2" e agli oculari. Venere non fa molto testo ma almeno non ho notato fiochissimi aloni sovrapposti che vedevo prima.
Tenete presente anche che mediamente ho un seeing buono e talora più che buono, tanto da poter usare sia l'8.8UWA (400x) che il 4mm Radian (890x), l'utilizzo di quest'ultimo dà idea sicuramente del livello di seeing che vanto dalla mia postazione.
L'altra sera con il 4mm ho apprezzato, per fare un esempio (sempre dopo almeno 3 minuti di occhio sull'oculare) l'effetto Seeliger su Saturno (anelli illuminati), cosa alquanto difficile a quell'ingrandimento anche per la caduta di contrasto e luminosità.
Il sensore poi prende tutti i vantaggi di questa modifica, specie per il vellutino in prossimità del fuoco.
Diciamo che nel campo planetario dove la quantità di fotoni che arrivano alla retina sono mediamente tanti, qualcosa si può apprezzare facendo la modifica. Nel deep invece potrei ben pensare che non vi siano differenze visualmente parlando.
Di sicuro avere un
tubo bianco internamente non aiuta i contrasti
