1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Il primo forum di astrofili per astrofili, nato nel 2000!
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MessaggioInviato: giovedì 24 aprile 2008, 21:19 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
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Località: trivero
Comunque diciao chiaramente che l'appiattimento dell'offerta in due brand ben distinti: mass market e prodotto elitario è sicuramente quanto di piu' dannoso ci sia per il consumatore, il quale se non ha i mezzi quel boccone si deve mangiare senza discutere, e senza avere la minima possibilità di salire al gradino superiore visto che il delta prezzo diventa poi sensibile.
Ovviamente la fascia alta di questa situazione ne approfitterà, chi spuo' spendere 10000 euro per un ota, ne puo' spendere anche 11000 senza problema, ma chi ne puo' spendere 1000 a 1500 non ci arriva, per cui si mangia la caramella che trova.
max

_________________
non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato.
SUINOX (r) 80/540 ed. - Acro 100/1300 "Old Style"
Acromatico folded 230 mm. f 18 in costruzione.
Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.


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MessaggioInviato: giovedì 24 aprile 2008, 21:42 
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Iscritto il: domenica 13 maggio 2007, 21:05
Messaggi: 1247
mah guarda anche questo non sono sicura che sia un disastro. Vorra' dire che si tirera' fuori il possibile dal tubo da 400 euro, si fara' magari qualche esperienza di autocostruzione, e intanto, si risparmia per uno strumento valido.


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MessaggioInviato: giovedì 24 aprile 2008, 21:45 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
Messaggi: 1623
Località: trivero
si va bè pero' lo standard basso diventerà appunto uno standard........e difficilmente molti giustificheranno a se stessi una spesa ben maggiore per uno strumento di molto migliore, il problema è che forse ci si accontenterà.

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non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato.
SUINOX (r) 80/540 ed. - Acro 100/1300 "Old Style"
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Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.


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MessaggioInviato: giovedì 24 aprile 2008, 21:54 
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Iscritto il: domenica 13 agosto 2006, 20:35
Messaggi: 504
Località: Vicenza
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
photallica ha scritto:
> I televisori di 20 anni fa erano robusti, ben fatti e durvano una vita; erano fatti in Europa.


Questo è niente, aspetta quando i cinesi iniziarono a produrre i kit diagnostici, fili di sutura, valvole cardiache o protesi varie, né faremmo le spese noi è i nostri cari, quello che è stato fatto è niente il bello deve ancora arrivare.


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MessaggioInviato: giovedì 24 aprile 2008, 22:36 
ammesso e non concesso che il più importante fabbricante di telescopi al mondo fallisca (...) questo non significa che il mercato venga saturato da strumenti di scarso livello.
Meade ha rappresentato, dalla metà degli anni '80 in poi, il punto di arrivo dell'imprenditorialità applicata al mondo dell'astronomia amatoriale. Nessun marchio vanta una gamma ampia e completa come può fare Meade. Questo è un dato inopinabile e che rende bene idea della dimensione imprenditoriale dell'azienda di cui si parla.
Questo a prescindere dalle sorti che la casa americana incontrerà.
Sul fatto della qualità mi permetto di ricordare che, statisticamente, gli strumenti meade offrono prestazioni che sono migliori della media internazionale. Chiunque ha avuto modo di vedere attraverso gli strumenti californiani sa di cosa parlo. Certo, la "qualità" di cui parlano Massimo e Daniela è ad appannaggio di altri marchi (cui però non mancano alcune cadute di stile notevoli...) ma la resa complessiva degli strumenti Meade è buona, su questo non si può dire molto: specialmente in relazione al costo finale.
Ora: Meade è sempre stata demonizzata (costruisce celle che fanno schifo... un po' è vero..., non sa fare gli apo... un po' è vero...le montature a forcella non si bilanciano... un po' è vero .... bla bla bla) però da 25 anni è leader mondiale di un mercato che, senza la saga lx200 ad esempio, sarebbe ancora all'età della pietra in fatto di controllo remoto, goto, multifunzionalità.
Quindi Meade ha fatto tanto bene all'astronomo dilettante quale noi siamo...
Questo non significa che sia insostituibile, e non è nemmeno detto che i suoi sostituti (diciamo pure i cinesi) che producono strumenti di poco prezzo e qualità medio-scarsa siano un male.
Insomma: comprare alla LIDL un telescopio e pagarlo pochi euro perché è un male? Perché quel telescopio ha una qualità bassa? Dai... è vero: per me che sono abituato a takahashi fanno abbastanza schifo... in compenso rende più fruibile "l'altra metà del cielo". Il fatto di poter comprare un telescopiaccio cinese a 300 euro permette a molti di comprare un telescopio e di cominciare a conoscere un mondo nuovo.
Resterà sempre una nicchia di mercato per strumenti di altissima qualità che, necessariamente, risulteranno costosi ma, quantomeno, QUALITATIVI. Forse molto più di ora: tanti marchi che assemblano pezzi altrui, li carrozzano bene e li rendono con altisonanti e pubblicitari blasoni "punto di riferimento".
Oggi si contano sulla punta delle dita i marchi che, a livello amatoriale, producono in proprio i propri strumenti (e sono quasi tutti giapponesi.. ehehe.. si, c'è la tec.. ma i focheggiatori mica li fanno loro.. per non parlare di astro-physics...)
Bisognerebbe domandarsi cosa è "qualità" e a cosa effettivamente serve. Perché chi cerca uno strumento di "vera" qualità non acquista né Meade né Celestron... acquista uno strumento di fascia non più amatoriale (ci sono molte piccole industrie di telescopi che non vediamo mai agli star party... chi porta un RC Optical? 50.000 euro in su...?) o di fascia amatoriale con il blasone qualitativo che solo alcune case riescono a offrire (vedi i giapponesi, americani, russi sopracitati).
Questo per dire che pensare con 3/4 mila euro di acquistare uno strumento "di qualità" è una cagata di idea. Non voglio offendere nessuno, ma uno strumento serio (intendo dire da almeno 10/12 pollici che sia fatto come dio comanda) costa oltre 15000 euro dotato di una montatura sempre fatta come dio comanda.
La stragrande maggiornaza degli astrofili, con l'avvento ANCHE di Meade, si è illusa di avere strumenti della madonna spendendo poco... se si sono illusi mi spiace per loro.. amen.
La tecnologia ha messo al servizio dell'astrofilo camere ccd che hanno, di fatto, avvicinato molto il lavoro svolto con strumenti "scatoletta" a quello realizzato con strumenti da piccolo osservatorio. Questo eprò non significa che le "scatolette" abbiano le medesime caratteritiche degli strumenti da piccolo osservatorio. Sono e restano delle scatolette colorate con cui tutti andiamo in giro a tirarcela. "Cioè sai io me sto a comprà un TOA 150 perché è propprio appocromattico che non sbava una virgola"...

Non piangiamo Meade (che non piange noi e mai lo ha fatto) e largo alle nuove sinergie (anche a bassa qualità). Chi vuole e può acquistare strumenti di alto livello lo faceva prima e lo farà anche dopo, non cambia un bel niente...
Chi poteva permettersi solo le scatolette invece lo farà anche dopo.

Paolo


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MessaggioInviato: venerdì 25 aprile 2008, 10:59 
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Iscritto il: martedì 21 febbraio 2006, 18:47
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Località: Villa C. (MI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ottimo intervento Paolo, veramente difficile fare di meglio.
Quoto praticamente tutto ma con qualche riserva:

> Questo non significa che sia insostituibile, e non è nemmeno detto che i suoi sostituti (diciamo pure i cinesi) che producono strumenti di poco prezzo e qualità medio-scarsa siano un male.

Passare da una qualità oltre la soglia di soddisfacenza a una più bassa e insicura a me pare una mezza tragedia, considerando che gli astrofili di fascia media sono la maggioranza, gente che non si accontenta delle cineserie ma che è ben lontana dal potersi permettere strumentazioni da 10000 euro

> Bisognerebbe domandarsi cosa è "qualità" e a cosa effettivamente serve. Perché chi cerca uno strumento di "vera" qualità non acquista né Meade né Celestron... acquista uno strumento di fascia non più amatoriale

C'è sempre però chi fa una scelta più audace del tipo "al posto di un AP130 mi prendo un Meade da 14" ", con questo non voglio dire che i 2 strumenti hanno la stessa qualità poichè è palesemente falso bensì che dei telescopi come lo sono stati (e per ora lo sono ancora) i Meade davano comunque una garanzia di qualità più che accettabile anche se lontana dal massimo disponibile. Concludendo nessuno farebbe mai una scelta simile se l'oggetto del contendere fosse un Synta mentre sono stati tanti che lo hanno fatto con gli SCT, senza poi pentirsi

> largo alle nuove sinergie (anche a bassa qualità).

I cinesi han portato solo danni, io non mi illuderei
Comunque - come giustamente scrivi - non è ancora finita. Staremo a vedere

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Roberto Porta - photallica v. 2.0

"Le stelle non sbagliano e non si guastano" (G. Gualini)


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MessaggioInviato: venerdì 25 aprile 2008, 11:22 
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Iscritto il: mercoledì 31 maggio 2006, 20:53
Messaggi: 702
Località: La Spezia/Aosta
Comuque io 10 anni fà sono entrato nel mondo dell'astronomia con un Medade LXD500 Newton 127.
Pagato 1.500.000 che non erano proprio noccioline poco più della paga di un apprendista.
Il telescopio era una vera pocheria ottica e meccanica fabbricato in tawain ,la produzione in Cina non si è spostata da sola,forse c'è stata poca lungimiranza?


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MessaggioInviato: venerdì 25 aprile 2008, 11:22 
Il mio piccolo 66ED è cinese, ma non lo considero un danno... ;)


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MessaggioInviato: venerdì 25 aprile 2008, 11:35 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Quoto Fede.
Io non so se avrei potuto permettermi il mio cinesissimo newton. Senza di quello certamente non mi avrebbe affascinato il mondo. Allo stesso modo non avrei potuto permettermi il cinesissimo ottantino, col suo cinesissimo obiettivo, il suo cinesissimo fuocheggiatore e il suo cinesissimo, minuscolo cromatismo :roll:. Quanto costa un FD da 80mm, con quella focale e quella meccanica, non cinese? La qualità è indubbiamente superiore (e dico "indubbiamente" con il beneficio del dubbio :D), ma io avrei potuto permettermelo?

La risposta può essere "chissenefrega, potevi rimanere a fare il chitarrista e non rompere le palle sul forum" :D, e forse è vero (e ci sarebbe poi da chiedersi perché ci si lamenta se l'astronomia non sia diffusa tra i giovani, ma questa è un'altra storia).

"Forse" il problema non è che i cinesi non sanno fare niente, forse il problema è che le case vogliono risparmiare oltre quello che una manodopera cinese, a parità di qualità, gli permetterebbe.
Se le case, come anche Meade e le altre, vogliono incrementare il guadagno a scapito della qualità, i cinesi non c'entrano di certo. Cos'è, c'èla paura, piuttosto, che chi può fregiarsi del titolo "non cinese" cavalchi l'onda e incrementi da morire i prezzi in maniera ingiustificata rispetto alla qualità? ;)

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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MessaggioInviato: venerdì 25 aprile 2008, 14:04 
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Iscritto il: martedì 21 febbraio 2006, 18:47
Messaggi: 3944
Località: Villa C. (MI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
@ Fede
Vale lo stesso discorso fatto per i televisori; se il know-how arriva da fuori e il telescopio è fatto costruire secondo disposizioni particolari non è detto che ci siano cali di qualità

@ Lead
> non so se avrei potuto permettermi il mio cinesissimo newton.

Io non sarei così pessimista.
20 anni fa' un 114 japan costava 1/2 milione mentre oggi vanno dalle 200 alle 250 euro, insomma siamo lì nonostante la Cina. Sarà anche vero che le 500.000 di 20 anni fa' pesavano di più rispotto ai 250 euro attuali ma è anche vero che la qualità era diversa, sia otticamente che meccanicamente. Ci fu parecchia gente che tenne il 114 per ANNI compiendo osservazioni planetarie anche di una certa serietà mentre il 114 attuale è giusto un arnese per prendere un po' di confidenza con la strumentazione astronomica per poi essere sbolognato il più presto possibile. Non voglio scrivere la frase antipatica "soldi buttati" ma ti assicuro che siamo veramente vicini.

> Quanto costa un FD da 80mm, con quella focale e quella meccanica, non cinese? La qualità è indubbiamente superiore (e dico "indubbiamente" con il beneficio del dubbio :D), ma io avrei potuto permettermelo?

Sarcasticamente ti scrivo che dopo un 114 "vero" difficilmente avresti cercato un 80mm, quindi il problema non si pone :D

> (e ci sarebbe poi da chiedersi perché ci si lamenta se l'astronomia non sia diffusa tra i giovani, ma questa è un'altra storia).

I giovani astrofili ci sono sempre stati, solo che gli strumenti entry level (250.000 lire per un 60ino equatoriale che andava veramente bene) erano comunque buoni e forse non è che si era un po' meno consumisti?

> "Forse" il problema non è che i cinesi non sanno fare niente, forse il problema è che le case vogliono risparmiare oltre quello che una manodopera cinese, a parità di qualità, gli permetterebbe.

Questo è pacifico ma dai per scontato che il costruttore sia "occidentale" che vada a costruire laggù. Il problema è se gli occidentali spariscono e la costruzione dei telescopi di fascia bassa e media diventa cinese al 100%.
Ti faccio un esempio che spero ti capiti: confrontare un C5Plus (100% USA) con un C6 (il primo Celestron 100% China). Tira la somma e otterrai la realtà dei fatti, che è triste, ahinoi... :cry:

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Roberto Porta - photallica v. 2.0

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